L'Europa delle capitali
di certe leggi di verosimiglianza e necessità. Queste, nel dramma, non sono leggi logiche, di rapporto di causa ed effetto: se così fosse e se, dato
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mitologia o alla storia antica mostra che la categoria non è astratta ed ha una radice nella storia. Le figure sono “belle” perché rivelano una natura fin dal
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, con i maestri veneti del Cinquecento (si ricordi il giudizio dello Zuccari sul “giorgionismo” della Vocazione di san Matteo) ed è chiaro che, nel suo
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-Tiziano l’armonico incontro di idea ed esperienza e, più ancora, una serena fiducia in quei supremi valori della natura e della storia che Michelangiolo
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. Ed è, questo agghiacciante emergere della morte, il prezzo che paga per il suo disdegno dei classici. Ma che i classici non possano più insegnare a
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rappresentare, ed essere, soltanto se stessa: se Vermeer innova ben poco nella tematica tradizionale della pittura olandese, è proprio perché la pittura
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della porta è magnificato dal timpano ricurvo e da quello triangolare del finto pronao, ed è ripreso, in alto, dal finestrone e poi, ancora, dal frontone
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Riducendosi a una funzione puramente rappresentativa gli elementi architettonici classici acquistano maggiore evidenza ed è perciò che le membrature
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corpi ed ali variamente articolati, e logge, porticati, gradinate, terrazze, parchi popolati di architetture e di statue “da giardino”. Del resto, già
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la tecnica non è data a priori nella natura-modello creata da Dio, ed è un'attività puramente umana, cade la tesi classica dell'arte-mimesi: l’arte non
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fondamentale per tutta l’arte barocca, ed in cui convergono, con gli elementi della sua formazione fiamminga e dell'esperienza veneta, le opposte
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ambientali; ma allora lo spazio non può più essere un'astrazione prospettica — naturalistica o architettonica — ed è fatto di cose concrete: il
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della sua esperienza vissuta. La sua pittura estrae lentamente ogni segno pittorico dallo spazio profondo ed oscuro: come se gli atomi di luci sospesi
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essere data nel particolare di un determinato sito in una determinata stagione ed ora del giorno. Se poi l’impulso che muove le azioni umane è il
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la sua alta armonia. Si tratti di fatti mitologici (Venere e Amore, Mercurio ed Argo, Ninfe e Satiri) o biblici (Tobiolo e l’Angelo, Mosè e le figlie
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sentimento ed è questo che trasforma la registrazione passiva del dato in notazione emozionata, in una commozione che non ha bisogno di cercare nel
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Non vi sono gerarchie, neppure tra cosa ed immagine della cosa: il cielo non è meno reale e concreto di un albero, di una roccia; non c'è uno spazio
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celebrativo ed encomiastico, ma bonariamente critico, ironico. A confrontare una figurazione di costume borghese con una di costume popolare, si notano
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Ma c’è la valutazione della situazione pratica, di fatto, che non va oltre la constatazione ed eventualmente la determinazione di una linea di
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, non vi sono valori che non presuppongano una percezione, e la percezione dell'artista è necessariamente più precisa ed attiva perché collegata al
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estendersi quanto può estendersi l'esperienza. Ed è uno spazio che non si proroga all'infinito nell’immaginazione del possibile, poiché non vi sono idee che
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della verità. è vero che dalle cose si giunge ancora allo spazio, ma il processo è diverso ed è diverso il valore di spazio al quale si giunge
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guidate dall’immaginazione o, ed è lo stesso, che la tecnica sia guidata dall’arte. Si mobilita l'artigianato, si cerca di dare ad ogni oggetto un carattere
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, limitando l’antico prestigio del pensiero astratto ed escludendo tutti i valori che non possano tradursi in fenomeni. In questa cultura, l’arte ha una
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, dividendo l’umanità cristiana in due gruppi diversi ed avversi, prospetta la possibilità di una salvezza o di una condanna collettive, dipendenti appunto
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ed effetto.
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fenomeno corrisponde l’immediata risposta dell'emozione. Tra fede ed esperienza Michelangiolo sceglie la fede, abbandonando prima l’esperienza della
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utile e nocivo: non si può fare una teoria delle immagini come si può fare una teoria della forma, ma si può fare una politica delle immagini ed è quella
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di enunciare ed imporre verità di fede, tende soprattutto a influire concretamente sul comportamento umano, deve poter condizionare tutte le azioni
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umana si proponga d'agire la propaganda mediante l’immagine: sull’immaginazione, appunto, considerata come sorgente ed impulso degli “affetti” o dei
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: l'arte non è soltanto il prodotto di persone dotate di una forte immaginazione, ma sviluppa ed educa l’immaginazione, sicché questa acquista il valore
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L’immaginazione sociale e politica è un fatto nuovo, ed è la controparte dello spirito pratico della borghesia, della sua positiva concezione dell
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Il principio “ut pictura poesis”, fondamentale per tutte le poetiche barocche, implica la questione essenziale della verosimiglianza ed investe tutto
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La Rettorica non tratta alcuna materia specifica, è solo il modo di trovare, ordinare ed esporre “le cose che sono atte a persuadere in qualunque
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della bontà delle cose che si affermano ed a cui si vuole persuadere, della possibilità e dell'utilità della comunicazione umana. Gli artisti sono
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alla ricerca di un equilibrio di forze politiche ed economiche. Il Rinascimento aveva dato vita a una civiltà urbana in cui ogni città si presentava
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carattere municipale sia nella struttura sociale sia nella configurazione planimetrica ed edilizia. Per la sua situazione, generalmente al centro del
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. Ora le facciate non sono più il piano frontale di un volume chiuso (il palazzo), ma le superfici-limite di uno spazio vuoto ed aperto: anche in
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tappa sulla via di Roma"; ed è chiaro che il Wren, con quel suo giudizio, non si riferiva tanto alla grande architettura monumentale, che a Roma
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L'idea del monumento, come unità plastica e architettonica rappresentativa di valori o dell'autorità ed avente perciò una funzione rettorica o
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valore ideale; come una forma allegorica, perché non solo allude ma spiega il tema ideologico; come una forma urbanistica, perché apre, sviluppa ed
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affrontare problemi strutturali di fondo. Lo spettacolo e dei più suntuosi, ma lascia trasparire l’intento di sopraffare ed imporre più che di
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dimensione e il perimetro hanno una ragione storica perché ricalcano i resti del Circo Agonale, ed è proprio questa condizione storica data che fornisce
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, come processo di ingrandimento e di generalizzazione, è sempre un processo tendente al monumentale. Ed è facile intendere come queste forme
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. Ed è finzione, perché consiste in definitiva nell’immaginare sé o altri agenti in uno spazio e in un tempo maggiori del vero: e, dunque, agenti azioni
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pittura del Cinquecento, anche fortemente emozionata ed emozionante come quella dei grandi maestri veneti, rispettava: è un colore spiegato
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“sentimento del monumentale” nell’arte barocca: ed è chiaro che in questa dimensione illimitata rientrano tanto la natura che la storia. Perciò
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e alla meraviglia, ed è chiaro che la prima è il mezzo della seconda; ma ora sappiamo che l’illusione, come fatto psicologico non meno che visivo, non
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