L'Europa delle capitali
fiducia in Dio; Ribera, con i suoi filosofi-straccioni, riabilita il brutto per dimostrare il valore della vera saggezza che spregia i beni mondani
Pagina 103
L'Europa delle capitali
: Dio può largire le grazie spirituali e temporali, ma gli uomini devono chiederle con la preghiera.
Pagina 110
L'Europa delle capitali
guida celeste. Se si può giungere alla salvezza anche vivendo la vita del mondo, Dio deve assistere con le sue grazie a tutti gli atti dell'esistenza
Pagina 111
L'Europa delle capitali
: istruire il popolo e confermarlo nella fede, mostrargli i doni largiti da Dio agli uomini, edificarlo con la visione dei miracoli, spingerlo a
Pagina 111
L'Europa delle capitali
anche per essi viene il momento della morte, in cui dovranno rendere conto a Dio dell'autorità che, per suo mandato, hanno esercitato in terra. L'uscita
Pagina 118
L'Europa delle capitali
è andato avanti e va avanti a casaccio e Dio non lo governa, assiste dall’empireo alle follie degli uomini che trascinano nel tempo le stesse colpe e
Pagina 120
L'Europa delle capitali
, tra natura “naturale‘ e natura “artificiale”, una continuità: l'opera dell'uomo non contraddice quella di Dio ma, muovendosi lungo vie segnate dalla
Pagina 129
L'Europa delle capitali
finalistico esoterico del fare umano, la tecnica deve essere “creativa”, cioè proporsi di seguitare nella società la creazione a cui Dio ha dato principio e
Pagina 138
L'Europa delle capitali
la tecnica non è data a priori nella natura-modello creata da Dio, ed è un'attività puramente umana, cade la tesi classica dell'arte-mimesi: l’arte non
Pagina 139
L'Europa delle capitali
Il tema dell'umile o del povero eletto da Dio e così investito di una nobiltà superiore ad ogni gerarchia umana è un tema evangelico; ma anche il
Pagina 156
L'Europa delle capitali
, che parla per la bocca degli uomini: Dio. Nel grande ritratto del Richelieu, il cardinale sembra dar conto a Dio e agli uomini della responsabilità
Pagina 167
L'Europa delle capitali
L’interesse sociale che domina il secolo, la rinuncia a identificare Dio nella natura e a dedurre da essa i principi della vita intellettiva e morale
Pagina 176
L'Europa delle capitali
indirizza a Dio né li prepara a riceverne la grazia. Forse perciò Elsheimer ama i paesaggi notturni, le ombre misteriose dei boschi, i freddi riflessi della
Pagina 178
L'Europa delle capitali
illimitata, veramente ecumenica: se, per concepire l’universale e quindi Dio, basta l’immaginazione (e non la logica, non la filosofia, non la scienza
Pagina 205
L'Europa delle capitali
Da parte protestante, anche per la condanna di ogni mediazione sensibile tra uomo e Dio, la posizione è opposta: l’arte nasce, si sviluppa, esercita
Pagina 206
L'Europa delle capitali
natura, l'uomo conosce ad un tempo Dio e se stesso, poiché l’uomo è fatto ad immagine di Dio: dalla conoscenza della verità eterna celata sotto le
Pagina 35
L'Europa delle capitali
natura e poi quella della storia: il fine ultimo è l’incontro diretto e personale con Dio (fu, notoriamente, in contatto con i circoli romani della
Pagina 40
L'Europa delle capitali
contraddittori di riconoscere il creatore nella creatura e di condizionare il pensiero e l’agire umani alla logica eterna di Dio. Il domma è verità di fede
Pagina 40
L'Europa delle capitali
umanità e Dio, questa mediazione sensoria e perfino sensuale ora che si nega ogni tipo di mediazione spirituale e si diffida perfino delle scritture
Pagina 44
L'Europa delle capitali
assoluta tra uomo e Dio. Il Pozzo invece, nel soffitto della chiesa di Sant’Ignazio, rappresenta di nuovo un'architettura in prospettiva; ma essa non
Pagina 93