L'Europa delle capitali
causalità logica o della storia esemplare, bensì delle probabilità, eventualità, moventi segreti o impulsi profondi che hanno determinato nel passato, così
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delle figure sforzate (il richiamo a Michelangiolo è evidente), quindi la historia devota deve essere “fedele, pura, vera e pudica”, cioè proprio
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. Gli occhi al cielo, le palme delle mani aperte verso la terra, i santi invocano le grazie e le dispensano ai fedeli, o supplicano Dio di accogliere le
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L’idea di moderno (a cui allude anche il Bellori nel titolo delle Vite) implica una nuova attitudine nei confronti della storia. Essa è bensì la sola
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equilibrato sistema di volumi. Michelangiolo aveva cercato di legarla alla dinamica delle masse dell'edificio, ma in realtà l'aveva disimpegnata dalla
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Pietro da Cortona nella chiesa dei Santi Luca e Martina: la definizione dello spazio è affidata all’articolazione plastica delle pareti, ai suggerimenti
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Il desiderio di manifestare l’autorità divina e sovrana e, sia pure, la potenza politica dello Stato e la prosperità delle classi dirigenti non basta
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Non diversamente, sulla traccia del Bernini, la scultura cerca la “naturalezza” nel rendere nel marmo la morbidezza dei capelli, il calore delle
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dell'evento: lo spazio è fatto dai moti simmetrici delle figure. Alla contraddizione di particolare e universale il Rubens trova una soluzione, che sarà
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; protagonisti senza storia, oggetti senza spazio nel secondo. O meglio: due concezioni antagoniste, e nuove, della storia, dello spazio, delle cose, in
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spazio non è precostruito né come struttura né come ritmo: bastano, a definirlo, le verticali delle lance e le lunghe strisce orizzontali delle nubi
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movimento delle mass se direzioni prospettiche; intorno ad esse l’ambiente è necessariamente generico, si limita a diffondere o ripercuotere
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Anche in architettura: vi sono edifici, come quelli del Bernini, che attuano in sé, nel movimento della pianta, nel contrapposto delle masse, nell
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direzioni infinite, pieno d'innumerevoli cose, ciascuna delle quali sarà ad un tempo centrale e periferica; e la cui struttura muterà col gioco delle
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i suoi ritratti sono dimostrativi delle composizioni storico-religiose e mitologiche: lo prova indirettamente il fatto che, nei ritratti, il suo punto
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una specie di verifica e di sanzione delle proprie attitudini sociali: quasi che ciascuno volesse vedersi com'è o come vorrebbe esser veduto dagli
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se nella natura fossero contenute, in nuce, tutte le varietà degli affetti, dei caratteri, delle passioni umane. già presente, nel Rosa, quella che
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, il luogo delle forze misteriose e demoniche; è il luogo dei portenti, dove il mito s’avvera e tutto può accadere; ma il villano col berretto calato
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sistema: Vermeer rinuncia al metodo, classico, stabilisce la giustezza dei valori attraverso il ragguaglio, il confronto, la riduzione delle scale
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. L'evidenza, l’autonomia delle cose emerge quanto più la figura umana si ritrae. Anche Caravaggio pone gli oggetti in relazione diretta con la figura umana
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materia delle cose. La materia della pittura, sostituendosi concretamente a quella delle cose, identifica tutto, risolvendo nelle relazioni tonali, nell
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proprio in questa trasformazione delle cose in rappresentazioni, nella capacità di prepararle a essere oggetti e strumenti dell’attività della mente. L
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dall’autorità all'esperienza, né impone agli uomini la scala massima delle misure celesti; è uno spazio che muove dall'esperienza delle cose e può
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La costanza del tipo non cancella le differenze delle persone artistiche: l’esperienza è pur sempre un’esperienza individuale. È troppo chiaro che
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radice religiosa delle due posizioni. Da parte cattolica si afferma il principio d'autorità come il solo universalistico: come il solo, dunque, che
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trasformazione radicale del rapporto tra uomo e universo che ha luogo nel Seicento. Anche senza entrare nell'esame delle ragioni dottrinali delle due
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Raffaello tenta, al principio del Cinquecento, una sintesi delle posizioni distinte in una forma unitaria, sincretistica, universale. Per lui, puro
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ormai sono soltanto occasionali necessità d’impiego: un esempio tipico è la contaminatio delle divinità classiche di Ermes e Atena nella falsa divinità
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dà una descrizione formalmente precisa: il viso, il seno, le braccia, le gambe, la proporzione delle membra, il colore dei capelli, degli ( occhi
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umanità e Dio, questa mediazione sensoria e perfino sensuale ora che si nega ogni tipo di mediazione spirituale e si diffida perfino delle scritture
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particolare". La devozione è la riduzione della vita religiosa alla praxis: il devoto non chiede la dimostrazione delle supreme verità, ma sceglie un
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spostamenti di masse e compromettere l’equilibrio delle forze politiche, la persuasione ideologica (religiosa o politica) diventa il modo essenziale per
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tecnica è anche una cultura perché non si riferisce soltanto all’esecuzione materiale delle opere ma anche alla formulazione e all'elaborazione delle
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Si accusa l'arte del Seicento d’essere oratoria, celebrativa, tutta rivolta all’esaltazione dei grandi e delle sorgenti divine dell’autorità, benché
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Sul piano delle grandi idee il Barocco rappresenta indubbiamente una reazione alla filosofia dell’idea e al neoplatonismo manieristico, e una ripresa
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non si fonda più sulla conformità o non delle immagini a certi precetti morali, bensì sul processo o sul meccanismo del loro prodursi: sono utili le
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motivo fondamentale della commedia e delle scene “di genere" e di costume. Vi sono, come vedremo, opere che mirano a fissare, nel campo dell’arte
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deliberativo, il futuro poiché dell’avvenire conviene che deliberi chi conforta o disconforta. Al giudiziale, il passato, poiché sempre delle cose andate l’uno
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governo e della pubblica amministrazione, delle rappresentanze diplomatiche che regolano le relazioni tra gli Stati. La formazione della città-capitale
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instaurano almeno due nuovi tipi architettonici: la strada e la piazza. Anche qui, i modelli sono romani: la lunga via delle Quattro Fontane, disegnata
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Domenico Fontana rientra nella sfera delle forme destinate alla persuasione o delle forme “rettoriche”. Le nuove strade tracciate dal piano collegano
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una “demitizzazione” delle sue forme. è dovuto soprattutto, sia pure con lo specioso argomento dell’economia, al governo, che preferisce il solenne
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”, organizzata attraversò l’azione delle accademie e le carriere burocratiche degli architetti, ormai inseriti nell’apparato dello Stato e ubbidienti alle
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forme delle chiese e dei palazzi. Gli stessi tracciati urbani, a scacchiera o stellari, si presentano come strutture monumentali in sé e non soltanto
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gusto del monumentale, come espressione di un classicismo storicistico, diventa il gusto delle classi che si ritengono investite per mandato divino
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“monumentale” nasce dalla combinazione degli effetti proprii delle tre arti: vi sono finte architetture, finte sculture. Ma tutto si fonde nell'effetto
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era un grande inventore di apparati scenici, mette in opera un’illusione mentale fondata sull’alterazione delle nozioni abituali delle dimensioni delle
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grandezze per le diverse categorie degli oggetti, lo spazio non risulta più dalla “similitudine” delle proporzioni, ma dalle relazioni tra cose
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ellittica la cupola rotonda di una delle due chiese per collegarla ai due assi prospettici delle due strade; e la soluzione angolare, che fa da cardine allo
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pluralità o il mutamento degli assi visivi. In questo processo non si tiene conto esclusivamente delle condizioni oggettive della visione, ma anche
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