L'Europa delle capitali
L’urto emotivo della rottura della condizione “normale” non determina un offuscamento o dispersione, ma un’intensificazione dei valori visivi. Poiché
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uno strumento della pratica devota e un “ genere " della figurazione storico-religiosa; è sempre collegata a una speciale pratica di devozione
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-Tiziano l’armonico incontro di idea ed esperienza e, più ancora, una serena fiducia in quei supremi valori della natura e della storia che Michelangiolo
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Il dibattito sul significato e il valore della storia, o del classicismo, possono ridursi all’antitesi di un’interpretazione positiva o negativa: la
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Il Caravaggio ha il disperato ardire di lacerare il velo della finzione: lui che spregia la storia ordinata in una forma logica e guarda all’evento
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Senza passare attraverso la riflessione sul valore del classicismo o della storia non si poteva arrivare a porre il problema, che urgeva alla
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L’idea di moderno (a cui allude anche il Bellori nel titolo delle Vite) implica una nuova attitudine nei confronti della storia. Essa è bensì la sola
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’immagine di un dipinto, finzione della finzione. Nasce, insomma, non già come rappresentazione della natura, ma della pittura. Infine, la pittura può
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figurativo. Esiste, dunque, una rettorica dell'architettura come esiste una rettorica della pittura o della scultura.
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, quando il grande problema della Chiesa diventa la stabilità del domma pericolante, la colonna diventa il simbolo della saldezza della fede. Il
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nuova strumentazione del lavoro e della produzione. Da questo punto di vista, l’arte barocca può considerarsi la grande proposta tecnica della
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della visione: dell'inquadratura, della disposizione, della composizione, della messa a fuoco vicina o lontana. E sono infinite le tecniche
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Il punto di crisi, per la pittura, è dato dalla specializzazione. Se il pittore è il tecnico della visione e tutto deve fenomenizzarsi nell'arte, è
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Per tutto il Seicento due opposte concezioni della realtà - una universalistica e una nominalistica — sembrano contendersi il campo, proponendo
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perché la nostra esperienza della vita disciplinatamente vi s’inquadri, sarà una struttura che si ricaverà a poteriori dal compiersi dell’esperienza
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Non diversa è la situazione dell'individuo nella società, nello spazio fisico della grande città, nello spazio politico dello Stato: è un punto
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L’interesse sociale che domina il secolo, la rinuncia a identificare Dio nella natura e a dedurre da essa i principi della vita intellettiva e morale
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nel tempo e ha un prima, un ora e un poi, il solo sfondo della storia può essere la natura. Ma, poiché la storia è universale, la natura non può
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Alla radice della tradizione del paesaggio “ispirato'è Adam Elsheimer che, a Roma dal 16o6, influisce sul Saraceni, sul Rubens, sul Tassi e
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nasce come polemica contro la pittura di storia. Al fondo, c’è il motivo della decadenza: la stessa degradazione storica che ha ridotto i monumenti in
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: che potrebb’essere quel Giovanni Battista Crescenzi, amico e protettore del Caravaggio e tanto entusiasta della nuova pittura da mettere su una specie
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L'idea che l’immagine sia momento e fattore del pensiero apre il problema della possibilità di influenzare od orientare il prodursi delle immagini
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Nel Rinascimento si ammette che il mondo manifesti, nella logica ineccepibile della sua struttura, la suprema razionalità del creatore. Conoscendo la
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Non meno della rivoluzione filosofica di Descartes e di quella scientifica di Copernico e di Galileo, la crisi religiosa del XVI secolo è causa della
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Barocco dall'ultima grande civiltà della forma, il Rinascimento, è il Manierismo, cioè il periodo della crisi della forma. Nel periodo che verrà dopo
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e riafferma la propria autorità sulla base della priorità storica, ponendo così l’identità di verità razionale, verità storica, verità dommatica
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Il Barocco nasce come reazione alla crisi manieristica della forma, ma non come restaurazione del valore assoluto e universale della forma, bensì
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pregiudizio dommatico. E la conoscenza della natura può servire a vivere nel mondo, non a salvare l'anima. Per Giorgione la natura è una realtà di fatto, ma
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La crisi religiosa del secolo XVI investe direttamente l'arte come forma sensibile del domma e come mezzo necessario della ritualità della Chiesa
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Nel programma politico-sociale della Chiesa, poi, l’arte fornisce uno strumento essenziale per quel nuovo modo di vita religiosa che Francesco di
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Come professionista borghese, l’artista è un tecnico, e la nuova classe è estremamente interessata a tutte le possibilità della tecnica e in special
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L’immaginazione sociale e politica è un fatto nuovo, ed è la controparte dello spirito pratico della borghesia, della sua positiva concezione dell
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Collegato alla Poetica: è il pensiero del carattere più etico che gnoseologico della mimesis. Essa infatti non è prescrittiva perché si possono
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La Rettorica è il trattato dell’arte di persuadere o del discorso; ma, specifica Aristotele, del discorrere nell’Areopago, cioè della discussione
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tutto fatto di argomenti e perorazioni (Pietro da Cortona). Per potere efficacemente persuadere bisogna essere persuasi: più ancora che della verità o
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governo e della pubblica amministrazione, delle rappresentanze diplomatiche che regolano le relazioni tra gli Stati. La formazione della città-capitale
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rapido aumento della popolazione urbana, traffici estesi a tutta l'area della città, nuclei destinati all’attività politica e amministrativa nonché
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Il modello della città rappresentativa di un valore ideologico è dato, né poteva essere diversamente, da Roma. È questa, in ordine di tempo, la prima
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Il grande esemplare della città come espressione della “ideologia del potere” e Parigi, capitale della più forte monarchia europea e centro di uno
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È da notare che quest’ultima soluzione, decisa in piena Controriforma, fa della basilica lo strumento di un culto di massa, che ha uno scopo
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Ciò che il Bernini, operando in pieno Barocco, riprende e svolge nella spazialità aperta del colonnato è il nucleo plasticosimbolico della cupola
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città, non più giustificate come aperture in una cerchia di mura, diventano forme simboliche, allusive al carattere illustre, storico della città, e non
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dell'aristocrazia feudale e terriera, e una realtà sociale e politica che vede il passaggio della direzione economica alla borghesia che, ben presto
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come schemi distributivi per la prospettiva “monumentale” degli edifici: nella regolarità geometrica della riforma barocca di Torino non si riflette
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per i fedeli diventano arredi monumentali. Gli altari si ricollegano al tipo della porta: sono inquadrati in ordini di colonne, sormontati da uno o più
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Il sentimento della monumentalità è collegato con il carattere storico-ideologico del monumento e con quella sorta di accumulo di valori che si forma
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Attraverso la problematica sempre aperta della costruzione di San Pietro, il tema del monumento si dilata in quello del sentimento del monumentale
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Le volte figurate delle chiese del Gesù, del Gaulli, e di Sant’Ignazio, del Pozzo, sono, rispettivamente, di quaranta e sessant’anni più tardi della
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psicologico che ottico, anche se fondato su fatti visivi. La coerenza psicologica degli effetti visivi può valere più della logica formale: il Reni vuole
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distinte: perciò, in questo spazio a dimensioni plurime, sono percepibili particolari che la struttura della visione classica escludeva, e ogni cosa, pur
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