L'Europa delle capitali
può essere più modificato dalle contingenze presenti: quindi la condizione umana è soltanto un sentimento di attesa della storia (non dissimile
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Dio. Porta al paradosso, al parossismo le “stravaganze” borrominiane, moltiplica le strutture facendole nascere le une dalle altre in una
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Lo stesso può dirsi della pittura di genere quando supera il livello di una produzione corrente, sempre più sollecitata dalle richieste di un
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nell’aria fosca venissero a posarsi sullo schermo invisibile d’una muta presenza umana. La figura arriva sempre di lontano, dalle profondità dello
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; e i primi quadri di fiori, forse del Caravaggio stesso all’inizio del suo tempo romano, derivano dalle “grottesche”'antiche. Non è possibile negare
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della verità. è vero che dalle cose si giunge ancora allo spazio, ma il processo è diverso ed è diverso il valore di spazio al quale si giunge
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. Per il D’Ors, invece, il Barocco è addirittura una categoria dello spirito, il perenne impulso vitale del dionisiaco o dell’irrazionale. Dalle due tesi
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accertare se essi siano conformi a un metodo razionale. Ma come farlo, se non v’è più un principio razionale a priori? Non potendo giudicare dalle premesse
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umani che di contemplare e descrivere la logica provvidenziale dell’universo; e, poiché v’è controversia, si cercano, dalle due parti, gli argomenti
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documentazione risulta indubbiamente più acuta e animata di quella offerta, non solo dalle figurazioni storico-religiose e devozionali, ma anche dalla
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tra lotta di confessioni e lotta di Stati, cioè per quella che sarà la drammatica storia del secolo XVII. Ormai la politica non dipende più dalle
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dal Fontana, e il portico berniniano di San Pietro. Sono spazi aperti, prospettici, architettonicamente definiti dalle facciate degli edifici laterali
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Annibale Carracci in palazzo Farnese, per esempio, sono allegorizzanti per il fatto stesso di rappresentare scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio e di
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invase dalle figure in movimento, da ciuffi di verde e di fiori, da nuvole. Nei dipinti della Galleria Farnese la natura entrava soltanto come
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grandezze per le diverse categorie degli oggetti, lo spazio non risulta più dalla “similitudine” delle proporzioni, ma dalle relazioni tra cose
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