L'Europa delle capitali
tendenze, che formano, con la loro tensione dialettica, il tessuto unitario della cultura dell’epoca. Ma le tendenze non consistono in diversi
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gioco, da due poli opposti, la cultura della Riforma e quella della Controriforma, superando i limiti della disputa religiosa e ponendo finalmente
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I due artisti hanno una cultura europea: Rembrandt è, direttamente o no, in rapporto con Caravaggio, i veneti, Rubens e, attraverso Elsheimer, i
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l'esperienza si compie interamente nell’attualità della coscienza, nel soggetto. La sua cultura, perciò, è già fondamentalmente critica: contrappone
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cultura artistica del Seicento europeo: a cominciare dalla diffusione in Francia, in Spagna, nei Paesi Bassi del caravaggismo, come corrente che, mutando il
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cultura europea.
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città lontane, di castelli, di case rustiche, perché la civiltà non è in contrasto con una natura che è anche sto ria. Poiché il centro della cultura
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prediletta dalla cultura, anche ufficiale, del tempo; e diventa subito pittura di classe. Ma, s'intende, della classe borghese e non certo del ceto popolare e
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, come genere prediletto di una cultura ormai borghese: la cosa non è l'oggetto, ma l’occasione di un pensiero e, non avendo un significato in sé, vale
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procedimento esplicativo e orientativo del procedimento mentale e operativo tipico della nuova classe sociale, la natura morta sta alla cultura borghese e al
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, diametralmente opposte, emerge ugualmente l’impossibilità di separare, in questo ciclo storico, le singole attività della cultura dal flusso dell
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, limitando l’antico prestigio del pensiero astratto ed escludendo tutti i valori che non possano tradursi in fenomeni. In questa cultura, l’arte ha una
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epoche razionaliste. Ma tra il razionalismo del Rinascimento e quello dell’Illuminismo vi sono differenze profonde; inoltre, la cultura illuministica
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. Questa identità è intesa e sviluppata in modi diversi. A Firenze, dove la cultura dominante è neoplatonica, fede e intelletto si identificano nella comune
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anche la validità della cultura classica e del Rinascimento poiché, se il bello piace, può servire come mezzo di persuasione. Incoraggia i modi più
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persuade, e persuade alla devozione. La propaganda ha diversi livelli: la cultura classica vale per chi, sentendo la storia moderna collegata all
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loro insieme, una cultura. Nel Seicento le relazioni culturali, in campo figurativo, avvengono come propagazione quasi epidemica di certi tipi d’immagine
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tecnica è anche una cultura perché non si riferisce soltanto all’esecuzione materiale delle opere ma anche alla formulazione e all'elaborazione delle
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personale, ma l’erede di una propria tradizione storica e il centro di una cultura.
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determina ovviamente la regressione delle altre città dello Stato al rango subalterno di capoluoghi di provincia: d’ora in poi avremo una cultura e un
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così l’espressione di una cultura di classe e precisamente della classe conservatrice: ciò che spiega come, in contrasto ad essa, si venga formando una
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probabilmente dalla liberazione dagli incubi di una sacralità arcaica, dispotica, sanguinaria. Il contatto sia pure indiretto con la cultura
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