L'Europa delle capitali
degli Innocenti del Reni, in cui i due temi fondamentali della pietà e del terrore sono composti in un equilibrio architettonico e quasi simmetrico di
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non appartiene alla natura “razionale” bensì alla natura “mista” dell'uomo: implica un momento conoscitivo in cui il soggetto si pone davanti a una
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posizione, di reagire attivamente a tutte le situazioni. Poussin considera la storia come una dimensione chiusa, in cui tutto è “bello” perché nulla
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principio eletta e successivamente educata; la “anima bella” è il nuovo titolo di nobiltà a cui tutti possono aspirare, anche senza avere un
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di carattere” a cui va congiunta una valutazione morale. Murillo identifica il bello morale con l’innocenza infantile, ch’è anche l’immagine della
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Più vitale è, indubbiamente, il classicismo carraccesco e berniniano con le sue derivazioni. L'antichità è il tempo in cui la storia degli uomini
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verso il passato, come nostalgia di un bene irrimediabilmente perduto: anche per Poussin il mondo classico è un mondo da cui si sente ormai distaccato e
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Annibale, tra Borromini e Bernini) v’è una divergenza di tendenza: il Seicento è appunto il secolo in cui lo sviluppo dell’arte avviene nel contrasto delle
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della morte serpeggia, ostentato od occulto, in tutta l'arte barocca. è ostentato nei sepolcri monumentali in cui l'allegoria trionfa, perché l'allegoria
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L’idea di moderno (a cui allude anche il Bellori nel titolo delle Vite) implica una nuova attitudine nei confronti della storia. Essa è bensì la sola
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cui si fonda la civiltà dell'immanentismo, è, nel senso più completo e più alto del termine, la pittura dell’immanenza. Anche Velázquez, come
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non può partire che dalla pittura. È una superficie colorata su cui i colori costruiscono uno spazio certo, misurabile, ma impraticabile: come quello
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appartengono piuttosto alla strada o alla piazza che all’edificio di cui fanno parte. Il Borromini arriverà fino a concepire facciate spostate rispetto all
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direttamente sulla fronte, di cui compensa la concavità con la convessità del tamburo; e la spinge in alto per opporre una componente verticale
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momento come fossero isolate e poi rientrano nella modulazione plastica del piano. La conseguenza, a cui già arriva il Rainaldi nella chiesa di Campitelli e
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natura creata è l’ambiente originario dell’uomo; l’architettura, la cui forma ultima è la città-capitale, è l'ambiente della società civile. Ma c'e
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finalistico esoterico del fare umano, la tecnica deve essere “creativa”, cioè proporsi di seguitare nella società la creazione a cui Dio ha dato principio e
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La crisi sta nel fatto che, se la visione è sempre fenomeno, ogni fenomeno tende a porsi come visione: nel momento stesso in cui l’arte tende ai
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illimitato di ricchezze da reinvestire nel fare, in una spirale senza fine. Sarà la tesi protestante, in cui Max Weber riconoscerà la radice calvinista
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Il divario corrisponde a quello che Aristotele pone tra tragedia e commedia: le persone della tragedia sono figure storiche, il cui agire e patire
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proprio nel momento stesso in cui essa si profila, a Roma verso il 1630, con le prime “bambocciate” di Pieter van Laer e del suo gruppo: al tempo
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fondamentale per tutta l’arte barocca, ed in cui convergono, con gli elementi della sua formazione fiamminga e dell'esperienza veneta, le opposte
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arriva alla presenza di tutti i fenomeni particolari in un fenomeno unico, ad una spazialità in cui tutti i punti hanno la stessa forza emotiva
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all’inganno ottico: i fiori su cui si posano le farfalle, i grappoli che gli uccelli beccano, i cibi su cui passeggiano le mosche. Il piacere è dato
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direzioni infinite, pieno d'innumerevoli cose, ciascuna delle quali sarà ad un tempo centrale e periferica; e la cui struttura muterà col gioco delle
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’artista è un interprete e un arbitro, di cui si cerca e sollecita la testimonianza.
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sentimento perché il sentimento è la “naturalità” umana, la natura è l'origine dei sentimenti, delle azioni, della storia: è la prima causa da cui discendono
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principio universale: non la vediamo “in se”, come Claude, ma soltanto nelle innumerevoli cose di cui accende repentinamente i colori. Poiché le cose
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soggettivo non è più l'errore. V'è un’obbiettività, una verità del soggettivo, che nasce dal metodo con cui la sensazione soggettiva si determina. Poussin
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implicita in una più vasta riforma del pensiero della storia, a cui si designano nuovi protagonisti senza casta né censo, senz'altra qualità che non sia l
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: vorremmo insomma ritrovare in essi i sapori e i profumi di cui abbiamo goduto nella vita, ma ritrovarli e goderli in un rapporto spirituale che non è
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la cosa in sé e lo spazio, o tra l’unità e il tutto, quanto quella di spiegare il nuovo rapporto che passa tra l’uomo e le cose a cui è legato da una
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(il ritrarle in pittura) che, attuandosi come imitazione, implica una reazione positiva, le cui motivazioni possono essere molto diverse dando luogo
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, fanno parte del nostro spazio sociale, sono componenti della società in cui viviamo, siamo legati ad essi da rapporti di simpatia e quasi di
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desiderabili le cose a cui si vuole persuadere, a far sì, insomma, ch’esso ardentemente desideri d'essere persuaso. Alla prima presiede lo “esprit de
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religione, la politica, la vita quotidiana forniscono bensì gli oggetti su cui opera l’arte; ma, come modo di comportamento e d'operazione, l’arte è autonoma
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stessa, come mera immagine. Se la forma rivela sempre la presenza del reale, di cui vuol essere la rappresentazione, l’immagine, con il suo potere
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dal piano dei fatti a quello delle idee, di renderla più formale che sostanziale. La persuasione, nel momento stesso in cui diventa il mezzo dell
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sapere da prima quello che accadrà dopo: coerenza e previsione sono soltanto nel disegno concepito nella mente dell’artista, il cui fine è la sorpresa
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V'è dunque un ambito preciso in cui si sviluppa la Rettorica: la polis con le sue assemblee, i suoi poteri di deliberazione e di giudizio. Nello
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soggetto” in una civiltà in cui “il parlare è proprio dell’uomo”: e non è solo discorso ma dialogo, anche se una delle parti si limiti ad ascoltare, tant
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della bontà delle cose che si affermano ed a cui si vuole persuadere, della possibilità e dell'utilità della comunicazione umana. Gli artisti sono
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alla ricerca di un equilibrio di forze politiche ed economiche. Il Rinascimento aveva dato vita a una civiltà urbana in cui ogni città si presentava
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città europea a cui si cerca di dare struttura e figura di capitale. Aveva un passato storico eccezionalmente importante; ma le rovine della città
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per masse e volumi plastici. Così la facciata non è più misurata in rapporto al volume plastico dell’edificio a cui appartiene; è una superficie che
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, la cui storia costruttiva, inseparabile dallo sviluppo del tema ideologico, dura per tutto il Cinquecento e ha il suo punto culminante nel progetto
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, ellittica del colonnato, il cui significato allegorico, dichiarato in un disegno del Bernini, è di formare le braccia di un corpo ideale, di cui la cupola è
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persuadere. Sono già paesi socialmente ed economicamente arretrati, in cui l’autorità fa leva sul fanatismo religioso per ostacolare un progresso
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sostituisce l'immaginativa “sociale”. Mansart, Le Vau, Perrault sono anzitutto perfetti funzionari tecnici, per i quali l'utile a cui persuade la
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: con quale processo, s’è visto nel modo con cui il Bernini allegorizza nel colonnato il motivo simbolico della cupola. Ma il Bernini ha fatto qualcosa
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