L'Europa delle capitali
esservi la possibilità di guidarlo: è questo l'impegno delle correnti che muovono dai Carracci, specialmente col Reni e il Domenichino, e che si
Pagina 101
L'Europa delle capitali
Il “bello”, infine, è sensibilità, apertura dell’essere al rapporto di simpatia col mondo naturale e sociale. Cessa di esistere come categoria
Pagina 103
L'Europa delle capitali
assumere nell'indirizzarsi a Dio. L'immagine insomma comincia col fornire un modello di comportamento. Anche figurativamente l'immagine devozionale è un
Pagina 111
L'Europa delle capitali
rispettivamente il valore essenziale e primario dello spazio oppure dell'oggetto. In pittura vi sono figure che fanno lo spazio, definendo coi gesti o col
Pagina 162
L'Europa delle capitali
connesse all'insieme da una complessa, animata rete di interrelazioni. Le architetture del Bernini e della sua corrente realizzano in sé, col mutare delle
Pagina 162
L'Europa delle capitali
direzioni infinite, pieno d'innumerevoli cose, ciascuna delle quali sarà ad un tempo centrale e periferica; e la cui struttura muterà col gioco delle
Pagina 163
L'Europa delle capitali
pieghe dei velluti sgualciti. Hals, infine, è l'inventore di una caricatura fatta col colore invece che al trattò; ma il trattò descriveva
Pagina 166
L'Europa delle capitali
fonde col tema storico-mitologico; d’altra parte Roma, con le sue rovine che conservano sotto l’apparenza della roccia o della grotta e sotto il mantello
Pagina 177
L'Europa delle capitali
, il luogo delle forze misteriose e demoniche; è il luogo dei portenti, dove il mito s’avvera e tutto può accadere; ma il villano col berretto calato
Pagina 179
L'Europa delle capitali
ne è la controparte sentimentale, patetica, e proprio perciò il sentimento della natura vien ne ormai amministrato dai pittori e si identifica col
Pagina 180
L'Europa delle capitali
: è libera di stare al fatto, alla testuale realtà delle cose, di compromettersi anche col “brutto”. Come tecnica, questa pittura è insieme rapida e
Pagina 191
L'Europa delle capitali
costume borghese. Col divertimento c’è l’ammonimento: non assomigliate a costoro. Nei proprii confronti la borghesia ha un altro atteggiamento: non
Pagina 193
L'Europa delle capitali
; ma non li subordina, anzi nel Ragazzo col canestro di frutta sembra proporre una parità, forse addirittura una alternativa di valori. Quando dipinge
Pagina 198
L'Europa delle capitali
merce, a riconoscere con l'occhio o col tatto la qualità di una stoffa, di un servizio di cristallo, di un metallo sbalzato? Quasi sempre, infatti, la
Pagina 201
L'Europa delle capitali
a interpretazioni disparate dei medesimi oggetti, ma presuppongono comunque un rapporto di simpatia o d’interesse forse proprio giustificato col fatto
Pagina 202
L'Europa delle capitali
mezzo per credere che il bene della Chiesa o dello Stato coincida col bene degli individui) dà risultati reali, concreti, visibili, tangibili, perfino
Pagina 204
L'Europa delle capitali
del mare è incolore. Nella vita pratica, infatti, seguitiamo a misurare il tempo col cammino del sole da oriente a occidente e, quando vediamo una
Pagina 37
L'Europa delle capitali
funzione dell’immagine è pratica, educativa, didascalica; ma questa funzione non si esplica soltanto col trasmettere, attraverso le immagini, esortazioni
Pagina 45
L'Europa delle capitali
l’esercizio dell’autorità: il suo strumento è ancora la propaganda e la propaganda si attua al livello e col mezzo dell'immagine. V’è una propaganda
Pagina 48
L'Europa delle capitali
poi la prima col cosiddetto classicismo barocco italiano e francese e la seconda con l’arte fiamminga e olandese. è una distinzione che non regge alla
Pagina 50
L'Europa delle capitali
composizione storico-religiosa barocca, così come “il brutto senza dolore”, anzi col piacere che l’imitazione è sempre capace di produrre, è ad un tempo il
Pagina 53
L'Europa delle capitali
immagini prodotte col processo della verosimiglianza, nocive le immagini prodotte dal capriccio arbitrario della fantasia. Non tanto importa ciò che si
Pagina 53
L'Europa delle capitali
pessimo gusto e ciascuno cerca di ottenere il massimo di eleganza col massimo di semplicità. Con questa edilizia borghese, che si diffonde presto in
Pagina 62
L'Europa delle capitali
col sentimento del “grande” e col disprezzo del “particolare” o del meschino: esattamente nel modo che si chiamerà, in tutta Europa, “maniera grande
Pagina 88
L'Europa delle capitali
indirizzo potrà dirsi, col Longhi, neo-veneto. Soltanto che il colore non è più legato ai principi di equilibrio e di simmetria, ai limiti “naturali”, che la
Pagina 91