L'Europa delle capitali
Il Concilio di Trento si era limitato a minacciare anatemi contro i nudi “lascivi” e a prescrivere i compiti del pittore come strumento della Chiesa
Pagina 111
L'Europa delle capitali
Nel Seicento, però, oltre a riformare l’iconografia tradizionale aprendo la via all’immaginazione, la Chiesa impegnata in un’azione piuttosto di
Pagina 111
L'Europa delle capitali
’asse della chiesa e prive di ogni relazione con l'interno. Inserita nella parete di una strada, la facciata della chiesa si eccepisce dagli edifici
Pagina 125
L'Europa delle capitali
andrà infatti sviluppandosi per tutto il secolo culminando, nel Settecento, nella chiesa di San Carlo a Vienna, studiata, sotto questo aspetto, dal
Pagina 125
L'Europa delle capitali
, quando il grande problema della Chiesa diventa la stabilità del domma pericolante, la colonna diventa il simbolo della saldezza della fede. Il
Pagina 127
L'Europa delle capitali
Pietro da Cortona nella chiesa dei Santi Luca e Martina: la definizione dello spazio è affidata all’articolazione plastica delle pareti, ai suggerimenti
Pagina 128
L'Europa delle capitali
ambito abbraccia tutto il visibile e il possibile, il suo ciclo collima con il programma sociale della Chiesa, ch'è appunto di dimostrare la necessità e
Pagina 142
L'Europa delle capitali
il San Carlo tra gli appestati; per il Serodine nel San Lorenzo che distribuisce i beni della Chiesa; forse anche per il raffinatissimo Gentileschi
Pagina 192
L'Europa delle capitali
due metodi della persuasione? Da un lato si sostiene che l'utile particolare è coperto dall'utile universale, della Chiesa o dello Stato come
Pagina 204
L'Europa delle capitali
possa condurre alla salvezza universale, di tutto il genere umano, senza distinzioni di razza, di sangue, di ceto. La Chiesa afferma con forza il
Pagina 205
L'Europa delle capitali
Per intendere la portata di questa trasformazione è necessario risalire alla fine del secolo XV quando la Chiesa romana riesce a comporre gli scismi
Pagina 39
L'Europa delle capitali
domma. La Chiesa romana, come presenza manifesta di Dio in terra, ha bisogno dell’arte come dell’evidenza spettacolare dei proprii riti, per rendere
Pagina 40
L'Europa delle capitali
La crisi religiosa del secolo XVI investe direttamente l'arte come forma sensibile del domma e come mezzo necessario della ritualità della Chiesa
Pagina 44
L'Europa delle capitali
La difesa e la rivalutazione delle immagini e quindi dell’arte che le produce, è la grande impresa del Barocco; e comincia quando la Chiesa, ormai
Pagina 45
L'Europa delle capitali
Nel programma politico-sociale della Chiesa, poi, l’arte fornisce uno strumento essenziale per quel nuovo modo di vita religiosa che Francesco di
Pagina 47
L'Europa delle capitali
La dimostrazione di una verità è uguale per tutti, i modi di comportamento sono molti e bisogna farli convergere a un solo fine. La Chiesa, ora, è
Pagina 47
L'Europa delle capitali
antica erano sepolte o soffocate da un confuso agglomerato di case qua e là interrotto da qualche palazzo patrizio o da qualche chiesa monumentale. Alla
Pagina 60
L'Europa delle capitali
La Chiesa non riesce a realizzare che in parte il programma di diventare il fulcro dell’equilibrio politico europeo e la trasformazione urbanistica
Pagina 61
L'Europa delle capitali
della Chiesa o dello Stato. Nel campo della pittura vedremo svolgersi parallelamente la grande rettorica della figurazione storico-religiosa e
Pagina 62
L'Europa delle capitali
propagandistico, ma si fonda sul presupposto ideologico che la comunità dei fedeli, anzi l’ecumene cristiana, costituisca il corpo stesso della Chiesa e sia
Pagina 73
L'Europa delle capitali
urbano sviluppando così la funzione urbanistica del monumento: più tardi il Bernini, aggiungendo alla chiesa il colonnato e studiando il collegamento
Pagina 73
L'Europa delle capitali
la testa: l'abbraccio universale della Chiesa è dunque la preparazione alla rivelazione suprema e, se si rammenta che il quadriportico delle antiche
Pagina 74
L'Europa delle capitali
’apparizione miracolosa avviene in una luce esaltata, con proprie sorgenti, priva di ogni rapporto con la spazialità della chiesa.
Pagina 77
L'Europa delle capitali
o dei persuasi, di coloro che rappresentano la realtà presente del corpo mistico della Chiesa; il colonnato è lo spazio di coloro che attendono
Pagina 89
L'Europa delle capitali
illusorio dell’architettura della chiesa: il soffitto è sfondato, al di la di un gigantesco impluvium si spalanca il cielo popolato di angeli e santi
Pagina 93
L'Europa delle capitali
pratiche, alla messa a fuoco estremamente precisa e circoscritta di certi elementi, come la facciata di una chiesa o uno spigolo che fa da cerniera tra due
Pagina 98
L'Europa delle capitali
chiesa: lo sviluppo dello spazio è dunque studiato in rapporto a una condizione abituale della visione, ma nel senso che, in un caso e nell'altro, forza o
Pagina 98