L'Europa delle capitali
Solo entro quest'ambito le posizioni divergono. Il Caravaggio si limita bensì a presentare il fatto come accadimento improvviso, senza ricostruirne
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con una nuova istanza, realistica. L’antitesi si pone, fin dai primi anni del secolo, con la pittura del Caravaggio; ma si sviluppa più tardi nell
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L’antitesi è troppo schematica: è vero che il Caravaggio, seguendo l’antico ammonimento leonardesco, non studia gli antichi e cerca di cogliere i
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classicismo, che aveva definito quei grandi valori e che rimane, tuttavia, il fondamento dell'arte. Tra i due maestri (come in Italia tra Caravaggio e
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Il Caravaggio ha il disperato ardire di lacerare il velo della finzione: lui che spregia la storia ordinata in una forma logica e guarda all’evento
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Caravaggio e i Carracci, la cui arte rimane “italiana” anche se ha un’espansione europea; non Poussin anche se il suo classicismo è metastorico come la sua
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I due artisti hanno una cultura europea: Rembrandt è, direttamente o no, in rapporto con Caravaggio, i veneti, Rubens e, attraverso Elsheimer, i
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Rubens al Greco per correggere il sensualismo del primo e lo spiritualismo del secondo; confronta i Carracci al Caravaggio (e, perfino, Poussin al Ribera
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tecnica come fare ispirato (il furor teorizzato da Leonardo e poi dal Lomazzo) già affermato, con spirito rivoluzionario, dalla pittura del Caravaggio. Se
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’incisione. E non tutti i pittori partono dal disegno: Caravaggio, Rembrandt, Velázquez vanno ideando man mano che dipingono e spesso, nel corso del lavoro
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che dai “romanisti” fiamminghi. Nel Seicento, il Caravaggio afferma che non v’è maggior difficoltà a fare un quadro di storia che un quadro di fiori
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, Annibale Carracci contrappone alla storia immobile la storia come azione, concatenazione causale di eventi nello spazio e nel tempo. Al Caravaggio il
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sottintende. Caravaggio aveva scoperto l’orrore, non più giustificato dalla natura, della morte che non è più transito ma, semplicemente, uscita dal mondo
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Il Caravaggio nega il problema: dopo i primi accenni paesistici del Sacrificio d’Isacco e del Riposo in Egitto rinuncia, proprio lui che veniva
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urbana inasprisce, ma affermare che la povera gente non fa problema. Faceva problema, in senso morale più che sociale, per Caravaggio, quando
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; e i primi quadri di fiori, forse del Caravaggio stesso all’inizio del suo tempo romano, derivano dalle “grottesche”'antiche. Non è possibile negare
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. L'evidenza, l’autonomia delle cose emerge quanto più la figura umana si ritrae. Anche Caravaggio pone gli oggetti in relazione diretta con la figura umana
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Il Velázquez del primo tempo, dei bodegones, è così vicino a questa interpretazione di Caravaggio da far supporre la dipendenza da una fonte comune
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Il pensiero tragico del Caravaggio è ripreso, approfondito da Zurbarán. E lo spinge più innanzi: la sopravvivenza della realtà senza storia al finire
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come un evento che accada sotto i nostri occhi e valga da sé come prova, senza bisogno di commento (Caravaggio); o come un’esperienza passata che deve
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