Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'Europa delle capitali

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Argan, Giulio 30 occorrenze

L'Europa delle capitali

Con la persuasione si vuole ottenere un modo di vita, una praxis conforme ai principi dell’autorità; il mezzo rimane la comunicazione e questa non ha

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anche per essi viene il momento della morte, in cui dovranno rendere conto a Dio dell'autorità che, per suo mandato, hanno esercitato in terra. L'uscita

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fonte terrena dell’autorità: è un seguito di eventi, in cui non si riesce a individuare una direzione lungo la quale gli eventi seguiteranno a succedersi

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alla realtà. Non è un rinunciare alla propria volontà per rimettersi all’autorità: se Dio è nel mondo, dovunque, non ha motivo di dar mandato ad alcuno

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essenziale nella sua formazione. Non accetta la storia come autorità eterna e non la rifiuta come passato inservibile: la storia delimita l’area in cui

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Il desiderio di manifestare l’autorità divina e sovrana e, sia pure, la potenza politica dello Stato e la prosperità delle classi dirigenti non basta

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della persona, poiché forse la maggior novità di Van Dyck è questo aver scoperto che il personaggio è anche persona e che il prestigio o l’autorità non

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dall’autorità all'esperienza, né impone agli uomini la scala massima delle misure celesti; è uno spazio che muove dall'esperienza delle cose e può

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che le interpretazioni sono libere, personali, non imposte dall’autorità.

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spazio significa rinunciare all’autorità per l’esperienza; e se l'autorità si giustificava come verità a priori, l'esperienza si giustifica come ricerca

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dell'autorità, che si giustifica con la verità dommatica, l’insindacabilità, l’infallibilità del mandato divino; la seconda è la via della libertà, che si

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Il Seicento non risolve il problema del concetto e della cosa in sé, dell’autorità e della libertà: sarà questo, anzi, il grande problema del

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sicurezza dell’agire personale e il disprezzo di ogni guida dall'alto e di ogni sistema costituito, il borghese è contro ogni principio d’autorità, contro la

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e riafferma la propria autorità sulla base della priorità storica, ponendo così l’identità di verità razionale, verità storica, verità dommatica

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morali o esempi edificanti. La Chiesa vuole manifestare nell’arte l'origine e l'estensione universale della propria autorità; ma poiché questa, invece

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l’esercizio dell’autorità: il suo strumento è ancora la propaganda e la propaganda si attua al livello e col mezzo dell'immagine. V’è una propaganda

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Si accusa l'arte del Seicento d’essere oratoria, celebrativa, tutta rivolta all’esaltazione dei grandi e delle sorgenti divine dell’autorità, benché

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ragionevole pensare che l’arte detta aulica, più ancora che uno strumento dell’autorità, sia la rappresentazione dell’autorità secondo la concezione della

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autorità, i valori che spesso la loro opera afferma ed esalta sono soltanto i contenuti, talvolta occasionali, della comunicazione: ciò che importa è

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Nel secolo XVII l’accentramento dei poteri determina il prevalere di una città, che diventa la sede dell’autorità dello Stato, degli organi di

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autorità politica e religiosa costituiscono i centri della vita pubblica. Si trasforma anche il rapporto tradizionale di città e campagna: all’antitesi

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espressione visibile di un’autorità superiore e trascendente è ormai dato e ad esso si ispirano, almeno idealmente, le capitali europee. I casi più evidenti di

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Stato che rivendica bensì l'origine divina dell’autorità regia ma fa una politica realistica di conquista del potere. Nella seconda metà del secolo il

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L'idea del monumento, come unità plastica e architettonica rappresentativa di valori o dell'autorità ed avente perciò una funzione rettorica o

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allegorismo, media autorità e persuasione e si presenta: come una forma plastica unitaria, perché ciò che vuole rivelare è l'universalità di un

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persuadere. Sono già paesi socialmente ed economicamente arretrati, in cui l’autorità fa leva sul fanatismo religioso per ostacolare un progresso

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Il tema del monumento, come manifestazione visibile dei valori storico-ideologici che formano il fondamento dell'autorità, non ispira soltanto le

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dell'autorità o del potere. La “maniera grande”, che poi non è se non l'estensione dell'ideale del monumento a tutte le manifestazioni dell'arte, diventa

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speciale per il tema barocco del monumento come forma visibile dell'autorità e argomento di persuasione. Nei paesi del nuovo continente, ancora pagani o

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rettilinea), ma ordina tutte quelle soluzioni in una prospettiva ideologica più ancora che spaziale. La cupola, simbolo della suprema autorità spirituale

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