L'Europa delle capitali
dell'uomo verso ciò che lo trascende). La necessità esiste fin da principio nella mente dell'artista come disegno prestabilito dell'opera (è una eiké
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non delle glorie umane, sarà l’artista più caro ai romantici, a Delacroix; e il primo a capirlo fu Fromentin.
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, diventa visione e rivelazione. L’artista deve fenomenizzare, visualizzare tutto: quindi la tecnica ha specie infinite. Sono infinite le tecniche
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rivelarne il valore. L’artista, il tecnico della visione, è dunque colui che rivela il valore delle cose visibili: un valore che si manifesta appunto nel
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Nain anticipano, nel loro nuovo senso del valore, il maggior artista del Settecento francese: Chardin.
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sé, come quando l’artista riunisce oggetti simili o comunque correlati (per esempio: i diversi tipi di selvaggina, e magari il fucile e il carniere del
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implica una concezione empirica dello spazio; ma, appunto, lo scopo dell'artista è di inserire la propria opera in un contesto non preordinato, di porla
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affacciandoci alla finestra. Ma queste cose sono state viste dall'artista con un’intensità inconsueta: un’intensità determinata dal fatto che in lui il
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’artista è un interprete e un arbitro, di cui si cerca e sollecita la testimonianza.
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delle sue sembianze e nel continuo cangiare dei suoi aspetti, piena di spunti per l’ispirazione dell’artista (il “pittoresco”), e la natura nemica
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date come rappresentazioni, diventino . idee-oggetti, è possibile assumerle come occasioni di pensiero. Il processo imitativo dell’artista consiste
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dall’artista a chi guarda, l’intenzionalità tende a orientare la scelta e il riconoscimento dei valori. Poiché, da questo punto di vista empiristico
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’artista che ha trasformato le cose in rappresentazioni, le qualità topiche o specifiche delle cose in valori dell’esperienza umana.
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l'artigianato rimane un’attività subordinata all'autorità direttiva dell’artista o quanto meno degli esemplari dell’arte.
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dell’artista è l’immaginazione e che questa attività è nettamente distinta da quella che produce concetti, e nozioni, nonché da quell'attività insieme
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espressiva di sentimenti morali e del loro mutate con le situazioni. Infine, la duttilità e la trasmutabilità delle immagini permettono all’artista
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Per spiegare l’apparente contraddizione bisogna tenere presente la nuova posizione dell’artista nella società. Il suo prestigio è indubbiamente
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Come professionista borghese, l’artista è un tecnico, e la nuova classe è estremamente interessata a tutte le possibilità della tecnica e in special
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sapere da prima quello che accadrà dopo: coerenza e previsione sono soltanto nel disegno concepito nella mente dell’artista, il cui fine è la sorpresa
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artista che avverta la forza suggestiva della poetica del Tasso e il nuovo valore che in essa assume l’immagine svuotata d'ogni consistenza plastica ma
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sue direttive rivolte a un decoro non disgiunto dall’utilità. Perciò la “immaginativa", che era la massima qualità dell'artista secondo il teorico
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) con gli elementi allegorici (le statue) e la palma (motivo simbolico e naturalistico insieme) dimostra chiaramente che l’artista concepisce la piazza
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L’immaginazione, in grado maggiore o minore, è di tutti; ma è solo l’artista che sa tradurre in immagini visibili le immagini fabbricate dall
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L’artista, dunque, pensa che le scale di valori sono relative e lo spazio non ha una dimensione costante; vuole muoversi con piena libertà su tutte
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