L'Europa delle capitali
l'arte come sempre insoddisfatto anelito alla trascendenza e al superamento del finito formale. Tanto il Caravaggio che il Borromini danno del maestro
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classicismo, che aveva definito quei grandi valori e che rimane, tuttavia, il fondamento dell'arte. Tra i due maestri (come in Italia tra Caravaggio e
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corrente carraccesca, riprendono il tema manieristico dell'idea, ma la identificano con l’arte di Raffaello invece che con quella di Michelangiolo
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dell’uomo nei confronti delle cose. Se l'arte è persuasione, non dovrà persuadere a questo o a quello, ma assumere un'attitudine chiara e coerente nei
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costruzione dello spazio è implicito nell'esperienza visiva che opera già una precisa scelta di valori. La questione dell’arte classica, come arte in cui
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nuova strumentazione del lavoro e della produzione. Da questo punto di vista, l’arte barocca può considerarsi la grande proposta tecnica della
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la tecnica non è data a priori nella natura-modello creata da Dio, ed è un'attività puramente umana, cade la tesi classica dell'arte-mimesi: l’arte non
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La crisi sta nel fatto che, se la visione è sempre fenomeno, ogni fenomeno tende a porsi come visione: nel momento stesso in cui l’arte tende ai
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Il punto di crisi, per la pittura, è dato dalla specializzazione. Se il pittore è il tecnico della visione e tutto deve fenomenizzarsi nell'arte, è
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scolpita con la cosa naturale, bensì la naturalezza dell’immagine. Potrebbe dirsi, perfino, che l'arte si richiama alla natura solo per dimostrare
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rivolta contro la proposta tecnica e sociale della Controriforma, cioè contro quell’arte barocca che in ultima analisi mirava a dar vita a una
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, il borghese infine, fa politica e storia, tra universale (o generale) e particolare, la differenza è soltanto di quantità. Anche nell'arte vi sono
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La teoria dei “generi” è stata formulata per la pittura, ma in realtà vale per tutta l'arte. Anzitutto, il fatto stesso di isolare i “ generi” limita
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dipendono da leggi supreme ma dal caso e, se interessano, è soltanto perché mostrano come la piccola gente sia zimbello del caso. Perciò l’arte “ di storia
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La separazione tra arte di storia e arte di genere, come viene posta dai teorici del Seicento, corrisponde a quella tra arte d’immaginazione e arte
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L’importanza che si dà alla pittura di storia, considerata la forma più elevata dell’arte, spiega in parte l’interesse per il ritratto in tutte le
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quantitative alla giustapposizione delle qualità. Prima di Cézanne, Vermeer ha intuito che il grande problema dell’arte moderna non consisteva nell
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, celebrativa, rappresentativa dell’arte, anzi della concezione antropomorfica e antropocentrica che sosteneva la figurazione storica e allegorica. Lo
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procedimento imitativo-operativo dell'arte, questa ha il potere ed il compito di condizionare la percezione delle cose secondo un ordine di valori che si
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istituti per l’esercizio in terra dell'autorità divina. L’arte che si fonda sull’immaginazione non vuole persuadere a nulla di specifico, ma disporre
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pensiero illuministico, fino a Kant. Ma, dialetticamente, lo pone: nell'arte fors'anche più chiaramente che nella filosofia. facile riconoscere la diversa
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Da parte protestante, anche per la condanna di ogni mediazione sensibile tra uomo e Dio, la posizione è opposta: l’arte nasce, si sviluppa, esercita
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Le due posizioni coesistono nell’Europa del Seicento e, più che contraddirsi, si integrano dialetticamente: l'aspetto positivo dell'arte di quest
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Il termine Barocco, benché esteso a tutte le forme della vita, rimane tuttavia legato soprattutto all'arte, come manifestazione sensibile del moto
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La parola Barocco è stata applicata all’arte del Seicento dai teorici e dai critici del secolo successivo, il secolo del razionalismo illuministico e
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all'arte, benché si seguiti ad affermare che è imitazione, non si sa più con precisione che cosa debba imitare e comunque si ammette che vi sono più modi
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rientrare la totalità delle apparenze sensibili. L’arte, che rivela la forma essenziale dell’universo, è appunto la rivelazione sensibile, formale, del
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Il Manierismo nasce con Michelangiolo, e nasce come arte ormai affrancata dall’obbligo dell’imitazione o, più precisamente, come arte che è bensì
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mutando continuamente i contenuti. La stessa arte classica, in quanto viene interpretata come un insieme di norme astratte e non più come realtà storica
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Ad affrettare la crisi della forma concorre potentemente l’influenza, sull’arte figurativa, della poetica del Tasso, che muta radicalmente l'idea del
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La crisi religiosa del secolo XVI investe direttamente l'arte come forma sensibile del domma e come mezzo necessario della ritualità della Chiesa
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La difesa e la rivalutazione delle immagini e quindi dell’arte che le produce, è la grande impresa del Barocco; e comincia quando la Chiesa, ormai
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Nel programma politico-sociale della Chiesa, poi, l’arte fornisce uno strumento essenziale per quel nuovo modo di vita religiosa che Francesco di
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Seicento, l’arte si preoccupa di documentare in immagine i modi di vita dei ceti borghesi e popolari; e non è per motivi ideologici che questa
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Si accusa l'arte del Seicento d’essere oratoria, celebrativa, tutta rivolta all’esaltazione dei grandi e delle sorgenti divine dell’autorità, benché
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borghesia ricca, e attraverso le riproduzioni a stampa, l’opera d'arte raggiunge anche i ceti minori. Il sistema della commissione diretta dell’opera si avvia
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lascia credere che la distinzione tradizionale tra un’arte aulica legata al potere e un’arte dei ceti medi sia molto più apparente che reale. è più
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’organizzazione della produzione artigianale e la creazione del sistema industriale. I cosiddetti “eccessi" d’immagine dell’arte barocca possono certamente apparire
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motivo fondamentale della commedia e delle scene “di genere" e di costume. Vi sono, come vedremo, opere che mirano a fissare, nel campo dell’arte
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La Rettorica è il trattato dell’arte di persuadere o del discorso; ma, specifica Aristotele, del discorrere nell’Areopago, cioè della discussione
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più in rapporto alla natura umana, bensì alla società. Non diversamente, l’uomo a cui si rivolge l’arte barocca non è più l’uomo “ al centro dell
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’arte del Seicento è il dimostrativo, che considera il presente al punto d’incontro tra l’esperienza del passato e la prospettiva del futuro. Si disegna
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’arte della capitale, aperte a tutti gli scambi internazionali, e una cultura e un’arte di provincia, talvolta di livello elevato, ma in posizione
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Intanto, però, è importante che in Francia, come del resto in Piemonte e poco dopo in Germania, l'architettura venga considerata “arte di governo
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dell'autorità o del potere. La “maniera grande”, che poi non è se non l'estensione dell'ideale del monumento a tutte le manifestazioni dell'arte, diventa
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dell’arte e, poiché l'arte è finzione, l'allegoria è propriamente la finzione dell’arte che, in principio, è tutta allegorica. Si hanno così figurazioni
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’immaginazione. Se si trattasse soltanto di questo, però, l'arte sarebbe soltanto una tecnica rivelatrice di un processo della mente umana: rappresentazione
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che ha la maggior forza d’imitazione, quindi è l’arte egemone, quella che più direttamente “visualizza” l’immaginazione. (Il Cortona era anche
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“sentimento del monumentale” nell’arte barocca: ed è chiaro che in questa dimensione illimitata rientrano tanto la natura che la storia. Perciò
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Nell'Aurora del Casino Rospigliosi (1613) Guido Reni applica rigidamente il principio carraccesco dell'arte che imita l'arte: l'affresco è un “quadro
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