L'Europa delle capitali
soltanto la condizione ideale dell'uomo nel mondo. La sua vicenda nel mondo, cioè le sue reazioni alle situazioni, è ancora da cominciare. Come
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Dyck collega esplicitamente i sentimenti elevati alle classi sociali privilegiate.
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, che già si definisce per antitesi dialettiche: e quanto alle antitesi Caravaggio-Carracci, Borromini-Bernini, Rubens-Poussin, s’è già visto che il loro
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è andato avanti e va avanti a casaccio e Dio non lo governa, assiste dall’empireo alle follie degli uomini che trascinano nel tempo le stesse colpe e
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contemporaneamente alle finalità del delectare e docere.
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di accademia della natura morta, ma che poi, nel 1617, aveva lasciato Roma per Madrid, dove s'occupò soprattutto d’architettura, benché, stando alle
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ch'è ragionevole supporre che si aggreghino provvisoriamente alle cose con lo scopo di dimostrare la loro labilità. Nelle allegorie vere e proprie
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non siano in relazione alle cose. Quasi sempre gli oggetti delle nature morte hanno un fondo unito, al di là non c'è nulla; per quanto vicini, a
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l’operazione umana. Bisogna però precisare che con questo non si vuol dire che tutti i valori, tutte le attività si riducano all’arte e alle sue
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accadono nella mente umana e influiscono sul comportamento. Se prima soltanto alle immagini che fossero anche forme costanti della realtà poteva attribuirsi
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il Barocco, quello del Neoclassicismo, si cercherà di dare alle immagini un ordine razionale, ma l’immagine non ritroverà mai più la struttura logica
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non ammette che un’alternativa: portare alle ultime conseguenze, fino al “sublime", la ricerca dell’Idea, lasciandosi alle spalle l’esperienza della
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rinunciato a valutare le immagini in rapporto alle verità ontologiche, la Chiesa non può non porsi un problema morale: se vi è un’attività della
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vedova, dalla zitella, dalla maritata; non soltanto, ma occorre adattare la pratica della devozione alle forze, ai doveri, agli impegni di ciascuno in
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: evidentemente queste saranno tanto più efficaci quanto meglio commisurate alle attitudini, agli interessi, al costume dei vari ceti sociali. C’è bensì una
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capacità di prevedere alle azioni che si compiono sviluppi di eventi che, pur avendo un’indispensabile premessa nel passato, non possono concepirsi come
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ripetizione non è dovuta al caso ma alle leggi di verosimiglianza e di necessità, le grandi leggi della storia, allora non si tratta più di un caso
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periferica rispetto alle grandi correnti della metropoli. La città-capitale ha anche una funzione rappresentativa, e tende perciò a perdere il tradizionale
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meta di visitatori d’ogni paese, deve imporsi per la grandiosità dei suoi monumenti, deve orientare le proprie strutture viarie in rapporto alle grandi
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, ricalca lo schema del castrum romano, e questo è il suo aspetto “umanistico”, ma si presta alle parate militari e civili che rendono manifesta e
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basiliche cristiane era destinato ai catecumeni in attesa del battesimo, è chiara l'allusione alle genti che, non ancora ammesse nel seno della Chiesa
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”, organizzata attraversò l’azione delle accademie e le carriere burocratiche degli architetti, ormai inseriti nell’apparato dello Stato e ubbidienti alle
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determinando, nell'arte, una distinzione di correnti in rapporto alle aspirazioni e agli interessi, se non ancora agli assunti ideologici, delle
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, distinta certamente dallo spazio e dall’architettura della società dei viventi, e più splendida, ma ubbidiente alle stesse leggi prospettiche, alla stessa
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In molti quadri del Seicento l’estensione dello spazio da un primo piano vicinissimo alle estreme lontananze non è una semplice degradazione
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michelangiolesca un ciborio in forma architettonica, quasi un piccolo tempio; ma ogni struttura architettonica, accanto alle poderose membrature dei grandi pilastri
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del fattore psicologico. Un esempio tipico: tanto San Carlo alle Quattro Fontane del Borromini quanto Sant’Andrea al Quirinale del Bernini hanno pianta
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possibile. Si ammira, infine, il prodigio dell’agire umano che non ha limiti alle proprie possibilità. Il rapporto che si stabilisce così tra tecnica e
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