L'ANNO 3000
SOGNO DI PAOLO MANTEGAZZA ALLA MIA MARIA RAGGIO DIVINO DI SOLE CHE ILLUMINA E RISCALDA L'ULTIMO CREPUSCOLO DELLA MIA SERA
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caratteri d'oro sul Palazzo della Scuola. Al Palazzo della Scuola si sale per una larga scalinata, alla cui sommità proprio nel mezzo si vede una statua
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è il Ginnasio, dedicato alla ginnastica. L'altro è la Scuola, dedicata all'istruzione. Sul vestibolo del Ginnasio sta scritto a caratteri d'oro: Siate
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mezz'ora era vestita e pronta alla gita combinata. Con una breve passeggiata salirono sopra un colle posto nella più amena e ridente posizione di
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convertirlo alla sua fede, si schermiva sempre con uno scherzo o con un sorriso, che non diceva nulla. Il Tempio della Speranza è immenso nelle
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Maria nel loro soggiorno in Andropoli vollero fare una visita anche alla città dei morti. È situata in una valle ridente distante tre chilometri da
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riscalda l'ambiente alla temperatura che si desidera, e premendo un terzo si illumina la navicella. Un semplice commutatore trasforma l'elettricità in
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assai nocivo alla salute e abbrevia la vita. Essi vanno tutti a letto molto per tempo e si alzano sempre col sole. Da parecchi secoli si ignorava affatto
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curiosa, dove come in un museo si conservano tutte le forme dei governi passati. È perciò che vien chiamata anche l'Isola degli esperimenti. Alla sera
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nulla, mi sento benissimo. Un giorno però alla domanda Paolo aggiunse anche le carezze e a tante forze alleate messe insieme, essa non seppe, essa non
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rappresentavano i consiglieri comunali e questi alla loro volta rappresentavano gli elettori amministrativi; ma i Consigli comunali subivano il controllo dei
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del loro continente; ma alla fine trionfarono coloro, che volevano Andropoli ai piedi dell'Imalaia. Quando Paolo e Maria vi andarono, quella città
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alpina, non già in pittura, ma colle piante vere mirabilmente imbalsamate, tu vedi un alberetto d'abeto messo più in su di un faggio, che alla sua
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artificiale e dall'applicazione della forza nervea alla meccanica; forse la più grande delle umane scoperte e che si deve al grande inglese Macstrong