L'ALTARE DEL PASSATO
, s'arrestava ansimando, impallidiva, lodava il cielo, il mare, una cosa qualunque. Dieci volte al giorno, nelle ore di quieta intimità, sulle sedie a sdraio
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richiamo? Ho vicino un uomo, un prete, no: una donna; nè una donna, nè un uomo: una cosa che ricorda Don Chisciotte, Dante, Fra Gerolamo Savonarola
L'ALTARE DEL PASSATO
. Ho una cosa solenne da dirvi. Quale voce! Le parole scherzose escono senza tono, come se la gola sia strozzata da una mano invisibile. Salgo
L'ALTARE DEL PASSATO
cosa. L'anima ... - Non credo nell'anima, voi sapete! - Non è vero. Voi credete, perchè soffrite di non credere. Come non credere nell'unica cosa certa
L'ALTARE DEL PASSATO
inconciliabili col solino, la cravatta volubile, ribelle come una cosa viva, le bretelle mai allentate o raccorciate abbastanza, la giubba che si
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dica, come mai s'è fatto desiderare due anni. Che cosa temeva? La voce era brutta come una brutta voce maschile, con un che di pretesco, ereditato certo
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passanti. A mezzodì preciso scoccava la campana per la colazione. Allora si lasciava ogni cosa , ci si lavava, ci si ricomponeva per tavola una maschera di
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architettonico della proporzione e della linea; una cosa alta forse tre volte la gran piramide, una cosa che non può essere opera d'uomo. Non è opera d'uomo
L'ALTARE DEL PASSATO
, qualche cosa viva e vera da raccontare. Via via che scendo verso il presente tutto si confonde, si illividisce, s'abbuia: la mia memoria, per una strana
L'ALTARE DEL PASSATO
quella cara cosa famigliare, canta con una voce così giovane ed armoniosa che sembra non appartenerle, sembra giungere da un'altra stanza: La bela madamin
L'ALTARE DEL PASSATO
Duchessa si è accorta di qualche cosa? - Avanti! - Ci avete promesso ... - Io non ho promesso nulla. Siete voi che non mi lasciate parlare. Oggi sono
L'ALTARE DEL PASSATO
... - Premettere che cosa? Claudio trovò una frase qualunque: - Premettere che scenderò a Sesto soltanto per lei. La signora s'allontanò con un sorriso triste, e
L'ALTARE DEL PASSATO
colpo leggiero, ma secco, quasi propagasse al legno la malignità delle sue nocche ossute. Ma la cosa terribile in quella virago era la bocca. Ancor oggi
Accademia della crusca
