Iris
(Osaka, il grande amatore di tutte le voluttà, vi si inebria – e Kyoto se ne compiace).
Iris
in un attimo vi sale)
Iris
occhi di Iris si arrestano su di una piccola tavola dove tutto vi è pronto per dipingere, essa vi si accosta e, tentata ora dal mistero dei colori
Iris
palpitano a pieni cuori a quell’armonia e vi vivono ora!
Iris
divide dalla piccola casa di Iris mormora la sua cadenza senza scopo, mesta o gaia secondo che la luce, che scende e vi pènetra, effonde nelle sue
Iris
desiderî di fanciulle, di mostri rimorsi d’uomini, – o bei colori, la capricciosa fanciulla vi spreme in gocce incoscienti, ma pure voi anche in quel
Iris
’orrore di quel silenzio!… E il vecchio si agita e cammina! Vuole entrare nella sua casa e se ne allontana! – Urta nella siepe di biancospine, vi si
Iris
– quella della gloria, quella del piacere, quella del denaro. – La più appariscente delle Case Verdi è ora la tua abitazione: – tu vi riposi sul rialzo
Iris
posato presso alla profumiera attira i suoi sguardi – e appena finisce il suono, essa curiosamente vi si accosta e ne tenta le corde imitando
Iris
(Mentre – così – Kyoto dietro una cortina frammezzo a due stuoie spia se giù per la gran via del Yoshiwara vi è gran concorso di gente, le scaltre ed
Iris
(Kyoto fa preparare il Teatro dei Pupi. – Vi si mettono avanti, accosciati a terra, i suonatori; dietro ai paraventi tre guèchas attendono il loro