Iris
(allora Iris rimane tutta vergognosa d’aver riso e arrossisce tutta)
Iris
eccone un’altra del triste verde di alga marina tutta a fiori di paulonia!,
Iris
Ancora i suoi primi raggi tremuli sussurrano lontanissimi l’annunzio della sua discesa benefica al mondo; – e l’aria già tutta intorno vibra armonie
Iris
Iris non sente più le sue torture; – già vive, la fanciulla, di una vita tutta luce; – e al Grande amico che la guarda essa eleva la sua anima:
Iris
monotona in quell’aria già tutta piena di giorno e di vita.
Iris
! di falchi! Montagne! Laghi! Pesci! Gatti in furore! Una tutta a bimbi! Una tutta a donne nude tra farfalle, fiori e arabeschi vertiginosi! mentre, da
Iris
riso di contentezza e di ansia felice che le illumina il viso, gridando con tutta la sua voce, la sua anima:
Iris
turno, quello della danza – e, dietro il Teatro, Kyoto toglie fuori da una cassetta i pupi: Dhia (una pupa tutta bianca); Jor (un pupo fantastico tutto