Iris
Io dico la Tua Grandezza! –
Iris
la Tua Grandezza io la sento!;
Iris
Candide paone d’avorio sostengono la tua testa.
Iris
Tu mi hai tolto la vista, ma io vedo la Tua Grandezza, o Divinità!;
Iris
Tremulo vecchio, lasciati condurre dalla tua Iris! – Essa ti guida amorosa alla carezza vivificatrice del Sole. Il Sole ha ne’ raggi caldi il vigore
Iris
O Morte, Signora Misteriosa, quanto sei grande nella tua pietà, Tu che tanti mari e cieli eterni poni fra gli umani e i loro dolori!
Iris
Qui, nella dolcissima ora del drago, non verrà il Sole a dissipare i piccoli sogni paurosi della tua infantile fantasia!; – qui, nella misteriosa ora
Iris
Dov’è ora l’umile casetta tua così modesta e semplice colle sue stuoie colorate e i battenti di quercia, o piccola Iris? – la bianca siepe di
Iris
dov’è la pace dei campi intorno e il silenzio ristoratore come il riposo della tua vallea entro all’ampia circolare distesa di monti e, in alto, la
Iris
, azzurrognolo con awabis sguscianti fra alghe e diafano a fior dell’onde, finalmente si fa azzurro cupo verso l’alto della tua testa, ad imitare il
Iris
– quella della gloria, quella del piacere, quella del denaro. – La più appariscente delle Case Verdi è ora la tua abitazione: – tu vi riposi sul rialzo