Iris
Tu sei Grande e Buono!
Iris
(Osaka, il grande amatore di tutte le voluttà, vi si inebria – e Kyoto se ne compiace).
Iris
Dal labbro di Iris esce allora contro il mondo, il destino o la divinità la grande rampogna di una domanda: – Perché?…
Iris
O Morte, Signora Misteriosa, quanto sei grande nella tua pietà, Tu che tanti mari e cieli eterni poni fra gli umani e i loro dolori!
Iris
Iris non sente più le sue torture; – già vive, la fanciulla, di una vita tutta luce; – e al Grande amico che la guarda essa eleva la sua anima:
Iris
vivacemente con sé il taïkomati, esclama con grande entusiasmo:
Iris
Sul dilicato corpo, capolavoro distrutto, giù nell’abisso ove in fogna si sfoga la grande città, incombono solo le tre sinistre notti, la notte senza