Iris
Oh, suprema e profonda la pietà che a noi ne viene da un dolore vero che sgorga da un’anima umana!
Iris
Così la avidità umana offende e martira l’agonia della fanciulla, e il senso del dolore – fierissimo e acuto – delle piccole membra dislocate e
Iris
E in quell’aere freddo e muto, che la primissima alba ingrigia debolmente, in quei supremi delirii del dolore fisico e della disperazione del
Iris
Vampiro, la Morte, la fine certa d’ogni cosa, d’ogni pensiero, d’ogni dolore!