Iris
La Luce è l’idioma degli eterni.
Iris
E Kyoto sogghigna, sporgendosi sul parapetto della sua verandah, bonariamente ammiccando degli occhi scaltri all’amico suo e suo padrone, il pubblico!
Iris
Così Iris risvegliata invano cerca l’amicizia dei piccoli giocattoli e degli inutili ninnoli così cari e prediletti nella esistenza di una fanciulla
Iris
Tu mi hai tolto la vista, ma mi hai dato quella degli occhi di Iris; mi hai dato un Genio buono e gentile;
Iris
La Luce è l’idioma degli eterni. E Iris, già eterna, sente la sua anima divenire fulgida come un raggio, alla voce ben nota del suo Sole che la
Iris
laggiù, là, nell’estremo fondo, il Fousiyama, alto come la brama degli umani anelanti alla gran pace del silenzio!