Iris
Così Iris risvegliata invano cerca l’amicizia dei piccoli giocattoli e degli inutili ninnoli così cari e prediletti nella esistenza di una fanciulla
Iris
Così – nella morte – la gentile suicida ancor sorride.
Iris
Così sempre, chiamandola, il Sole la risveglia alla mattina.
Iris
(le mousmé seggono davanti al Teatro, formando così circolo, durante i preparativi).
Iris
(e Iris, fattasi un gran coraggio, così parla e risponde al giovane:)
Iris
(Kyoto fa cenno di introdurre in scena Dhia e dar principio così alla rappresentazione:)
Iris
(ora è Osaka che ride – e ride così clamorosamente, che Iris si ritrae davvero impaurita)
Iris
(Così lo rinvengono alcuni merciaioli ambulanti che passano per andare alla città, e lo rialzano compassionati).
Iris
E le voci misteriose, così come hanno favellato alla fantasia della morente fanciulla, si estinguono bizzarramente.
Iris
Così qui muore la vergine, il picciol corpo abbandonato all’abbraccio della bomhêria velenosa e della scirpa pungente.
Iris
In gruppo, le kamouro e le guèchas si ritirano nell’angolo più oscuro e abbandonano sola Iris così alle fiamme di tutti quegli sguardi umani!
Iris
Così, Iris, il furbo Kyoto con un pupo di legno può fare di te quello che vuole, mentre il giovane Osaka ti ha tentato invano colle vesti, coi tesori
Iris
Ma la mousmé dalla verandah di Kyoto arresta quel moto, quel linguaggio, quella agitazione, quell’incertezza nei desiderii, così essa rispecchia
Iris
(I due uomini si soffermano sul limitare e guardano la fanciulla seduta ancora avanti al tavolino dei colori. Anche così raggomitolata sulla piccola
Iris
In verità rassembrano fantastiche creazioni, così la penombra caliginosa li trasfigura! No; non sono gli enti permalosi e ad ora bonaccioni delle tue
Iris
(Un norimon si fa largo nella folla; è quello di Osaka, che sporge fuori curiosamente la testa. Ed egli rivede così la fanciulla e il suo errore
Iris
Dov’è ora l’umile casetta tua così modesta e semplice colle sue stuoie colorate e i battenti di quercia, o piccola Iris? – la bianca siepe di
Iris
Un dolcissimo suono di sàmisen, più sospiro che suono, piuttosto bacio che armonia, così è dolce e mite, bisbiglia querulo poco lontano. Iris ascolta
Iris
(Mentre – così – Kyoto dietro una cortina frammezzo a due stuoie spia se giù per la gran via del Yoshiwara vi è gran concorso di gente, le scaltre ed
Iris
E infatti – (e ciò riempie di estremo stupore quel pubblico di mousmé) – il pupo Jor riesce ad avvinghiare il pupo Dhia e, così abbracciato, portarlo
Iris
Così la avidità umana offende e martira l’agonia della fanciulla, e il senso del dolore – fierissimo e acuto – delle piccole membra dislocate e