Iris
Sorpreso e atterrito dalla improvvisa apparizione del Cieco, il taïkomati si dà a strillare:
Iris
Il Cieco, inconscio d’ogni cosa, invano trattenuto da alcuni, continua inferocito in quella rabbia di scagliare fango e ingiurie.
Iris
Il Cieco crolla sdegnosamente il capo; il dramma non inganna la sua esperienza, ma l’armonia suo malgrado lo vince benché egli non lo voglia… non lo
Iris
Oh, come risuona triste la voce del Cieco che parla discutendo e sbugiardando il dramma falso di Jor e Dhia rivolgendosi alla fanciulla mentre si
Iris
Mentre tu accorri al tuo vecchio e cieco padre dietro il gruppo dei pallidi e sottili bambou, due mostri, più maligni di quelli del tuo sogno, hanno
Iris
nel momento in cui Jor, il figlio del Sole, apparirà alla infelice Dhia, essa sarà già fuori dalla siepe, lontana dal cieco padre.
Iris
, sulla soglia della piccola casetta di Iris, con tanta abilità da non risvegliare il sensibilissimo udito del Cieco, e raggiunge correndo la comitiva che
Iris
impersona in quella – mousmé uguale ai Re davanti al Sole – è Iris, la figlia del cieco, quella che accorre sul limitare della sua casetta).
Iris
gorgheggio delle voci giovanili delle mousmé col biascicar del rosario che fa il cieco e colle parole che la piccola Iris sussurra ai suoi fiori!
Iris
Sono voci che rassembrano quelle dei tre personaggi della sua breve esistenza, il Giovane delle voluttà, il Taïkomati, il Padre cieco, ma, in quella
Iris
Il Cieco tocca e ritocca, uscendo in gridi soffocati, il foglio ed il denaro – e i larghi occhi bianchi, senza luce e vita, che egli ruota intorno
Iris
E il Cieco, giunto sotto alla verandah, si abbassa a terra e, raccolto del fango a piene mani, lo gitta alto verso dove gli viene la voce di sua