Iris
Presso al tuo letto, come spettri, stanno ancora le guèchas, ancora dentro a le loro orribili maschere. La guècha della commedia accosciata sussurra
Iris
Ancora i suoi primi raggi tremuli sussurrano lontanissimi l’annunzio della sua discesa benefica al mondo; – e l’aria già tutta intorno vibra armonie
Iris
Ed è in quella trionfante visione che gli occhi della mousmé si chiudono, onde sul suo pallido viso è ancora la calma della tenera giovinezza
Iris
(I due uomini si soffermano sul limitare e guardano la fanciulla seduta ancora avanti al tavolino dei colori. Anche così raggomitolata sulla piccola
Iris
Il villaggio, dietro quella grigia macchia di alti, pallidi bambou, eleva ancora indecisi nella penombra i suoi bizzarri tetti; e il ruscello che lo
Iris
, come curiosi bimbi, levano i visi dalle chiomate corolle e guardano ad oriente. – La casetta di Iris è ancora chiusa dentro alle sue stuoie colorate e
Iris
vive nella picciola mente, sanguinano ancora i pensieri e le rimembranze! Tortura di anima e di corpo! –