Iris
(Gli altri errano, un dietro l’altro, indagando i guizzi delle lanternuzze entro ai cespi delle erbe grasse e ortiche e cardi selvaggi, insensibili
Iris
sorriso e l’altro, colla sua faccia strana e buffona, comunichi una allegrezza bonaria, quella che tanto sa ingannare i fanciulli e gli esseri miti.
Iris
(E la veste è strappata, e con gran violenza, uno respingendo l’altro, odiandosi, in quella rapina, senza parole, affannati, i cenciaioli si
Iris
donna che attinge acqua; un altro una donna ignuda avvolta in un bôshi col quale cerca coprirsi senza riuscirvi, ed è una meraviglia di Yeishi; poi gli
Iris
figlia – e s’abbassa!, e grida!, e impreca!, raccoglie, gitta fango!, ne raccoglie dell’altro e continua in quella violenza di gesti, imprecazioni a