In Toscana e in Sicilia
dell'arcangelo Gabriello, come è dipinto in chiesa. La mi' pòra mamma, che era tanto di cuore, li accolse. a braccia aperte; prima parlarono di cose
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bella e buona! O che voleva morir lì, in mezzo a quei villani, e sposare un contadino con le bullette nelle scarpe; lei che forse era figlia di qualche
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collo, tu godresti un pochino e intanto ti potresti comprare il vestito di seta e l'anello per lo sposalizio sul ponte Vecchio. Lì tu avrai da
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trovarsi lì fra quella gente col suo goffo e brutto vestituccio di bordatino e si guardava mortificata i piedi calzati di enormi scarpe di vacchetta. Chi
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pittori erano tanto stravaganti; chi sa che a quello lì non gli saltasse il ticchio di sposarsela quella ragazza se gli piaceva, e pareva che gli
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rimediarci? O prima o poi doveva pur ritornare a casa. Tutti brontolavano e Cencio pareva lì lì per mandare ogni cosa all'aria. A Pasqua ci si arrivava presto
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vederle lì a quell'ora. La notte era bella, limpida, stellata e chiara, benché non ci fosse la luna, e ci si vedeva benissimo fino ad una certa
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poteva per amore. Finalmente, era la madre della sua bambina ed aveva l'obbligo di seguirlo: era così giovane, così semplice, che tolta di lì si
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? Per quaranta tarì! Massaru Turi non voleva passar per stupido: i quaranta tarì gli toccavano e li voleva e se non glieli davano, lui mandava a monte
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figliuoli e, nel mentre li minacciavano dicendo; "Ecco l'Annaccia,, una vampa saliva loro al viso e si guardavano attorno con un certo batticuore, per
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via al lavoro. Passò quel giorno e il giorno dopo e l'ammalata peggiorava: la febbre era sempre più gagliarda e a momenti le dava anche il delirio: lì
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