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In Toscana e in Sicilia

245727
Giselda Fojanesi Rapisardi 18 occorrenze
  • 1914
  • Cav. Niccolò Giannotta, Editore
  • Catania
  • Verismo
  • UNICT
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In Toscana e in Sicilia

Nel restituire le prove di stampa dei Racconti, alcuni dei quali vengono ora ripubblicati in questo volume, il compianto e geniale critico letterario

In Toscana e in Sicilia

- Guarda l'Assuntina come si spiccia, come fa trillare il fuso! Già, chi fa per sè, fa per tre, dice il proverbio. E.... a quando le nozze? - domandò

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, che radunava i polli, si fece animo e le disse: - Sposa, avreste per carità un cantuccio nella stalla per farci passar la notte a questa disgraziata? La

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passandoselo da una mano all'altra, principiò a parlare: - Ero venuto per dirle che alla mia donna le è morta quella creaturina che teneva al petto

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attraenti. O che aveva da meno delle altre? Un giorno venne dalla Virginia, e, incontratala nell'aia, le disse tutta contenta: - Sai? Lunedì parto col

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trenta scudi che le toccavano come trovatella, le avrebbero data una buona dote, il vezzo di corallo, quello di perle, i cerchioni d'oro, senza

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L'impressione, che la gentile e bella città produsse sulla Virginia, fu straordinaria, indescrivibile. Le prime volte che uscì di casa, rimaneva così

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piacesse da vero. Ora egli non si muoveva quasi più di casa, il giorno; e la sera, se volevano uscire, le accompagnava. La domenica le aveva condotte

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ribrezzo. - Oh! chi non muor si rivede, le disse questi serio serio. L'hai fatta lunga la permanenza, ma pare che l'aria di lassù non ti si

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Le avevano detto e ripetuto tante volte, da che era nata, che aveva portato disgrazia, che avrebbe fatto meglio a morire appena venuta al mondo

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Pochi giorni dopo, l'ebbe davvero le notizie, da Cencio, mentre vangava. - Ma dunque, eh? L'avete avuta la brutta nuova? Bista alzò il capo, col

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idealità, e come una specie di misticismo, non aveva saputo abbracciare interamente le nuove idee, le nuove teorie sul libero amore, sull'abolizione della

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, quando le andò a misurare il vestito di seta per lo sposalizio, la trovò nel cortile che riempiva i materassi, cogli occhi gonfi, gonfi che appena la

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di contadini, come il segnale di all'erta, a cui seguiva un rapido movimento per le aie: tutte le donne uscivano spaurite, davano un'occhiata in giro

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, quando lui fosse tornato dalla Maremma (se non ci lasciava le ossa), dove andava ogni anno a svernare. Prima bensì avevano stabilito di andare

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allegra il ciel l'aiuta,, pensava lui e, con la Gegia, le cose sarebbero andate bene; e allora c' era andato a veglia. In paese invece dicevano che si

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di cortesia, mostrandomi le fila dei suoi denti sani e bianchissimi. La prima volta che la vidi, con un bambino in collo, bella, bruna, con quegli

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cacciava di tanto in tanto le mani fra i capelli. - Un'altra comare, imaginando che non potessi saper la cosa, soggiunse: - Aveva la nervosa; una che ha la

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