In Toscana e in Sicilia
IN TOSCANA E IN SICILIA
In Toscana e in Sicilia
"Semprevivi,, BIBLIOTECA POPOLARE CONTEMPORANEA GISELDA FOJANESI RAPISARDI IN TOSCANA E IN SICILIA NOVELLE CAMPAGNUOLE CATANIA CAV. NICCOLÒ GlANNOTTA
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Biblioteca Popolare Contemporanea Giselda Fojanesi Rapisardi In Toscana e in Sicilia NOVELLE CAMPAGNUOLE CATANIA CAV. NICCOLÒ GIANNOTTA, Editore
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Nel restituire le prove di stampa dei Racconti, alcuni dei quali vengono ora ripubblicati in questo volume, il compianto e geniale critico letterario
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stata d'accordo, e sapete se la mi' mamma è stucca!..... esclamò Bista, il futuro marito dell'Assuntina. Questi discorsi si facevano, in una sera
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donna rimase un po' perplessa, ritta in mezzo ai polli, con le cocche del grembiule in mano, dove aveva il mangime. - Il mi' omo non c'è; se volete
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Quando alla massaia Santa ebbero portata via la sua creatura, morta di difterite in ventiquattr'ore, fu una vera tragedia; non c'era verso di
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bella e buona! O che voleva morir lì, in mezzo a quei villani, e sposare un contadino con le bullette nelle scarpe; lei che forse era figlia di qualche
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di tutto aveva sputato un polmone a persuadere la vecchia madre del giovanotto, che, testarda e scrupolosa com'era, abbadava a dire: - Non voglio in
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, come se tutto quello che vedevano fosse roba sua, la condusse in piazza del Duomo, la Virginia si fece pallida pallida, fermandosi, ed esclamò: - O
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, prima al caffè, poi al teatro senza vergognarsi di come era vestita la Virginia, benchè l'avessero aggeggiata alla meglio, accomodandole in testa un velo
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, lasciatela in pace: del resto li ha a portar lei ed ha fatto bene a contentarsi. Bisognava non aver occhi per non accorgersi che più tempo passava e più
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più gravi: faceva lei quello che gli altri non volevano fare, come per scontare in qualche modo quel suo gran peccato di origine, che sentiva gravarsi
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! Era tanto allegra. - Morta, morta..... o voi che l'avete veduta? - aggiunse lui lasciando cadere la vanga. - No, io non l'ho vista; ma in paese se ne
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Quando Cencio tornò in paese, passando davanti alla casa della Gegia, ebbe come uno stordimento. Sognava o era desto? Dinanzi all'uscio della misera
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Roberto Catalani non poteva darsene pace! Era lei, proprio lei che ricusava recisamente di sposarlo! Chi gliel'aveva cambiata in così poco tempo? Che
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massaru Turi. - La ragazza non potè rispondere subito; poi, con un sorriso, che parve piuttosto una boccaccia e che mise in mostra i suoi denti grandi e
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- Passa l'Annaccia! passa l'Annaccia! Era il grido pauroso che si sentiva di quando in quando a traverso la campagna, ripetuto da una casa all'altra
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allegra il ciel l'aiuta,, pensava lui e, con la Gegia, le cose sarebbero andate bene; e allora c' era andato a veglia. In paese invece dicevano che si
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di cortesia, mostrandomi le fila dei suoi denti sani e bianchissimi. La prima volta che la vidi, con un bambino in collo, bella, bruna, con quegli
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cacciava di tanto in tanto le mani fra i capelli. - Un'altra comare, imaginando che non potessi saper la cosa, soggiunse: - Aveva la nervosa; una che ha la
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