In Toscana e in Sicilia
meglio senza patir troppo, e senza debiti. Un giorno, avevo allora dodici anni, ci capitò in casa un vecchio amico del mi' pòro babbo, un beli' uomo
Pagina 105
In Toscana e in Sicilia
contadini. Bista camminò tutto il giorno, fermandosi raramente per ripigliar fiato e mangiare un boccon di pane, posando pian piano il suo fardello
Pagina 13
In Toscana e in Sicilia
, se non fossero stati i vestiti goffi e rozzi, si sarebbe detto che anche lei fosse una signorina, tanto pareva là nella sua cornice. Un giorno, le
Pagina 137
In Toscana e in Sicilia
attraenti. O che aveva da meno delle altre? Un giorno venne dalla Virginia, e, incontratala nell'aia, le disse tutta contenta: - Sai? Lunedì parto col
Pagina 142
In Toscana e in Sicilia
tanto dissero e tanto fecero che la piegarono a dir di sì, e il toccamano fu fissato, come si usa in Val di Chiana. In quel giorno Cesare del Bizza
Pagina 144
In Toscana e in Sicilia
. Si chiamano modelle; non ti voglio dir altro.... La Virginia, meravigliata, restava a bocca aperta. Era mai possibile? Il giorno dopo, nell'uscir di
Pagina 151
In Toscana e in Sicilia
Ogni giorno i due giovani si vedevano come se si incontrassero per caso, ora restando sull'uscio delle camere a chiacchierare, dimentichi del tempo
Pagina 158
In Toscana e in Sicilia
: non diceva di no, ma non se ne occupava: facessero quello che volevano, si rimetteva a loro, per lei era indifferente. Arrivato il giorno, il giovedì
Pagina 162
In Toscana e in Sicilia
giorno la Gigia si buttava giù e faceva un sonnellino, nessuno le diceva nulla, ma guai se lo avesse fatto lei! Le sarebbero piovuti addosso improperi
Pagina 173
In Toscana e in Sicilia
da fare. La gna Nunzia stette muta, scuotendo la testa e guardando sott'occhio suo figlio, che dopo un pezzetto mi disse d'aspettare qualche giorno, e
Pagina 47
In Toscana e in Sicilia
galeotto - parlerai quando la pera sarà matura. - Eh! sta bene. Da qualche giorno l'Anna era diventata più affabile, più garbata; si vestiva e si
Pagina 63
In Toscana e in Sicilia
; ma a loro importava poco, e i castagneti del Casentino risuonavano continuamente delle risate e dei canti della Gegia. Tutto il giorno lavoravano
Pagina 8
In Toscana e in Sicilia
giorno vi scoprivo qualche cosa che mi faceva pensare: era un miscuglio strano di buono e di cattivo, di ingenuità e di furberia, di brutalità e di
Pagina 89
In Toscana e in Sicilia
Il giorno dopo, aprendo la finestra della camera a pianterreno, m'accorsi di un insolito viavai, di un parlar concitato di molte donne, che parevano
Pagina 96
Accademia della crusca
