In Toscana e in Sicilia
del ben di Dio, non s'era maritata, e tutti ne facevano le meraviglie: era bella ancora, col suo personale svelto, alta, con le spalle larghe e la vita
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della Gegia, che era prima di entrare in paese, e a quella povera vecchia della su' mamma le cascarono le braccia e le si mozzò il fiato, nel vedersi
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Quando alla massaia Santa ebbero portata via la sua creatura, morta di difterite in ventiquattr'ore, fu una vera tragedia; non c'era verso di
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non era fatta per stare al servizio, era troppo giovine, troppo gracile; e poi i suoi non avrebbero voluto di certo. - Quella era una sciocchezza
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Tonio e la Santa intanto principiavano a pensare alla dote e al corredo per la Virginia, perchè ormai, se capitava una buona occasione, era tempo di
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vetrine!.... L'Assuntina l'aveva messa a dormire in una bella camera, che per l'appunto le era rimasta sfittata in quei giorni. C'era un lettino col
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, prima al caffè, poi al teatro senza vergognarsi di come era vestita la Virginia, benchè l'avessero aggeggiata alla meglio, accomodandole in testa un velo
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mormorio: il vestito non le sarebbe durato niente: molta apparenza e poca sostanza; l'anello poi era bruttissimo, semplice semplice, senza neppure una
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Le avevano detto e ripetuto tante volte, da che era nata, che aveva portato disgrazia, che avrebbe fatto meglio a morire appena venuta al mondo
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! Era tanto allegra. - Morta, morta..... o voi che l'avete veduta? - aggiunse lui lasciando cadere la vanga. - No, io non l'ho vista; ma in paese se ne
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Quando Cencio tornò in paese, passando davanti alla casa della Gegia, ebbe come uno stordimento. Sognava o era desto? Dinanzi all'uscio della misera
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Roberto Catalani non poteva darsene pace! Era lei, proprio lei che ricusava recisamente di sposarlo! Chi gliel'aveva cambiata in così poco tempo? Che
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La Pudda stava per maritarsi: sicuro e non con massaru Turi, dopo sette anni che se ne parlava. E sapete perchè il matrimonio era andato all'aria
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- Passa l'Annaccia! passa l'Annaccia! Era il grido pauroso che si sentiva di quando in quando a traverso la campagna, ripetuto da una casa all'altra
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, ed era un piacere a sentir quella sua voce fresca e sonora:
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' sciupacchiata, la Gegia non era brutta; aveva un bel personale diritto e forte, dei bei capelli cresputi, degli occhi grandi e nerissimi, dei denti bianchi e
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avvicinai e le domandai se quello era il suo fratellino. Mi rispose sorridendo e facendosi rossa, che era suo figlio. Ne fui meravigliata, perchè m'aveva
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nervosa non sa quel che si faccia. Compar Alfio, suo marito, era andato verso la mezzanotte dal suocero per chiamare aiuto. Si sentiva perfinò dalla
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