In Toscana e in Sicilia
Nel restituire le prove di stampa dei Racconti, alcuni dei quali vengono ora ripubblicati in questo volume, il compianto e geniale critico letterario
In Toscana e in Sicilia
PROPRIETÀ LETTERARIA Catania - Offic. tipografica Giannotta nel R. Ospizio di Beneficenza
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figliuole ed i rispettivi vegliarini di alcune di queste. Le donne sedevano sulle panche poste sotto il lume a mano, attaccato alla trave di mezzo, come
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La strada fu molto più triste e silenziosa di come l'avevano rifatta poco prima, benchè dai campi popolati arrivassero spesso gli allegri canti dei
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Quando alla massaia Santa ebbero portata via la sua creatura, morta di difterite in ventiquattr'ore, fu una vera tragedia; non c'era verso di
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L'Assuntina, figlia di altri contadini del vicinato, restava a bocca aperta a sentire i racconti della Virginia ed invidiava l'amica, che andava dai
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Tonio e la Santa intanto principiavano a pensare alla dote e al corredo per la Virginia, perchè ormai, se capitava una buona occasione, era tempo di
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L'impressione, che la gentile e bella città produsse sulla Virginia, fu straordinaria, indescrivibile. Le prime volte che uscì di casa, rimaneva così
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pittori erano tanto stravaganti; chi sa che a quello lì non gli saltasse il ticchio di sposarsela quella ragazza se gli piaceva, e pareva che gli
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Per tutta la strada la Virginia non aprì bocca. Tonio la guardava dí sottecche, confuso di averle dato quel gran dispiacere, ma come poteva
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chiamavano di continuo, un impiccio per tutti. E questa idea erasi così profondamente radicata nella sua povera coscienza umile, talmente assimilata al suo
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piede sulla vanga, cercando di asciugarsi con una manica della camicia il sudore che gli gocciolava dalla fronte. - È morta? balbettò. - Povera ragazza
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L'Annaccia . . . . . . . . . ˮ 61 Povera Sara . . . . . . . . . ˮ 87 A veglia . . . . . . . . . . ˮ 103 La citta di nessuno . . . . . . ˮ 135 Predestinata
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casuccia, la ragazza stava seduta al sole, bianca bianca; e la su' mamma, ritta di dietro, cercava di strecciarle i capelli tutti arruffati come una
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Roberto Catalani non poteva darsene pace! Era lei, proprio lei che ricusava recisamente di sposarlo! Chi gliel'aveva cambiata in così poco tempo? Che
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ogni cosa, benchè fossero tanti anni che la Pudda gli andava per la casa e che aiutava a fare il pane e a lavare, la gna' Nunzia con la speranza di
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- Passa l'Annaccia! passa l'Annaccia! Era il grido pauroso che si sentiva di quando in quando a traverso la campagna, ripetuto da una casa all'altra
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, quando lui fosse tornato dalla Maremma (se non ci lasciava le ossa), dove andava ogni anno a svernare. Prima bensì avevano stabilito di andare
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E Bista, un bel pezzo di diavolo, gongolava con gli occhi lustri ridendo sotto i baffi. Nonostante i segni del vaiolo, che la avevano un po
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La vedevo ogni mattina, alla cantonata dello stretto vico, dov'era la sua povera casuccia, e mi salutava con un voscienza benedica, pieno di grazia e
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Il giorno dopo, aprendo la finestra della camera a pianterreno, m'accorsi di un insolito viavai, di un parlar concitato di molte donne, che parevano
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