In Toscana e in Sicilia
darle, brava e gentile signora, un consiglio. Ci doni altri bozzetti campestri, altri semplici drammi rusticani. "Questa è la sua nota più
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la zia Nena. - A carnevale, se Dio vole - rispose la Caròla, mamma dell'Assuntina - la roba è quasi tutta punta, e nessuno ci ha messo le mani
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di certo. Venite con me! E presa una bracciata di paglia, l'accomodò nel forno. - Mettetela qui, che ci starà meglio che nella stalla e se avete
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peccato farglielo perdere, mentre che se avesse un altro allievo forse si darebbe pace. Dunque io avrei pensato di recarmi a Siena, tanto ci devo
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procaccia; me ne vado a Firenze al servizio: perchè non ci vieni anche tu? La Virginia rimase interdetta. - Non ci aveva mai pensato..... no, no.... lei
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accasarla. Lei però non ne voleva sentir parlare e al vecchio Cesare Del Bizza, ci volle del buono e del bello per condurre il pateracchio fra la
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cornici dorate, appesi ai muri. - Qui tu ci starai come una papessa, le aveva detto l'amica, e se la notte tu senti del rumore, non aver paura. Da questa
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sommissione del consueto. Alla fine, un bel giorno, invece del procaccia, si vide comparir Tonio in casa dell'Assunta, e non ci fu verso, bisognò
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rimediarci? O prima o poi doveva pur ritornare a casa. Tutti brontolavano e Cencio pareva lì lì per mandare ogni cosa all'aria. A Pasqua ci si arrivava presto
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buona maniera; mostrando di volerle parlare di nascosto. - Senti, Betta, vien qua, sta' attenta che la mamma non ci vegga insieme.... - E la Betta
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incappellato una bella febbre a star qui tutta la notte: ci avete guadagnato questo; e se non andate all'ospedale a Grosseto a farvi curar subito
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diceva, stasera poi s'è decisa... Per me, non ci metto nè sale nè pepe: guà, chi si contenta gode... Roberto era rimasto sbalordito: questa poi non se
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bianchi come semi di zucca, disse: - Che volete donna Miciuzza mia, ogni tanto ci penso e non mi par possibile che la sia finita così; ma che avreste
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scendevano giù fino all'orlo del vestito e nelle quali nascondeva tutto ciò che poteva agguantare nelle sue gite devastatrici: le ci entrava perfino un
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, quando lui fosse tornato dalla Maremma (se non ci lasciava le ossa), dove andava ogni anno a svernare. Prima bensì avevano stabilito di andare
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qua chi di là, sui pancacci per dormir qualche e ora. Bista distendeva il suo pastrano e tutti e due ci si mettevano sopra e dormivano accanto, separati
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Catania. Mi fece poi un mondo di domande sul mio paese, volle sapere se ci si trovasse questa cosa, se quella si facesse nello stesso modo che da loro
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figlia; le due donne l'avevano trovata ancora calda, benchè non desse segno di vita. La nervosa è così, che ci lascia per morti. Alcune altre delle vicine
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