In Toscana e in Sicilia
Libraio della Real Casa 1914
In Toscana e in Sicilia
, Editore Libraio della Real Casa 1914
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meglio senza patir troppo, e senza debiti. Un giorno, avevo allora dodici anni, ci capitò in casa un vecchio amico del mi' pòro babbo, un beli' uomo
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, fiancheggiati di olmi, non finissero mai, e come invidiava le allegre brigate di svinatori che incontrava! Finalmente, quando Dio volle, arrivarono a casa
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fortuna, era in casa e Tonio potè vederlo e parlargli subito. Introdotto nello studio elegante da gran signore, il capoccia, sbertucciando il cappello e
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casa per nuora la citta di nessuno, alludendo all'esser la Virginia degli Innocenti. Ma quando seppe che il capoccia Tonio e la massaia Santa, oltre ai
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L'impressione, che la gentile e bella città produsse sulla Virginia, fu straordinaria, indescrivibile. Le prime volte che uscì di casa, rimaneva così
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piacesse da vero. Ora egli non si muoveva quasi più di casa, il giorno; e la sera, se volevano uscire, le accompagnava. La domenica le aveva condotte
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rimediarci? O prima o poi doveva pur ritornare a casa. Tutti brontolavano e Cencio pareva lì lì per mandare ogni cosa all'aria. A Pasqua ci si arrivava presto
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le altre donne di casa, la madrigna e le sorellastre, gittavan via, vesti ora troppo larghe e lunghe, nelle quali la sua misera ed esile personcina si
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Quando Cencio tornò in paese, passando davanti alla casa della Gegia, ebbe come uno stordimento. Sognava o era desto? Dinanzi all'uscio della misera
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teste fasciate delle monache, laggiù, di S. Chiara. Me n'ero accorto che quel figuro gironzolava da un pezzo intorno casa, come un uccellaccio di
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ogni cosa, benchè fossero tanti anni che la Pudda gli andava per la casa e che aiutava a fare il pane e a lavare, la gna' Nunzia con la speranza di
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- Passa l'Annaccia! passa l'Annaccia! Era il grido pauroso che si sentiva di quando in quando a traverso la campagna, ripetuto da una casa all'altra
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insieme nel Casentino, per un po' di giorni, a raccattar castagne, poi lei sarebbe tornata indietro a casa e lui, Bista, avrebbe seguitato per la Maremma
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finì di cattivarsi l'animo mio. Tornai a casa, impressionata da quei discorsi; intravidi una sequela di dolori, di pene infinite in quella povera vita
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nè in letto, nè in casa. - Tutto un mucchio di storie da perderci la testa! - Per altro, quando erano andati a toccar l'inferma nel suo letto
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