In Toscana e in Sicilia
meglio senza patir troppo, e senza debiti. Un giorno, avevo allora dodici anni, ci capitò in casa un vecchio amico del mi' pòro babbo, un beli' uomo
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, il cozzone, andò glorioso e trionfante da Tonio con Cencio e col babbo di questo. I quattro uomini cominciarono a parlare d'interessi e tira di qua
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trattenuta un pezzetto. Avrebbe dovuto restare addirittura colla sora Assuntina, che le voleva tanto bene. Questo era impossibile; il babbo le aveva
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prepararsi a partire. La Virginia traccheggiava, sperando da un momento all'altro di vedere entrar nella stanza Ettore per dire al babbo qualche cosa che
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canape in mano, preparato per la nuora. La Virginia, aiutata dal babbo e dal marito, scese dal calesse e salì le scale sola, la prima, un po
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verrai, n'è vero, Bettina? - aggiunse carezzevole. - E se ci scoprono, Gigia, se il babbo sente? - disse la Betta, fra impensierita e commossa nel
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, dopo che il babbo e i fratelli erano andati a lavorare, lo avvertiva che poteva entrare da lei, e andò fuori, sull'aia, come per respirare e riaversi
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