Il romanzo della bambola
comune sventura che già li univa. D'improvviso, una voce li riscosse. S'erano fermati dopo molti sbalzi e urtoni, in un punto della città. - Che ci
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Il romanzo della bambola
sorella, o la riprendeva perchè avea sbagliato; ma con buon garbo; tanto che fra loro non c'era mai una questione. Se alzavan la voce, era per cantare; e
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Il romanzo della bambola
nascere, s'accostò alla pupattola abbandonata, se la prese in braccio e la ripose in un armadio, dicendo a voce alta, con un sorriso malinconico: - Tanto
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Il romanzo della bambola
: corse da sua madre e le disse con voce umile: - Senti, mamma, fra la roba che ci ha data la zia dev'esserci un paio di guanti color di rosa, chiari
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Il romanzo della bambola
bambola venne afferrata da una mano ruvida. Era, certo, d'un facchino. - Fate piano! - esclamò la voce del signore che l'aveva comprata. D'improvviso
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Il romanzo della bambola
voglio bene! E tu, me ne vuoi? Ora tiro il filo! e tu rispondi - T'amo. - No, non lo tiro perchè se sentono la tua voce, guai! - Non diceva la
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Il romanzo della bambola
davvero una creatura umana. A quella piccola voce la bambina sorrise; e sorridendo e premendosi la bambola, s'addormentò; ma la tosse le seguitava nel sonno.
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Il romanzo della bambola
- diss'ella - e non è certo colpa mia se non siamo più i signori d'una volta... Temendo d'averla offesa, la direttrice la interruppe con voce più mite
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Il romanzo della bambola
era piccina, e la pregava con voce di pianto: - Sì, torna, Liberata, torna! Ho da dirti tante cose... Poi si volse dalla parte del muro, e si assopì
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Il romanzo della bambola
sempre aver bisogno. - O allora, che cosa? - chiese lo sconosciuto con voce nasale e accento strascicato. - Il cassettone, la tavola, magari le sedie
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Il romanzo della bambola
bambina dal tipo zingaresco, co' capelli neri, a riccioli fitti, tutti inciruffati. - Che c'è? - chiese con voce rauca. - Guarda! - e Attilio alzò verso di
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Il romanzo della bambola
. - Guardare e non toccare, si chiama, lo sapete? - ripeteva ella nel suo solito tono di voce rauca. - Riecco la scena del Pincio! - pensò la Giulia; ma in quel
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Il romanzo della bambola
voce, a quella figura, la povera Giulia si senti quasi venire le lagrime agli occhi. Chi era quest'Orlando che le parlava cosi minaccioso? E proprio
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Il romanzo della bambola
più a farci parlare con quella sua bella voce di basso profondo: quest'altro, il nuovo padrone, aveva una vocetta di ragno che faceva compassione
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comune sventura che già li univa. D'improvviso, una voce li riscosse. S'erano fermati dopo molti sbalzi e urtoni, in un punto della città. - Che ci
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sorella, o la riprendeva perchè avea sbagliato; ma con buon garbo; tanto che fra loro non c'era mai una questione. Se alzavan la voce, era per cantare; e
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nascere, s'accostò alla pupattola abbandonata, se la prese in braccio e la ripose in un armadio, dicendo a voce alta, con un sorriso malinconico: - Tanto
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: corse da sua madre e le disse con voce umile: - Senti, mamma, fra la roba che ci ha data la zia dev'esserci un paio di guanti color di rosa, chiari
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bambola venne afferrata da una mano ruvida. Era, certo, d'un facchino. - Fate piano! - esclamò la voce del signore che l'aveva comprata. D'improvviso
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voglio bene! E tu, me ne vuoi? Ora tiro il filo! e tu rispondi - T'amo. - No, non lo tiro perchè se sentono la tua voce, guai! - Non diceva la
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davvero una creatura umana. A quella piccola voce la bambina sorrise; e sorridendo e premendosi la bambola, s'addormentò; ma la tosse le seguitava nel sonno.
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- diss'ella - e non è certo colpa mia se non siamo più i signori d'una volta... Temendo d'averla offesa, la direttrice la interruppe con voce più mite
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era piccina, e la pregava con voce di pianto: - Sì, torna, Liberata, torna! Ho da dirti tante cose... Poi si volse dalla parte del muro, e si assopì
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sempre aver bisogno. - O allora, che cosa? - chiese lo sconosciuto con voce nasale e accento strascicato. - Il cassettone, la tavola, magari le sedie
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bambina dal tipo zingaresco, co' capelli neri, a riccioli fitti, tutti inciruffati. - Che c'è? - chiese con voce rauca. - Guarda! - e Attilio alzò verso di
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. - Guardare e non toccare, si chiama, lo sapete? - ripeteva ella nel suo solito tono di voce rauca. - Riecco la scena del Pincio! - pensò la Giulia; ma in quel
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voce, a quella figura, la povera Giulia si senti quasi venire le lagrime agli occhi. Chi era quest'Orlando che le parlava cosi minaccioso? E proprio
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più a farci parlare con quella sua bella voce di basso profondo: quest'altro, il nuovo padrone, aveva una vocetta di ragno che faceva compassione
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