Il romanzo della bambola
ragazzi, perché potessero veder lo scimmiotto, grande al vero, col pelo naturale, far gravemente la calza, e ogni tanto fermarsi, guardare in viso gli
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Il romanzo della bambola
tempo, occupate com'erano a girar sempre per non incappar nelle mani di qualche mago o di qualche pagano. Quella volta, la Giulia, che tanto spesso gli
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Il romanzo della bambola
accettò senza farsi pregare. Tanto, lui non ne faceva niente di quella roba, e allora come allora un bicchier di vino non era cosa da rifiutarsi. Di modo
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Il romanzo della bambola
graffiato, la Giulia conservava sempre, se non altro negli occhi lucenti e ne' biondi capelli, un non so che di tanto leggiadro da farla parere qualcosa di
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Il romanzo della bambola
, felice l'uomo destinato da Dio e scelto dal loro cuore per marito, avevano presa una certa curiosa affezione tanto per la pupattola quanto per il
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Il romanzo della bambola
sorella, o la riprendeva perchè avea sbagliato; ma con buon garbo; tanto che fra loro non c'era mai una questione. Se alzavan la voce, era per cantare; e
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Il romanzo della bambola
. - Si sciupa! - badava a gridare, scostandosi, tanto che la Leopoldina, una bimba delle più invidiose, fece una scenata di singhiozzi per averla un
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Il romanzo della bambola
dai dolciumi, tanto perniciosi per la salute. Quando, tra i medicamenti che le furono ordinati, alla Marietta toccò di prendere l'olio di ricino
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Il romanzo della bambola
aveva abbassato la testa, con tanto di broncio. Voleva vedere Jenny Bilson; voleva un cavallino tutto bianco, simile a quello, voleva! E la Giulia stava
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Il romanzo della bambola
così bello e gradito: anche perchè, tanto per la buona condotta quanto per gli studi, non se lo sarebbe meritato: lo capiva ella stessa. Ma il suo
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Il romanzo della bambola
quando uno soffre! Nello spolverare il salotto dov'ella si trovava, le persone di servizio le cambiavano posto ogni tanto; la sbalzavano da una
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Il romanzo della bambola
modo alla sua persona. I merletti dei piccoli capi di biancheria infantile diceva che li avrebbe staccati, tanto per la Camilla erano un lusso
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Il romanzo della bambola
c'è per terra il tappeto - disse la bambina alla pupattola - tanto io ti porto sempre in braccio. I piedini non te li freddi. - E ripetè con accento
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Il romanzo della bambola
treno correva traversando tanto paese. Ogni volta che si fermavano a una stazione, ella credeva d'esser giunta a Roma; ascoltava, attenta, delle voci
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Il romanzo della bambola
le mani; e tornava a odorar il fiore, baciandole in tanto i capelli. La Giulia non si poteva guardare alla spera perchè in camera di Camilla non
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Il romanzo della bambola
suo corpo roseo per ogni singhiozzo che agitava il pettuccio della bimba; tanto più che quel pettuccio rintronava spesso, massimamente di notte
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Il romanzo della bambola
livido intorno alle palpebre. Dimagriva: sicchè, ogni tanto, doveva dare qualche punto alle cintole delle sottane, per ristringersele. E sempre la
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Il romanzo della bambola
me ne sono mai dimenticata, bella mia. Ma stavo tanto lontano, là su, sai, su in cima a Villa Ludovisi; e non avevo tempo di far un passo fuori di
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Il romanzo della bambola
mano che somigliava quella d'una scimmia, tanto era scura nodosa, callosa. - No, no, il letto no! - disse la Cerchi! - perchè delle materasse si può
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Il romanzo della bambola
! - ripeteva con premurosa insistenza. Lei scrollava la testa; non poteva dir nulla; avea la gola chiusa. La gobbetta, in tanto, passava, portando
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Il romanzo della bambola
cose, tra loro, s'intendono: perchè hanno un linguaggio comune, come gli uomini e come le bestie; ciò nondimeno la Giulia, già tanto avvilita dalle
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Il romanzo della bambola
tirava buccie di cocomero, in segno d'ammirazione; ma, in tanto, Angelica fuggiva, e non c'era più verso di rintracciarla. - Un profondo sospiro s'esalò
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Il romanzo della bambola
storia, cominciava a riconciliarsi con lui. Era, in fine, suo prossimo, un fantoccio come lei, e come lei aveva sofferto tanto! Ora i patimenti hanno
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grazia. E poi anche andava sempre a cavallo, tanto da far sospettare o che fosse zoppa o che avesse calli ai piedi. Insomma, sai che ti dico? aveva la
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ragazzi, perché potessero veder lo scimmiotto, grande al vero, col pelo naturale, far gravemente la calza, e ogni tanto fermarsi, guardare in viso gli
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tempo, occupate com'erano a girar sempre per non incappar nelle mani di qualche mago o di qualche pagano. Quella volta, la Giulia, che tanto spesso gli
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accettò senza farsi pregare. Tanto, lui non ne faceva niente di quella roba, e allora come allora un bicchier di vino non era cosa da rifiutarsi. Di modo
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graffiato, la Giulia conservava sempre, se non altro negli occhi lucenti e ne' biondi capelli, un non so che di tanto leggiadro da farla parere qualcosa di
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, felice l'uomo destinato da Dio e scelto dal loro cuore per marito, avevano presa una certa curiosa affezione tanto per la pupattola quanto per il
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sorella, o la riprendeva perchè avea sbagliato; ma con buon garbo; tanto che fra loro non c'era mai una questione. Se alzavan la voce, era per cantare; e
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dai dolciumi, tanto perniciosi per la salute. Quando, tra i medicamenti che le furono ordinati, alla Marietta toccò di prendere l'olio di ricino
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aveva abbassato la testa, con tanto di broncio. Voleva vedere Jenny Bilson; voleva un cavallino tutto bianco, simile a quello, voleva! E la Giulia stava
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così bello e gradito: anche perchè, tanto per la buona condotta quanto per gli studi, non se lo sarebbe meritato: lo capiva ella stessa. Ma il suo
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quando uno soffre! Nello spolverare il salotto dov'ella si trovava, le persone di servizio le cambiavano posto ogni tanto; la sbalzavano da una
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modo alla sua persona. I merletti dei piccoli capi di biancheria infantile diceva che li avrebbe staccati, tanto per la Camilla erano un lusso
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c'è per terra il tappeto - disse la bambina alla pupattola - tanto io ti porto sempre in braccio. I piedini non te li freddi. - E ripetè con accento
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treno correva traversando tanto paese. Ogni volta che si fermavano a una stazione, ella credeva d'esser giunta a Roma; ascoltava, attenta, delle voci
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le mani; e tornava a odorar il fiore, baciandole in tanto i capelli. La Giulia non si poteva guardare alla spera perchè in camera di Camilla non
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suo corpo roseo per ogni singhiozzo che agitava il pettuccio della bimba; tanto più che quel pettuccio rintronava spesso, massimamente di notte
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livido intorno alle palpebre. Dimagriva: sicchè, ogni tanto, doveva dare qualche punto alle cintole delle sottane, per ristringersele. E sempre la
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me ne sono mai dimenticata, bella mia. Ma stavo tanto lontano, là su, sai, su in cima a Villa Ludovisi; e non avevo tempo di far un passo fuori di
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mano che somigliava quella d'una scimmia, tanto era scura nodosa, callosa. - No, no, il letto no! - disse la Cerchi! - perchè delle materasse si può
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! - ripeteva con premurosa insistenza. Lei scrollava la testa; non poteva dir nulla; avea la gola chiusa. La gobbetta, in tanto, passava, portando
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cose, tra loro, s'intendono: perchè hanno un linguaggio comune, come gli uomini e come le bestie; ciò nondimeno la Giulia, già tanto avvilita dalle
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tirava buccie di cocomero, in segno d'ammirazione; ma, in tanto, Angelica fuggiva, e non c'era più verso di rintracciarla. - Un profondo sospiro s'esalò
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storia, cominciava a riconciliarsi con lui. Era, in fine, suo prossimo, un fantoccio come lei, e come lei aveva sofferto tanto! Ora i patimenti hanno
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grazia. E poi anche andava sempre a cavallo, tanto da far sospettare o che fosse zoppa o che avesse calli ai piedi. Insomma, sai che ti dico? aveva la
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