Il romanzo della bambola
non c'era folla, perchè non tutti, a questo mondo, hanno quattrini da buttar via in oggetti di lusso. I più popolati erano i magazzini de' venditori di
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Il romanzo della bambola
trovar quello che questo; sì che fatta esperta dalle sue stesse sofferenze, ringraziò Dio di essere in buone mani. Lucietta, in cui ella riconobbe subito
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Il romanzo della bambola
mettere nome Giulia alla mia bambola - disse la bambina. - Ti piace, mamma, questo nome? La signora de' Rivani rispose di sì; e la Marietta cominciò
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Il romanzo della bambola
brillare, come una vanitosella spensierata; e quindi aveva sofferto, e aveva amata Camilla. Ma, certo, (se lo confessava senza che per questo un velo
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Il romanzo della bambola
era sola a patire del carattere incostante della bambina; questo ella osservava, trovando nel fatto stesso una malinconica consolazione. Perfino Fido
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Il romanzo della bambola
sentir parlare, come se avesse voluto rispondere, e raspava nervosamente con le zampe sottili, sbruffando. Il giorno che il Moro - era questo il nome del
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Il romanzo della bambola
che la bimba richiedesse di lei; più ancora dell'averle tolto la luce e l'aria, l'addolorava l'ingratitudine della sua piccola amica. Questo strazio
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Il romanzo della bambola
- Allora, con questo velluto me ne faccio la guarnizione d'un mantello per me - finì col dire la Cerchi. Quasi di tutto era così: osservava la roba
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Il romanzo della bambola
merita, mentre si resta muti quando poi viene il momento dell'amor vero! Tutto questo la bambola lo sentiva confusamente, ma soffrendone. Quando il
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Il romanzo della bambola
testa, alza e abbassa gli occhi; ha i capelli veri, non di seta, sa? Chiama Mamma! tirando questo spago, vede? E dice anche T'amo!, tirando
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Il romanzo della bambola
Ma, in vece, Camilla, che non era affatto ghiotta, pensò subito di comprare con quel soldo una cosa alla Giulia. Che cosa? Questo era il difficile
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Il romanzo della bambola
Cerchi, aprendo le braccia. - Dieci lire! Questo si chiama assassinare la gente, si chiama! - Tanto vale, non più - rispose freddamente l'ometto con
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Il romanzo della bambola
mano mostrò un soldo. - Non ho che questo; lo vuoi? - chiese alla Rachele. La proprietaria della pupattola scrollò la testa arruffata: due soldi
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Il romanzo della bambola
per quel gran fantoccio così curioso, così spaccone, e che doveva egli pure aver tanto sofferto in questo mondo! - Bei tempi! - riprese l'altro
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Il romanzo della bambola
almeno questo di buono: che ci fanno amare tutti coloro i quali sono caduti nella nostra stessa miseria. La Giulia, dunque, andava quasi dimenticando
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Il romanzo della bambola
invidiabile nella vita. Eppure, credi a me, i più felici son sempre quelli che han meno preoccupazioni di questo genere. Guarda i contadini: freschi, sani
Pagina 97
Il romanzo della bambola
sento che per Angelica avrei fatto non so che cosa! Lei non si meritava nulla, questo è vero, ma in somma... - Era poi bella di molto, codesta Angelica
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non c'era folla, perchè non tutti, a questo mondo, hanno quattrini da buttar via in oggetti di lusso. I più popolati erano i magazzini de' venditori di
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trovar quello che questo; sì che fatta esperta dalle sue stesse sofferenze, ringraziò Dio di essere in buone mani. Lucietta, in cui ella riconobbe subito
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mettere nome Giulia alla mia bambola - disse la bambina. - Ti piace, mamma, questo nome? La signora de' Rivani rispose di sì; e la Marietta cominciò
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brillare, come una vanitosella spensierata; e quindi aveva sofferto, e aveva amata Camilla. Ma, certo, (se lo confessava senza che per questo un velo
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era sola a patire del carattere incostante della bambina; questo ella osservava, trovando nel fatto stesso una malinconica consolazione. Perfino Fido
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sentir parlare, come se avesse voluto rispondere, e raspava nervosamente con le zampe sottili, sbruffando. Il giorno che il Moro - era questo il nome del
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che la bimba richiedesse di lei; più ancora dell'averle tolto la luce e l'aria, l'addolorava l'ingratitudine della sua piccola amica. Questo strazio
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- Allora, con questo velluto me ne faccio la guarnizione d'un mantello per me - finì col dire la Cerchi. Quasi di tutto era così: osservava la roba
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merita, mentre si resta muti quando poi viene il momento dell'amor vero! Tutto questo la bambola lo sentiva confusamente, ma soffrendone. Quando il
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testa, alza e abbassa gli occhi; ha i capelli veri, non di seta, sa? Chiama Mamma! tirando questo spago, vede? E dice anche T'amo!, tirando
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Ma, in vece, Camilla, che non era affatto ghiotta, pensò subito di comprare con quel soldo una cosa alla Giulia. Che cosa? Questo era il difficile
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Cerchi, aprendo le braccia. - Dieci lire! Questo si chiama assassinare la gente, si chiama! - Tanto vale, non più - rispose freddamente l'ometto con
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mano mostrò un soldo. - Non ho che questo; lo vuoi? - chiese alla Rachele. La proprietaria della pupattola scrollò la testa arruffata: due soldi
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per quel gran fantoccio così curioso, così spaccone, e che doveva egli pure aver tanto sofferto in questo mondo! - Bei tempi! - riprese l'altro
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almeno questo di buono: che ci fanno amare tutti coloro i quali sono caduti nella nostra stessa miseria. La Giulia, dunque, andava quasi dimenticando
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invidiabile nella vita. Eppure, credi a me, i più felici son sempre quelli che han meno preoccupazioni di questo genere. Guarda i contadini: freschi, sani
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sento che per Angelica avrei fatto non so che cosa! Lei non si meritava nulla, questo è vero, ma in somma... - Era poi bella di molto, codesta Angelica
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