Il romanzo della bambola
sempre qualche parolina, assicurandolo che anch'ella pensava a lui; e gli mandava dei baci e lo pregava di benedirla. A quel bravo signore, come alla
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Il romanzo della bambola
Attilio le fece quel tiro, non avrebbe potuto davvero far nulla per lei. Ma gli fu grata almeno dell'intenzione: l'amor del prossimo è una virtù così
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Il romanzo della bambola
compagno di pena valeva certo più di molti bei mobili. Meglio quel lurido asilo fuori del consorzio umano insieme al buon Orlando, anzichè la
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Il romanzo della bambola
, dagli avvenimenti fatali, un libro del destino dove è segnato "per filo e per segno tutto quel che ha loro da succedere. Un giorno, morto, da quel che
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Il romanzo della bambola
; e forse non ci pensavano, assorti com'erano in quel primo contatto inaspettato, che li aveva fatti uno dell'altra, più ancora dell'affezione e della
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Il romanzo della bambola
la gloria - rumore sempre vano - che lo aveva accompagnato. Adesso, certo, erano presso a cambiar vita l'uno e l'altra; e peggio di quel ch'era loro
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Il romanzo della bambola
spago. La bambina non sapeva spiegarsi come succedesse quel miracolo; ma il cuore le batteva molto forte mentre, con la mano tremante dalla
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Il romanzo della bambola
manciatella di farina sciolta nell'acqua, aveva riattaccato la carta argentata di certe sbucciature ch'erano altrettanti sfregi alla corazza di quel
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Il romanzo della bambola
in quel punto la massaia uscì di casa con in mano un grosso cartoccio a imbuto; e fattasi a spintoni in mezzo a tutti cominciò a buttar in aria
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Il romanzo della bambola
anche lei. Aveva un gran d'affare quel giorno: rimettere a posto, dentro il bauletto, tutto il corredo della bambola, poi vestir questa daccapo per far
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Il romanzo della bambola
che dormisse d'un sonno senza alcuna sensibilità. In vece, udiva e capiva tutto quel che le accadeva d' intorno, soffrendone assai. All'alba venne il
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Il romanzo della bambola
fosse guarita; e le aveva anche portato parecchi ritratti di Jenny, fotografata su quel gioiello di cavallino. La Marietta non istava alle mosse per la
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Il romanzo della bambola
babbo era tanto indulgente! Troppo, anzi; ed era criticato molto, poveretto, perchè a quel modo avvezzava la figliuola con tutti i difetti. Dunque, il
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Il romanzo della bambola
riconosceva subito, perchè nessuno, in casa, aveva quel piccolo passo di corsa. Allora, ella provava una grande emozione, illudendosi che la bimba fosse
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Il romanzo della bambola
attraverso il vetro, due lacrime, forse, avrebbero rigato quel visetto di porcellana rosea, nell'ultimo distacco dalla prima persona amata.
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Il romanzo della bambola
la madre, severa. - No, mamma, non perdo tempo; faccio le lezioni, pulisco la casa lo stesso. Soltanto... mi rincresce di quel piedino, e quando ho
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Il romanzo della bambola
Ma, in vece, Camilla, che non era affatto ghiotta, pensò subito di comprare con quel soldo una cosa alla Giulia. Che cosa? Questo era il difficile
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Il romanzo della bambola
suo corpo roseo per ogni singhiozzo che agitava il pettuccio della bimba; tanto più che quel pettuccio rintronava spesso, massimamente di notte
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Il romanzo della bambola
Camilla si faceva sempre più pallida; sembrava che gli occhi le si fossero allargati, per via della lucentezza strana della pupilla e di quel cerchio
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Il romanzo della bambola
l'obbligo in cui la metteva quel genere di vita d'abbandonare qualunque conoscenza e non far più una visita, era per lei un rammarico continuo. Qualcuna delle
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Il romanzo della bambola
ciabatte. - Piano, piano! - esclamò il mercante, togliendo la pupattola di braccio alla figlia. - Questa l'avrai quando sarà rappezzato tutto quel
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Il romanzo della bambola
. - Guardare e non toccare, si chiama, lo sapete? - ripeteva ella nel suo solito tono di voce rauca. - Riecco la scena del Pincio! - pensò la Giulia; ma in quel
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Il romanzo della bambola
per quel gran fantoccio così curioso, così spaccone, e che doveva egli pure aver tanto sofferto in questo mondo! - Bei tempi! - riprese l'altro
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Il romanzo della bambola
dell'anima, ecco quel che ci vuole - e, s'è possibile, qualcuno che ci voglia bene davvero!
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Il romanzo della bambola
facinorosi perversi... - E la poverina, facendo quell'allusione al cattivo ragazzo che l'aveva sfregiata a quel modo, si sentiva venir di nuovo i
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sempre qualche parolina, assicurandolo che anch'ella pensava a lui; e gli mandava dei baci e lo pregava di benedirla. A quel bravo signore, come alla
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Attilio le fece quel tiro, non avrebbe potuto davvero far nulla per lei. Ma gli fu grata almeno dell'intenzione: l'amor del prossimo è una virtù così
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compagno di pena valeva certo più di molti bei mobili. Meglio quel lurido asilo fuori del consorzio umano insieme al buon Orlando, anzichè la
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, dagli avvenimenti fatali, un libro del destino dove è segnato "per filo e per segno tutto quel che ha loro da succedere. Un giorno, morto, da quel che
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; e forse non ci pensavano, assorti com'erano in quel primo contatto inaspettato, che li aveva fatti uno dell'altra, più ancora dell'affezione e della
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la gloria - rumore sempre vano - che lo aveva accompagnato. Adesso, certo, erano presso a cambiar vita l'uno e l'altra; e peggio di quel ch'era loro
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spago. La bambina non sapeva spiegarsi come succedesse quel miracolo; ma il cuore le batteva molto forte mentre, con la mano tremante dalla
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manciatella di farina sciolta nell'acqua, aveva riattaccato la carta argentata di certe sbucciature ch'erano altrettanti sfregi alla corazza di quel
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in quel punto la massaia uscì di casa con in mano un grosso cartoccio a imbuto; e fattasi a spintoni in mezzo a tutti cominciò a buttar in aria
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anche lei. Aveva un gran d'affare quel giorno: rimettere a posto, dentro il bauletto, tutto il corredo della bambola, poi vestir questa daccapo per far
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che dormisse d'un sonno senza alcuna sensibilità. In vece, udiva e capiva tutto quel che le accadeva d' intorno, soffrendone assai. All'alba venne il
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fosse guarita; e le aveva anche portato parecchi ritratti di Jenny, fotografata su quel gioiello di cavallino. La Marietta non istava alle mosse per la
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babbo era tanto indulgente! Troppo, anzi; ed era criticato molto, poveretto, perchè a quel modo avvezzava la figliuola con tutti i difetti. Dunque, il
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riconosceva subito, perchè nessuno, in casa, aveva quel piccolo passo di corsa. Allora, ella provava una grande emozione, illudendosi che la bimba fosse
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attraverso il vetro, due lacrime, forse, avrebbero rigato quel visetto di porcellana rosea, nell'ultimo distacco dalla prima persona amata.
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la madre, severa. - No, mamma, non perdo tempo; faccio le lezioni, pulisco la casa lo stesso. Soltanto... mi rincresce di quel piedino, e quando ho
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Ma, in vece, Camilla, che non era affatto ghiotta, pensò subito di comprare con quel soldo una cosa alla Giulia. Che cosa? Questo era il difficile
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suo corpo roseo per ogni singhiozzo che agitava il pettuccio della bimba; tanto più che quel pettuccio rintronava spesso, massimamente di notte
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Camilla si faceva sempre più pallida; sembrava che gli occhi le si fossero allargati, per via della lucentezza strana della pupilla e di quel cerchio
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l'obbligo in cui la metteva quel genere di vita d'abbandonare qualunque conoscenza e non far più una visita, era per lei un rammarico continuo. Qualcuna delle
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ciabatte. - Piano, piano! - esclamò il mercante, togliendo la pupattola di braccio alla figlia. - Questa l'avrai quando sarà rappezzato tutto quel
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. - Guardare e non toccare, si chiama, lo sapete? - ripeteva ella nel suo solito tono di voce rauca. - Riecco la scena del Pincio! - pensò la Giulia; ma in quel
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per quel gran fantoccio così curioso, così spaccone, e che doveva egli pure aver tanto sofferto in questo mondo! - Bei tempi! - riprese l'altro
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dell'anima, ecco quel che ci vuole - e, s'è possibile, qualcuno che ci voglia bene davvero!
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facinorosi perversi... - E la poverina, facendo quell'allusione al cattivo ragazzo che l'aveva sfregiata a quel modo, si sentiva venir di nuovo i
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