Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: poi

Numero di risultati: 44 in 1 pagine

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Il romanzo della bambola

222190
Contessa Lara 22 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • paraletteratura - romanzi
  • UNICT
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Il romanzo della bambola

soave, e poi ogni sorta di frutta secca: susine, noci, nocciuole, mandorle, fichi, in tanti canestri di vimini posti in fila come per una parata. Le

Pagina 1

Il romanzo della bambola

, bisognava aver pazienza e coraggio; anche perchè a vincere la sorte non è capace neppure chi ha cento mezzi di combattere. - Poi poi, più della morte, la

Pagina 106

Il romanzo della bambola

d'Orlando; ora, poi, il soggiorno dei campi faceva il resto. - Vedi un po' come si sta benino, tra questa buona gente! - osservava la Giulia, con la

Pagina 109

Il romanzo della bambola

della China color limone; poi un'altra veste di raso viola guarnita di pizzi crema; un'altra tutta bianca, che pareva un bioccolo di neve; e ancóra de

Pagina 11

Il romanzo della bambola

povero paladino da teatrucolo. Là, anzi, disprezzava tutti. Non esisteva un principe degno della sua manina inguantata di bianco. Poi avea pensato a

Pagina 117

Il romanzo della bambola

accappattoio di crespo della China color limone; poi le tolse di capo la reticella, le disfece le trecce, ma per quanto si provasse e riprovasse, non seppe

Pagina 13

Il romanzo della bambola

malanno: una gastrica per indigestione, aggiungendo che la bambina doveva per un pezzo dimenticarsi che paste e confetti esistono, e guardarsi poi sempre

Pagina 21

Il romanzo della bambola

ostacoli, ballava la polka, camminava ritto su le zampe di dietro, s'inginocchiava; poi quando ella era discesa, faceva il morto. - Shake hand

Pagina 27

Il romanzo della bambola

di preferenza le labbra. Poi gli offrì parecchie palle di zucchero su la palma della mano ben tesa. Il Moro accettò ogni cosa, dimostrando d'essere

Pagina 29

Il romanzo della bambola

Poi apriva il baulino e vi sceglieva un abito, un cappello, un manicotto, calzette di seta, lucide e morbide, gonnelline tutte pieghette e pizzi

Pagina 35

Il romanzo della bambola

, dichiarandola troppo buona per la figliuola, poi la metteva da parte per sè, meno le scarpe, le calze, e altre cosette che non si adattavano in nessun

Pagina 41

Il romanzo della bambola

, stropicciare, lavare, un po' per tutto. Poi si lavava e pettinava per sè; e dopo ripassate le lezioni del giorno se ne andava a scuola. - Non importa se non

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Il romanzo della bambola

quest'altro. Poi non ha soltanto questo vestito; ha un ricco guardaroba; adesso glie lo mostro. Vede? Un abito da corse, di seta scozzese, col cappello grande

Pagina 5

Il romanzo della bambola

soldo I'una. Camilla scelse la più bella: un bocciòlo appena schiuso, ch'esalava un profumo delizioso; poi salì a due a due i gradini di casa, col

Pagina 53

Il romanzo della bambola

che mai. Poi si coricò, dopo aver pregato più del solito. La Giulia, inerte sur una seggiola, la guardava meravigliata che la lasciassero lì a quel modo

Pagina 57

Il romanzo della bambola

si strinse nelle spalle e fece il viso di chi si stupisce; poi rispose: - Le dico la verità, a me, finora, non m'ha dato nell'occhio. La direttrice

Pagina 59

Il romanzo della bambola

hai paura, dimmi? Camilla accennò di no col capo, poi disse gravemente: - C'è l'angiolo. Liberata confermò: - Sicuro che l'angiolo ti guarda, bella mia

Pagina 67

Il romanzo della bambola

l'uomo. Poi soggiunse: - Quello che vi posso dire ancora gli è che non ho tempo da perdere. Se vi conviene è così, se non vi conviene, tutti pari

Pagina 75

Il romanzo della bambola

, la Giulia stette dentro un cassone, tra un tanfo di muffa che ammorbava la poca aria circolante nel retrobottega. Presa che fu poi dalla sua nuova

Pagina 79

Il romanzo della bambola

braccio poi per l'altro, per farla voltare, ma inutilmente; infine, la prese per il mento e la guardò a forza in viso. - Che hai? Voglio saperlo

Pagina 81

Il romanzo della bambola

usciva fuor delle quinte, tutti tacevano: si sarebbe sentita volare una mosca. Io poi, non faccio per dire, ero proprio il beniamino del pubblico. Mi

Pagina 94

Il romanzo della bambola

sento che per Angelica avrei fatto non so che cosa! Lei non si meritava nulla, questo è vero, ma in somma... - Era poi bella di molto, codesta Angelica

Pagina 97

Il romanzo della bambola

245671
Contessa Lara 22 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • Verismo
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Il romanzo della bambola

soave, e poi ogni sorta di frutta secca: susine, noci, nocciuole, mandorle, fichi, in tanti canestri di vimini posti in fila come per una parata. Le

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, bisognava aver pazienza e coraggio; anche perchè a vincere la sorte non è capace neppure chi ha cento mezzi di combattere. - Poi poi, più della morte, la

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d'Orlando; ora, poi, il soggiorno dei campi faceva il resto. - Vedi un po' come si sta benino, tra questa buona gente! - osservava la Giulia, con la

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della China color limone; poi un'altra veste di raso viola guarnita di pizzi crema; un'altra tutta bianca, che pareva un bioccolo di neve; e ancóra de

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povero paladino da teatrucolo. Là, anzi, disprezzava tutti. Non esisteva un principe degno della sua manina inguantata di bianco. Poi avea pensato a

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Il romanzo della bambola

accappattoio di crespo della China color limone; poi le tolse di capo la reticella, le disfece le trecce, ma per quanto si provasse e riprovasse, non seppe

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malanno: una gastrica per indigestione, aggiungendo che la bambina doveva per un pezzo dimenticarsi che paste e confetti esistono, e guardarsi poi sempre

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ostacoli, ballava la polka, camminava ritto su le zampe di dietro, s'inginocchiava; poi quando ella era discesa, faceva il morto. - Shake hand

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di preferenza le labbra. Poi gli offrì parecchie palle di zucchero su la palma della mano ben tesa. Il Moro accettò ogni cosa, dimostrando d'essere

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Poi apriva il baulino e vi sceglieva un abito, un cappello, un manicotto, calzette di seta, lucide e morbide, gonnelline tutte pieghette e pizzi

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Il romanzo della bambola

, dichiarandola troppo buona per la figliuola, poi la metteva da parte per sè, meno le scarpe, le calze, e altre cosette che non si adattavano in nessun

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Il romanzo della bambola

, stropicciare, lavare, un po' per tutto. Poi si lavava e pettinava per sè; e dopo ripassate le lezioni del giorno se ne andava a scuola. - Non importa se non

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quest'altro. Poi non ha soltanto questo vestito; ha un ricco guardaroba; adesso glie lo mostro. Vede? Un abito da corse, di seta scozzese, col cappello grande

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soldo I'una. Camilla scelse la più bella: un bocciòlo appena schiuso, ch'esalava un profumo delizioso; poi salì a due a due i gradini di casa, col

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Il romanzo della bambola

che mai. Poi si coricò, dopo aver pregato più del solito. La Giulia, inerte sur una seggiola, la guardava meravigliata che la lasciassero lì a quel modo

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Il romanzo della bambola

si strinse nelle spalle e fece il viso di chi si stupisce; poi rispose: - Le dico la verità, a me, finora, non m'ha dato nell'occhio. La direttrice

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Il romanzo della bambola

hai paura, dimmi? Camilla accennò di no col capo, poi disse gravemente: - C'è l'angiolo. Liberata confermò: - Sicuro che l'angiolo ti guarda, bella mia

Pagina 67

Il romanzo della bambola

l'uomo. Poi soggiunse: - Quello che vi posso dire ancora gli è che non ho tempo da perdere. Se vi conviene è così, se non vi conviene, tutti pari

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Il romanzo della bambola

, la Giulia stette dentro un cassone, tra un tanfo di muffa che ammorbava la poca aria circolante nel retrobottega. Presa che fu poi dalla sua nuova

Pagina 79

Il romanzo della bambola

braccio poi per l'altro, per farla voltare, ma inutilmente; infine, la prese per il mento e la guardò a forza in viso. - Che hai? Voglio saperlo

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Il romanzo della bambola

usciva fuor delle quinte, tutti tacevano: si sarebbe sentita volare una mosca. Io poi, non faccio per dire, ero proprio il beniamino del pubblico. Mi

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sento che per Angelica avrei fatto non so che cosa! Lei non si meritava nulla, questo è vero, ma in somma... - Era poi bella di molto, codesta Angelica

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