Il romanzo della bambola
simpatico in quell'avvicinamento, e rispose nella loro lingua ignota a noi: - Grazie, Orlando, grazie. Vicino a te, mi sembra d'essere più sicura, più
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Il romanzo della bambola
la spilla di brillanti che le scintillava su' capelli color del grano: poi venne a patti: - Se la mamma mi dà questa spilla, prendo l'olio. - Non è una
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Il romanzo della bambola
la madre, severa. - No, mamma, non perdo tempo; faccio le lezioni, pulisco la casa lo stesso. Soltanto... mi rincresce di quel piedino, e quando ho
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Il romanzo della bambola
; ma peggio. Ho patito perchè la mamma e il babbo mi trascurano, e perchè non vanno d'accordo. Se loro stessero in pace io riderei e canterei tutto il
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Il romanzo della bambola
vicino all' orecchio: - Non sai, Giulia, non sai? La mamma non mi vuol bene! - E scoppiò di nuovo in singhiozzi, tirando il filo, senza curarsi di far
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Il romanzo della bambola
salute va tenuta, mi servo d'un termine volgare, in uno scatolino d'ovatta, e... - Che cosa manca a mia figlia? - chiese bruscamente la Cerchi; poi si
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Il romanzo della bambola
casa. Ora però che mi son messa a un mezzo servizio qui vicino, non dubitare che ci vengo spesso, non dubitare. Stai spesso sola, eh, bella mia? o non
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Il romanzo della bambola
? - sospirò la signora. - Certo, a tenermela qui mi fa male... Era della bambina... Non saprei... - Poi, deliberatamente, domandò, come se avesse voluto
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Il romanzo della bambola
le veniva dal sangue paterno balenò alla figliuola del rigattiere: - Chi vuole la bambola mi dia due soldi! - disse. - La vendi? - chiesero le amiche
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Il romanzo della bambola
- Ahimè! mi ci mancava questa, adesso, di capitar con un matto! - pensò la Giulia malinconicamente. Ma l'altro, non udendo risposta: - Insomma - urlò
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Il romanzo della bambola
- Il male era, capisci, che quasi tutti i cavalieri, cristiani e pagani, eravamo innamorati d'Angelica. Pensa che vita! Lei mi fuggiva; io dietro a
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Il romanzo della bambola
Quanto a me, niente paura! persino la camicia avevo di ferro. È vero che il pubblico, davanti a cui si dava lo spettacolo, mi batteva le mani e mi
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Il romanzo della bambola
, quella poco di buono! - Mandala al diavolo, quella birbona! Ti giuro che, delle volte, mi venivano i lucciconi anche a me. Acqua passata, dirai... Eh
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Il romanzo della bambola
- Oh! - non si potè tenere di non dire la Giulia - se io avessi ancòra qualcuno che mi volesse bene, ti giuro che non m'importerebbe nè della
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simpatico in quell'avvicinamento, e rispose nella loro lingua ignota a noi: - Grazie, Orlando, grazie. Vicino a te, mi sembra d'essere più sicura, più
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la spilla di brillanti che le scintillava su' capelli color del grano: poi venne a patti: - Se la mamma mi dà questa spilla, prendo l'olio. - Non è una
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la madre, severa. - No, mamma, non perdo tempo; faccio le lezioni, pulisco la casa lo stesso. Soltanto... mi rincresce di quel piedino, e quando ho
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; ma peggio. Ho patito perchè la mamma e il babbo mi trascurano, e perchè non vanno d'accordo. Se loro stessero in pace io riderei e canterei tutto il
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vicino all' orecchio: - Non sai, Giulia, non sai? La mamma non mi vuol bene! - E scoppiò di nuovo in singhiozzi, tirando il filo, senza curarsi di far
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salute va tenuta, mi servo d'un termine volgare, in uno scatolino d'ovatta, e... - Che cosa manca a mia figlia? - chiese bruscamente la Cerchi; poi si
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casa. Ora però che mi son messa a un mezzo servizio qui vicino, non dubitare che ci vengo spesso, non dubitare. Stai spesso sola, eh, bella mia? o non
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? - sospirò la signora. - Certo, a tenermela qui mi fa male... Era della bambina... Non saprei... - Poi, deliberatamente, domandò, come se avesse voluto
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le veniva dal sangue paterno balenò alla figliuola del rigattiere: - Chi vuole la bambola mi dia due soldi! - disse. - La vendi? - chiesero le amiche
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- Ahimè! mi ci mancava questa, adesso, di capitar con un matto! - pensò la Giulia malinconicamente. Ma l'altro, non udendo risposta: - Insomma - urlò
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- Il male era, capisci, che quasi tutti i cavalieri, cristiani e pagani, eravamo innamorati d'Angelica. Pensa che vita! Lei mi fuggiva; io dietro a
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Quanto a me, niente paura! persino la camicia avevo di ferro. È vero che il pubblico, davanti a cui si dava lo spettacolo, mi batteva le mani e mi
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, quella poco di buono! - Mandala al diavolo, quella birbona! Ti giuro che, delle volte, mi venivano i lucciconi anche a me. Acqua passata, dirai... Eh
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- Oh! - non si potè tenere di non dire la Giulia - se io avessi ancòra qualcuno che mi volesse bene, ti giuro che non m'importerebbe nè della
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