Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 56 in 2 pagine

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Il romanzo della bambola

222189
Contessa Lara 25 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • paraletteratura - romanzi
  • UNICT
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Il romanzo della bambola

ERA la sera dell'antivigilia di Natale. Una gioconda animazione regnava in tutte le vie di Milano: i magazzini fiammeggiavan di lumi; una gran folla

Pagina 1

Il romanzo della bambola

rimproverava d'aver troppo amati i bei vestiti, la società elegante, le passeggiate in carrozza con la Marietta, senza neppur darsi un pensiero di

Pagina 100

Il romanzo della bambola

- E tu sei uno di questi? - domandò la bambola. - Ero - rispose Orlando malinconicamente. - Ora i tempi sono mutati; de' cavalieri erranti non ce n'è

Pagina 102

Il romanzo della bambola

, sfasciando per arderli, i mobili troppo usati, e buttando via gli stracci inutili, da anni e anni lì ammucchiati dal padre. Tra gli stracci andarono

Pagina 105

Il romanzo della bambola

, con la bocca largoccia, fatta pe' grossi pezzi di pane, i capelli cresciuti vicino alle sopracciglia, come se la natura volesse riparar loro la

Pagina 109

Il romanzo della bambola

fare. La madre esigeva che le stoviglie e i pentoli, non ostante la rozzezza originaria e le sbocconcellature del lungo uso, fossero lucenti come

Pagina 114

Il romanzo della bambola

Seduta lì al camino, sotto quell'ampia cappa dove la sera s'accoglievan tutti i parenti, la Giulia seguiva co' dolci occhi azzurri l'andirivieni

Pagina 117

Il romanzo della bambola

un gran buon cuore e i sentimenti più gentili che una bambina possa avere. Quando vide la bellissima pupattola della Marietta, Camilla rimase muta, ma

Pagina 13

Il romanzo della bambola

dottore, che prescrisse alla piccola malata parecchie medicine e una dieta assoluta. Dichiarò ch'erano proprio stati i troppi dolci causa di quel

Pagina 21

Il romanzo della bambola

babbo; quello era arabo, un cavallo particolare, che non tutti, anche pagandolo a peso d'oro, avrebbero trovato. A forza di cercare, viaggiando per i

Pagina 29

Il romanzo della bambola

sembrava che le mani le si freddassero più ancòra; e i panni, che nessuno le levava di dosso da un pezzo, la infastidissero: come uno di noi che non si

Pagina 35

Il romanzo della bambola

modo alla sua persona. I merletti dei piccoli capi di biancheria infantile diceva che li avrebbe staccati, tanto per la Camilla erano un lusso

Pagina 41

Il romanzo della bambola

polvere sopra i mobili; il letto piano come un dado: perchè Camilla stessa se lo rifaceva ogni mattina, appena alzata, non tralasciando di spazzare

Pagina 45

Il romanzo della bambola

soldo I'una. Camilla scelse la più bella: un bocciòlo appena schiuso, ch'esalava un profumo delizioso; poi salì a due a due i gradini di casa, col

Pagina 53

Il romanzo della bambola

tosse. Non di meno seguitava a far l'obbligo suo in casa e a scuola; anche se in casa, a quando a quando, o nello spazzare o nel rigovernare i piatti

Pagina 59

Il romanzo della bambola

di febbre la Giulia, ruzzolata verso la sponda. Una sera, mentre il sole, tramontando dalla parte opposta della casa, tingeva di rossastro i tetti

Pagina 67

Il romanzo della bambola

letto ghiaccio, la panierina da lavoro intatta, la tavola con sopra i libri di scuola ormai polverosi come il vestituccio suo. Mai! Mai! A quando a

Pagina 73

Il romanzo della bambola

padrona, questa le volle ravviare i capelli; ma per poterglieli spiccicare glie ne strappò tanti, che restavano a ciuffi sur un troncone del pettine

Pagina 79

Il romanzo della bambola

chiassoso del solito. La bambina seguitava a piangere senza rispondere: le spalle esili le sussultavano per i singhiozzi. Il ragazzo la tirò prima per un

Pagina 81

Il romanzo della bambola

- Il male era, capisci, che quasi tutti i cavalieri, cristiani e pagani, eravamo innamorati d'Angelica. Pensa che vita! Lei mi fuggiva; io dietro a

Pagina 93

Il romanzo della bambola

burattini, i più famosi guerrieri, le più belle dame che fossero mai state al mondo. C'era Rinaldo di Montalbano, c'era Rodomonte, c'era Sacripante

Pagina 93

Il romanzo della bambola

, operai, serve, balie, bambini, che si contendevano i posti migliori, che leticavano, strillavano, ridevano: un baccano d'inferno. Ogni tanto Don

Pagina 94

Il romanzo della bambola

A quest'ultimo verso anche i cani, in tutto il teatro, abbaiavano; le donne piangevano; gli uomini gridavano: - Dàlli a quella sgrinfia! - Ammazzala

Pagina 95

Il romanzo della bambola

Una triste vita, povera Giulia! Narrò, per filo e per segno, al nuovo amico tutti i suoi dispiaceri: l'indifferenza della Marietta, la morte di

Pagina 97

Il romanzo della bambola

girare, e per una ragazza ammodo, ciò non va bene. Aveva i capelli neri e crespi, come una mora: a me i capelli biondi piaccion di più; che so? c'è più

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ERA la sera dell'antivigilia di Natale. Una gioconda animazione regnava in tutte le vie di Milano: i magazzini fiammeggiavan di lumi; una gran folla

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rimproverava d'aver troppo amati i bei vestiti, la società elegante, le passeggiate in carrozza con la Marietta, senza neppur darsi un pensiero di

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Il romanzo della bambola

- E tu sei uno di questi? - domandò la bambola. - Ero - rispose Orlando malinconicamente. - Ora i tempi sono mutati; de' cavalieri erranti non ce n'è

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Il romanzo della bambola

, sfasciando per arderli, i mobili troppo usati, e buttando via gli stracci inutili, da anni e anni lì ammucchiati dal padre. Tra gli stracci andarono

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Il romanzo della bambola

, con la bocca largoccia, fatta pe' grossi pezzi di pane, i capelli cresciuti vicino alle sopracciglia, come se la natura volesse riparar loro la

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fare. La madre esigeva che le stoviglie e i pentoli, non ostante la rozzezza originaria e le sbocconcellature del lungo uso, fossero lucenti come

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Il romanzo della bambola

Seduta lì al camino, sotto quell'ampia cappa dove la sera s'accoglievan tutti i parenti, la Giulia seguiva co' dolci occhi azzurri l'andirivieni

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un gran buon cuore e i sentimenti più gentili che una bambina possa avere. Quando vide la bellissima pupattola della Marietta, Camilla rimase muta, ma

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dottore, che prescrisse alla piccola malata parecchie medicine e una dieta assoluta. Dichiarò ch'erano proprio stati i troppi dolci causa di quel

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babbo; quello era arabo, un cavallo particolare, che non tutti, anche pagandolo a peso d'oro, avrebbero trovato. A forza di cercare, viaggiando per i

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sembrava che le mani le si freddassero più ancòra; e i panni, che nessuno le levava di dosso da un pezzo, la infastidissero: come uno di noi che non si

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Il romanzo della bambola

modo alla sua persona. I merletti dei piccoli capi di biancheria infantile diceva che li avrebbe staccati, tanto per la Camilla erano un lusso

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Il romanzo della bambola

polvere sopra i mobili; il letto piano come un dado: perchè Camilla stessa se lo rifaceva ogni mattina, appena alzata, non tralasciando di spazzare

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Il romanzo della bambola

soldo I'una. Camilla scelse la più bella: un bocciòlo appena schiuso, ch'esalava un profumo delizioso; poi salì a due a due i gradini di casa, col

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Il romanzo della bambola

tosse. Non di meno seguitava a far l'obbligo suo in casa e a scuola; anche se in casa, a quando a quando, o nello spazzare o nel rigovernare i piatti

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Il romanzo della bambola

di febbre la Giulia, ruzzolata verso la sponda. Una sera, mentre il sole, tramontando dalla parte opposta della casa, tingeva di rossastro i tetti

Pagina 67

Il romanzo della bambola

letto ghiaccio, la panierina da lavoro intatta, la tavola con sopra i libri di scuola ormai polverosi come il vestituccio suo. Mai! Mai! A quando a

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padrona, questa le volle ravviare i capelli; ma per poterglieli spiccicare glie ne strappò tanti, che restavano a ciuffi sur un troncone del pettine

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Il romanzo della bambola

chiassoso del solito. La bambina seguitava a piangere senza rispondere: le spalle esili le sussultavano per i singhiozzi. Il ragazzo la tirò prima per un

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Il romanzo della bambola

- Il male era, capisci, che quasi tutti i cavalieri, cristiani e pagani, eravamo innamorati d'Angelica. Pensa che vita! Lei mi fuggiva; io dietro a

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Il romanzo della bambola

burattini, i più famosi guerrieri, le più belle dame che fossero mai state al mondo. C'era Rinaldo di Montalbano, c'era Rodomonte, c'era Sacripante

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Il romanzo della bambola

, operai, serve, balie, bambini, che si contendevano i posti migliori, che leticavano, strillavano, ridevano: un baccano d'inferno. Ogni tanto Don

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Il romanzo della bambola

A quest'ultimo verso anche i cani, in tutto il teatro, abbaiavano; le donne piangevano; gli uomini gridavano: - Dàlli a quella sgrinfia! - Ammazzala

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Il romanzo della bambola

Una triste vita, povera Giulia! Narrò, per filo e per segno, al nuovo amico tutti i suoi dispiaceri: l'indifferenza della Marietta, la morte di

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