Il romanzo della bambola
spettacolo. La gente, frettolosa ma allegra, entrava nelle botteghe e ne usciva carica d'involti. I pizzicagnoli avevano messo in mostra delle forme di cacio
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Il romanzo della bambola
facile che non si sa come ci possa essere della gente cattiva, quando, delle volte, una sola parola basta per consolare il proprio simile. Intanto era
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Il romanzo della bambola
quegli eroi, serviamo a ispirare alla gente I'amore delle azioni grandi e gloriose e il rispetto della virtù e della bellezza. La Giulia ascoltava
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Il romanzo della bambola
delle mani: - Nanninaaa! Luciettaaa! - Ah, mammaaa! - risposero all'unisono due voci limpide e squillanti di fanciulle. Sùbito dei passi di piedi scalzi
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Il romanzo della bambola
valoroso. Orlando si sentiva un altro. Era grato alla buona bimba delle sue attenzioni, e non gli sarebbe parso vero di dichiararle la sua tenerezza in
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Il romanzo della bambola
delle due bambine, che portavano acqua, rigovernavano, preparavano i legumi per il desinare. Spesso Nannina insegnava ora una cosa ora un'altra alla
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Il romanzo della bambola
visite; giacché la mamma avea promesso di condurre la Marietta a trovar delle famiglie di parenti cui augurare un buon Natale; e la Marietta voleva
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Il romanzo della bambola
un periodo di grande intimità. Costretta a star in letto, la bambina non aveva le consuete distrazioni delle amiche, delle passeggiate in carrozza
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Il romanzo della bambola
andava consumando il cuore, l'anima, chi sa? e la sensazione era delle più penose. Dov'erano i tempi in cui la Marietta le diceva, pigliandola in
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Il romanzo della bambola
parecchie volte; poi, da bravo, forse perchè glie n'era piaciuto l'odore, si mise a rosicchiarle una scarpina, una delle sue belle scarpine di cuoio
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Il romanzo della bambola
Giunta che fu a casa, Camilla s'affrettò a chiudersi nella sua cameretta con la Giulia. Era una stanza delle più modeste, mobiliata d'un lettino a
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Il romanzo della bambola
, pettinati all'ultima moda, le si alzava un gruppettino di penne bianche; allo scollo, e su la sottana a strascico, portava delle trine tutte pieghe leggiere
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Il romanzo della bambola
da pensarci, via! E il soldo le rimase in saccoccia fino che una mattina le passò accanto una ciociaretta che vendeva delle rose, precisamente a un
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Il romanzo della bambola
livido intorno alle palpebre. Dimagriva: sicchè, ogni tanto, doveva dare qualche punto alle cintole delle sottane, per ristringersele. E sempre la
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Il romanzo della bambola
domandava invariabilmente: - Be', come va? Il più delle volte Camilla faceva un garbo con la bocca come per dire: - Come vuoi che vada? - A volte, se
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Il romanzo della bambola
cuore così divorato dal dolore. Ancora de' passi, ancora delle voci; e svanivano. Camilla non tornava: i morti non tornano. E rimase lì, in un completo
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Il romanzo della bambola
mano che somigliava quella d'una scimmia, tanto era scura nodosa, callosa. - No, no, il letto no! - disse la Cerchi! - perchè delle materasse si può
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Il romanzo della bambola
lei la bambola con tutte e due le braccia. - Ora vengo - gridò la bimba, precipitandosi per le strette scale, che sonarono dello scalpiccìo delle sue
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Il romanzo della bambola
quello il luogo - molto diverso dal salone di casa de' Rivani - dove la Giulia si ritrovò in società: una società delle più singolari. - Fammela vedere
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Il romanzo della bambola
usciva fuor delle quinte, tutti tacevano: si sarebbe sentita volare una mosca. Io poi, non faccio per dire, ero proprio il beniamino del pubblico. Mi
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Il romanzo della bambola
, quella poco di buono! - Mandala al diavolo, quella birbona! Ti giuro che, delle volte, mi venivano i lucciconi anche a me. Acqua passata, dirai... Eh
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spettacolo. La gente, frettolosa ma allegra, entrava nelle botteghe e ne usciva carica d'involti. I pizzicagnoli avevano messo in mostra delle forme di cacio
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facile che non si sa come ci possa essere della gente cattiva, quando, delle volte, una sola parola basta per consolare il proprio simile. Intanto era
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quegli eroi, serviamo a ispirare alla gente I'amore delle azioni grandi e gloriose e il rispetto della virtù e della bellezza. La Giulia ascoltava
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delle mani: - Nanninaaa! Luciettaaa! - Ah, mammaaa! - risposero all'unisono due voci limpide e squillanti di fanciulle. Sùbito dei passi di piedi scalzi
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valoroso. Orlando si sentiva un altro. Era grato alla buona bimba delle sue attenzioni, e non gli sarebbe parso vero di dichiararle la sua tenerezza in
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andava consumando il cuore, l'anima, chi sa? e la sensazione era delle più penose. Dov'erano i tempi in cui la Marietta le diceva, pigliandola in
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Giunta che fu a casa, Camilla s'affrettò a chiudersi nella sua cameretta con la Giulia. Era una stanza delle più modeste, mobiliata d'un lettino a
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, pettinati all'ultima moda, le si alzava un gruppettino di penne bianche; allo scollo, e su la sottana a strascico, portava delle trine tutte pieghe leggiere
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domandava invariabilmente: - Be', come va? Il più delle volte Camilla faceva un garbo con la bocca come per dire: - Come vuoi che vada? - A volte, se
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cuore così divorato dal dolore. Ancora de' passi, ancora delle voci; e svanivano. Camilla non tornava: i morti non tornano. E rimase lì, in un completo
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mano che somigliava quella d'una scimmia, tanto era scura nodosa, callosa. - No, no, il letto no! - disse la Cerchi! - perchè delle materasse si può
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lei la bambola con tutte e due le braccia. - Ora vengo - gridò la bimba, precipitandosi per le strette scale, che sonarono dello scalpiccìo delle sue
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quello il luogo - molto diverso dal salone di casa de' Rivani - dove la Giulia si ritrovò in società: una società delle più singolari. - Fammela vedere
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usciva fuor delle quinte, tutti tacevano: si sarebbe sentita volare una mosca. Io poi, non faccio per dire, ero proprio il beniamino del pubblico. Mi
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, quella poco di buono! - Mandala al diavolo, quella birbona! Ti giuro che, delle volte, mi venivano i lucciconi anche a me. Acqua passata, dirai... Eh
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