Il romanzo della bambola
sempre qualche parolina, assicurandolo che anch'ella pensava a lui; e gli mandava dei baci e lo pregava di benedirla. A quel bravo signore, come alla
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Il romanzo della bambola
delle mani: - Nanninaaa! Luciettaaa! - Ah, mammaaa! - risposero all'unisono due voci limpide e squillanti di fanciulle. Sùbito dei passi di piedi scalzi
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Il romanzo della bambola
strinse nelle spalle e, per non amareggiar il ritorno dello sposo, si contentò di dire: - Non c'è stato male, ma è troppo capricciosetta. Dà dei dispiaceri
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Il romanzo della bambola
accudivano a tutte le faccende di casa: spazzavano e spolveravano la camera da letto dei loro genitori, lo stanzino mezzo buio dove dormiva il fratello
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Il romanzo della bambola
di là dall'aia rispondeva il baldanzoso «chichirichi» del gallo, il tubar tenero dei piccioni, il «gluglugluglù» dei tacchini che facevan la ruota, e
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Il romanzo della bambola
: la prima, ben calda nel suo bel mantellino di velluto bianco, uno dei tanti regali che le avea portato il babbo da Milano; la seconda, col famoso
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Il romanzo della bambola
più vivo a' grandi alberi de' viali e all'erba dei prati, dando bagliori e scintillamenti alle vasche e alle fontane. Tra i rami alti, gli uccellini non
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Il romanzo della bambola
Marietta non avea capito lo strazio, s'era spezzata una molla: la bambola non poteva ormai pronunziare il più dolce dei nomi: Mamma! e qualche cosa
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Il romanzo della bambola
richiamata lei vicino a sè, lei che non le aveva mai fatto il più piccolo male dacchè s'erano conosciute. Ma i giorni passarono; passarono forse dei mesi
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Il romanzo della bambola
modo alla sua persona. I merletti dei piccoli capi di biancheria infantile diceva che li avrebbe staccati, tanto per la Camilla erano un lusso
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Il romanzo della bambola
pelliccia rara. Un abitino di cotone, e dei baci; uno sciallino ch'era stato un fazzoletto di colore, e dei baci; nulla in testa, tranne i suoi bei capelli
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Il romanzo della bambola
una pantomima, dove a Pulcinella, ladro, secondo il solito, toccava un fracco di legnate, ch'egli si meritava; e più in là dei Beduini a cavallo, co
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Il romanzo della bambola
, avrebbe domandato qualche pezzo di roba da far dei vestiti alla pupattola, ormai in cattivo arnese. Questa miseria dell'amica sua e l'impossibilità in cui
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Il romanzo della bambola
della morte; ma si rattristava in modo impossibile a spiegare dei patimenti della fanciulla; e le sembrava che tutte e due avrebbero dovuto restar lì
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Il romanzo della bambola
casa di lui, sur un carretto tirato a mano, insieme al cassettone, alla tavola, alle sedie di Camilla e una parte degli attrezzi di cucina dei Cerchi
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Il romanzo della bambola
quel che mi pare, e voglio affittarla per guadagnar dei soldi. Tu, che c'entri? - T'ho detto che per Sara ti pago io! La sorella gli piantò in faccia i
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sempre qualche parolina, assicurandolo che anch'ella pensava a lui; e gli mandava dei baci e lo pregava di benedirla. A quel bravo signore, come alla
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delle mani: - Nanninaaa! Luciettaaa! - Ah, mammaaa! - risposero all'unisono due voci limpide e squillanti di fanciulle. Sùbito dei passi di piedi scalzi
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strinse nelle spalle e, per non amareggiar il ritorno dello sposo, si contentò di dire: - Non c'è stato male, ma è troppo capricciosetta. Dà dei dispiaceri
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accudivano a tutte le faccende di casa: spazzavano e spolveravano la camera da letto dei loro genitori, lo stanzino mezzo buio dove dormiva il fratello
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di là dall'aia rispondeva il baldanzoso «chichirichi» del gallo, il tubar tenero dei piccioni, il «gluglugluglù» dei tacchini che facevan la ruota, e
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: la prima, ben calda nel suo bel mantellino di velluto bianco, uno dei tanti regali che le avea portato il babbo da Milano; la seconda, col famoso
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più vivo a' grandi alberi de' viali e all'erba dei prati, dando bagliori e scintillamenti alle vasche e alle fontane. Tra i rami alti, gli uccellini non
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Marietta non avea capito lo strazio, s'era spezzata una molla: la bambola non poteva ormai pronunziare il più dolce dei nomi: Mamma! e qualche cosa
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richiamata lei vicino a sè, lei che non le aveva mai fatto il più piccolo male dacchè s'erano conosciute. Ma i giorni passarono; passarono forse dei mesi
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modo alla sua persona. I merletti dei piccoli capi di biancheria infantile diceva che li avrebbe staccati, tanto per la Camilla erano un lusso
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pelliccia rara. Un abitino di cotone, e dei baci; uno sciallino ch'era stato un fazzoletto di colore, e dei baci; nulla in testa, tranne i suoi bei capelli
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una pantomima, dove a Pulcinella, ladro, secondo il solito, toccava un fracco di legnate, ch'egli si meritava; e più in là dei Beduini a cavallo, co
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, avrebbe domandato qualche pezzo di roba da far dei vestiti alla pupattola, ormai in cattivo arnese. Questa miseria dell'amica sua e l'impossibilità in cui
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della morte; ma si rattristava in modo impossibile a spiegare dei patimenti della fanciulla; e le sembrava che tutte e due avrebbero dovuto restar lì
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casa di lui, sur un carretto tirato a mano, insieme al cassettone, alla tavola, alle sedie di Camilla e una parte degli attrezzi di cucina dei Cerchi
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quel che mi pare, e voglio affittarla per guadagnar dei soldi. Tu, che c'entri? - T'ho detto che per Sara ti pago io! La sorella gli piantò in faccia i
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