Il romanzo della bambola
facile che non si sa come ci possa essere della gente cattiva, quando, delle volte, una sola parola basta per consolare il proprio simile. Intanto era
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Il romanzo della bambola
Ma non era scritto nel libro del destino che la Giulia dovesse finir così: perchè anche le bambole, come noi e come le bestie, hanno, a quanto pare
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Il romanzo della bambola
accettò senza farsi pregare. Tanto, lui non ne faceva niente di quella roba, e allora come allora un bicchier di vino non era cosa da rifiutarsi. Di modo
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Il romanzo della bambola
, con la bocca largoccia, fatta pe' grossi pezzi di pane, i capelli cresciuti vicino alle sopracciglia, come se la natura volesse riparar loro la
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Il romanzo della bambola
rossa come una ciliegia. Rideva, batteva le mani, sembrava ammattita. - O non ringrazi il tuo babbo? - le domandò la madre. Allora, ella ebbe uno slancio
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Il romanzo della bambola
fare. La madre esigeva che le stoviglie e i pentoli, non ostante la rozzezza originaria e le sbocconcellature del lungo uso, fossero lucenti come
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Il romanzo della bambola
: - Ma come si fa?... La sorellina, che avea paura di veder subito svanire in nulla il bel progetto, la interruppe, dandole su la voce: Come si fa, si
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Il romanzo della bambola
non lo maneggiavano; le palpebre le si erano chiuse da loro, come le si chiudevano sempre quando la coricavano supina; e così muta, immobile, pareva
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Il romanzo della bambola
quanto tutti erano contenti di vederla. Da quella bestiola ella si faceva obbedire come da un grosso cane. Il cavallino saltava, montato da lei, gli
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Il romanzo della bambola
sentir parlare, come se avesse voluto rispondere, e raspava nervosamente con le zampe sottili, sbruffando. Il giorno che il Moro - era questo il nome del
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Il romanzo della bambola
: tante, tante cose graziose, e la vestiva come una principessina. Bei tempi! Chi sa se mai sarebbero tornati! Adesso, al ricordo del manicotto, le
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Il romanzo della bambola
impossessarsi sua madre, non se ne doleva, come avrebbe fatto più d'una bambina, ma n'era contenta. - Così, pensava, la mamma litigherà meno col babbo, a causa
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Il romanzo della bambola
polvere sopra i mobili; il letto piano come un dado: perchè Camilla stessa se lo rifaceva ogni mattina, appena alzata, non tralasciando di spazzare
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Il romanzo della bambola
camera di stoffa forata, come l'usavano i nostri bisnonni, il quale si cavava l'orologio dal taschino del panciotto, e abbassando il capo canuto per
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Il romanzo della bambola
è per te! - e le appuntò la rosa fra' capelli, in mezzo alle trecce calate dietro l'orecchio. - Se tu vedessi come sei bellina! - soggiunse giungendo
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Il romanzo della bambola
delle mie creature malata come la sua, non so che cosa farei! La Cerchi si morse le labbra, ma si contenne. - Io faccio quello che posso per Camilla
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Il romanzo della bambola
volte in fronte la creatura. - Camilla! Millina mia! - disse, rasciugandosi gli occhi. - Che cosa è stato? Come ti sei ammalata così? - Non lo so
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Il romanzo della bambola
letto ghiaccio, la panierina da lavoro intatta, la tavola con sopra i libri di scuola ormai polverosi come il vestituccio suo. Mai! Mai! A quando a
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Il romanzo della bambola
? - sospirò la signora. - Certo, a tenermela qui mi fa male... Era della bambina... Non saprei... - Poi, deliberatamente, domandò, come se avesse voluto
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Il romanzo della bambola
passava più facilmente nella capigliatura, ma il color biondo s'oscurò come se vi avessero steso sopra un velo nero, e la testolina signorile cominciò a
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Il romanzo della bambola
un lavatoio pubblico dove le donne venivano a sciacquare certi panni neri come la pece e a dir male di tutti. Costì era uno schiamazzo quasi continuo
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Il romanzo della bambola
accosto un rumore, come d'una fragorosa risata. Nel tempo stesso un corpo pesante rotolò da una catasta di cenci, le passò su la testa, e venne a caderle a
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Il romanzo della bambola
dal petto del burattino disteso per terra: la Giulia ebbe come una scossa. Nel suo povero cuore di bambola cominciava a farsi strada una grande pietà
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Il romanzo della bambola
storia, cominciava a riconciliarsi con lui. Era, in fine, suo prossimo, un fantoccio come lei, e come lei aveva sofferto tanto! Ora i patimenti hanno
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Il romanzo della bambola
pensieri che a quelli della sua amica, mormorò: - Eh sì! qualcuno che ci voglia bene è necessario come il pane. Io non son troppo dolce di cuore, ma
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facile che non si sa come ci possa essere della gente cattiva, quando, delle volte, una sola parola basta per consolare il proprio simile. Intanto era
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Ma non era scritto nel libro del destino che la Giulia dovesse finir così: perchè anche le bambole, come noi e come le bestie, hanno, a quanto pare
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accettò senza farsi pregare. Tanto, lui non ne faceva niente di quella roba, e allora come allora un bicchier di vino non era cosa da rifiutarsi. Di modo
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, con la bocca largoccia, fatta pe' grossi pezzi di pane, i capelli cresciuti vicino alle sopracciglia, come se la natura volesse riparar loro la
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rossa come una ciliegia. Rideva, batteva le mani, sembrava ammattita. - O non ringrazi il tuo babbo? - le domandò la madre. Allora, ella ebbe uno slancio
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fare. La madre esigeva che le stoviglie e i pentoli, non ostante la rozzezza originaria e le sbocconcellature del lungo uso, fossero lucenti come
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: - Ma come si fa?... La sorellina, che avea paura di veder subito svanire in nulla il bel progetto, la interruppe, dandole su la voce: Come si fa, si
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non lo maneggiavano; le palpebre le si erano chiuse da loro, come le si chiudevano sempre quando la coricavano supina; e così muta, immobile, pareva
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quanto tutti erano contenti di vederla. Da quella bestiola ella si faceva obbedire come da un grosso cane. Il cavallino saltava, montato da lei, gli
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sentir parlare, come se avesse voluto rispondere, e raspava nervosamente con le zampe sottili, sbruffando. Il giorno che il Moro - era questo il nome del
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: tante, tante cose graziose, e la vestiva come una principessina. Bei tempi! Chi sa se mai sarebbero tornati! Adesso, al ricordo del manicotto, le
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impossessarsi sua madre, non se ne doleva, come avrebbe fatto più d'una bambina, ma n'era contenta. - Così, pensava, la mamma litigherà meno col babbo, a causa
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polvere sopra i mobili; il letto piano come un dado: perchè Camilla stessa se lo rifaceva ogni mattina, appena alzata, non tralasciando di spazzare
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è per te! - e le appuntò la rosa fra' capelli, in mezzo alle trecce calate dietro l'orecchio. - Se tu vedessi come sei bellina! - soggiunse giungendo
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delle mie creature malata come la sua, non so che cosa farei! La Cerchi si morse le labbra, ma si contenne. - Io faccio quello che posso per Camilla
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volte in fronte la creatura. - Camilla! Millina mia! - disse, rasciugandosi gli occhi. - Che cosa è stato? Come ti sei ammalata così? - Non lo so
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letto ghiaccio, la panierina da lavoro intatta, la tavola con sopra i libri di scuola ormai polverosi come il vestituccio suo. Mai! Mai! A quando a
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? - sospirò la signora. - Certo, a tenermela qui mi fa male... Era della bambina... Non saprei... - Poi, deliberatamente, domandò, come se avesse voluto
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passava più facilmente nella capigliatura, ma il color biondo s'oscurò come se vi avessero steso sopra un velo nero, e la testolina signorile cominciò a
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un lavatoio pubblico dove le donne venivano a sciacquare certi panni neri come la pece e a dir male di tutti. Costì era uno schiamazzo quasi continuo
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accosto un rumore, come d'una fragorosa risata. Nel tempo stesso un corpo pesante rotolò da una catasta di cenci, le passò su la testa, e venne a caderle a
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dal petto del burattino disteso per terra: la Giulia ebbe come una scossa. Nel suo povero cuore di bambola cominciava a farsi strada una grande pietà
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storia, cominciava a riconciliarsi con lui. Era, in fine, suo prossimo, un fantoccio come lei, e come lei aveva sofferto tanto! Ora i patimenti hanno
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pensieri che a quelli della sua amica, mormorò: - Eh sì! qualcuno che ci voglia bene è necessario come il pane. Io non son troppo dolce di cuore, ma
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