Il romanzo della bambola
Attilio le fece quel tiro, non avrebbe potuto davvero far nulla per lei. Ma gli fu grata almeno dell'intenzione: l'amor del prossimo è una virtù così
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Il romanzo della bambola
senso, non mai provato fino allora, la colse. Lui avrebbe voluto poter serrare quelle angolose, rigide braccia, accogliendovi l'amata; ma la materia
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Il romanzo della bambola
cartone di Orlando, in un viaggio scomodo e democratico, verso l'ignoto. Chi mai, nel vasto mondo, pieno di tante tribolazioni d'ogni specie, avrebbe
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Il romanzo della bambola
idealità pretensiosa, e sopratutto la fissazione di fare una parte principale nella vita. Ciascuno, si sa, è necessario: altrimenti Dio non lo avrebbe
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Il romanzo della bambola
subito a chiamar la pupattola: - Giulia! Giulia! - come avrebbe chiamata una sorellina. Quando fu l'ora d'andare a letto, volle che la sua cara Giulia
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Il romanzo della bambola
qualche enfatica ottava. Ma la contadinella non l'avrebbe capito; ci vuole il burattinaio per interpretar, bene o male, il sentimento dei fantocci verso
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Il romanzo della bambola
bravo Orlando, ch'ella gli voleva del bene perch'egli era buono, di sensi generosi, piacevole di carattere; e che sempre glie lo avrebbe voluto, persuasa
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Il romanzo della bambola
dovevano essere tante e poi tante da far sì che lei non avrebbe mai avuta una bambola simile. Sospirò leggermente e rese la troppo bella Giulia alla sua
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Il romanzo della bambola
ancòra vestita da ballo, avrebbe voluto fare la parte sua per aiutar la Marietta. Ma in quale modo? Il suo corpo non aveva potere di muoversi quando
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Il romanzo della bambola
raccontato, mentre ella era malata, di questa straordinaria piccola cavallerizza forestiera, promettendole che l'avrebbe condotta a vederla, quando ella
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Il romanzo della bambola
, appena conosciuto, avrebbe corrisposto anche a quello della sua figliuoletta. Era poco più grande d'un cane di Terra Nuova, col pelo nero, interamente
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Il romanzo della bambola
! Non l'avrebbe mica rimproverata; ma le avrebbe detto: T'amo! con affezione così vera, che la bimba, pentita della sua condotta, se la sarebbe ripresa
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Il romanzo della bambola
modo alla sua persona. I merletti dei piccoli capi di biancheria infantile diceva che li avrebbe staccati, tanto per la Camilla erano un lusso
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Il romanzo della bambola
!.. Dio mio!.. - la povera bambina non riusciva a pronunziar che queste due parole. A poco a poco però si calmava, riflettendo che il babbo avrebbe
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Il romanzo della bambola
interessanti. Non avrebbe saputo precisare da quanti giorni o da quante settimane era nata: ma doveva essere al mondo da poco tempo, perchè tutto in
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Il romanzo della bambola
Giulia avrebbe voluto gettarle al collo quelle piccole braccia che le pendevano stecchite lungo i fianchi; avrebbe voluto dire alla pietosa creatura
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Il romanzo della bambola
! - diceva piano alla bambola. E la Giulia avrebbe voluto alzarsi in vece sua e ingegnarsi a far lei tutto. Ma pur troppo, queste belle cose succedono soltanto
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Il romanzo della bambola
aveva fiato, rispondeva: - Bene - tale quale avrebbe risposto: - Male - tanto per contentare il visitatore. E il signor Cerchi, persuaso d'aver fatto
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Il romanzo della bambola
il piede. Adesso il suo strazio era assai maggiore. Avrebbe voluto che una frotta di topi la mangiassero tutta da capo ai piedi anzichè sentirsi il
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Il romanzo della bambola
manine di Camilla. Alla Giulia pareva non esser più lei, scalza, sciatta, unta. Nessuno, gli è certo, l'avrebbe mai riconosciuta per quella stupenda
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Il romanzo della bambola
momento le avrebbe forse fatto piacere di cader a terra, fracassarsi la testa e finirla. In vece, no; la Rachele la teneva serrata con le braccia
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Il romanzo della bambola
vocina sottile, sottile, così sottile che uno di noi non avrebbe potuto udirla, vera vocina da bambola: - Io mi chiamo Giulia. Un'altra risata fu la
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Il romanzo della bambola
singhiozzi alla gola. - Ah, certo! - proruppe Orlando, un po' rincorato da quelle buone parole - se qualcuno ora volesse ingiuriarti, l'avrebbe da fare con
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Attilio le fece quel tiro, non avrebbe potuto davvero far nulla per lei. Ma gli fu grata almeno dell'intenzione: l'amor del prossimo è una virtù così
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senso, non mai provato fino allora, la colse. Lui avrebbe voluto poter serrare quelle angolose, rigide braccia, accogliendovi l'amata; ma la materia
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cartone di Orlando, in un viaggio scomodo e democratico, verso l'ignoto. Chi mai, nel vasto mondo, pieno di tante tribolazioni d'ogni specie, avrebbe
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idealità pretensiosa, e sopratutto la fissazione di fare una parte principale nella vita. Ciascuno, si sa, è necessario: altrimenti Dio non lo avrebbe
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subito a chiamar la pupattola: - Giulia! Giulia! - come avrebbe chiamata una sorellina. Quando fu l'ora d'andare a letto, volle che la sua cara Giulia
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qualche enfatica ottava. Ma la contadinella non l'avrebbe capito; ci vuole il burattinaio per interpretar, bene o male, il sentimento dei fantocci verso
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bravo Orlando, ch'ella gli voleva del bene perch'egli era buono, di sensi generosi, piacevole di carattere; e che sempre glie lo avrebbe voluto, persuasa
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dovevano essere tante e poi tante da far sì che lei non avrebbe mai avuta una bambola simile. Sospirò leggermente e rese la troppo bella Giulia alla sua
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ancòra vestita da ballo, avrebbe voluto fare la parte sua per aiutar la Marietta. Ma in quale modo? Il suo corpo non aveva potere di muoversi quando
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raccontato, mentre ella era malata, di questa straordinaria piccola cavallerizza forestiera, promettendole che l'avrebbe condotta a vederla, quando ella
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, appena conosciuto, avrebbe corrisposto anche a quello della sua figliuoletta. Era poco più grande d'un cane di Terra Nuova, col pelo nero, interamente
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! Non l'avrebbe mica rimproverata; ma le avrebbe detto: T'amo! con affezione così vera, che la bimba, pentita della sua condotta, se la sarebbe ripresa
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modo alla sua persona. I merletti dei piccoli capi di biancheria infantile diceva che li avrebbe staccati, tanto per la Camilla erano un lusso
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!.. Dio mio!.. - la povera bambina non riusciva a pronunziar che queste due parole. A poco a poco però si calmava, riflettendo che il babbo avrebbe
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interessanti. Non avrebbe saputo precisare da quanti giorni o da quante settimane era nata: ma doveva essere al mondo da poco tempo, perchè tutto in
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Giulia avrebbe voluto gettarle al collo quelle piccole braccia che le pendevano stecchite lungo i fianchi; avrebbe voluto dire alla pietosa creatura
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! - diceva piano alla bambola. E la Giulia avrebbe voluto alzarsi in vece sua e ingegnarsi a far lei tutto. Ma pur troppo, queste belle cose succedono soltanto
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aveva fiato, rispondeva: - Bene - tale quale avrebbe risposto: - Male - tanto per contentare il visitatore. E il signor Cerchi, persuaso d'aver fatto
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il piede. Adesso il suo strazio era assai maggiore. Avrebbe voluto che una frotta di topi la mangiassero tutta da capo ai piedi anzichè sentirsi il
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manine di Camilla. Alla Giulia pareva non esser più lei, scalza, sciatta, unta. Nessuno, gli è certo, l'avrebbe mai riconosciuta per quella stupenda
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momento le avrebbe forse fatto piacere di cader a terra, fracassarsi la testa e finirla. In vece, no; la Rachele la teneva serrata con le braccia
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vocina sottile, sottile, così sottile che uno di noi non avrebbe potuto udirla, vera vocina da bambola: - Io mi chiamo Giulia. Un'altra risata fu la
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