Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, dimmi, piuttosto, perchè non pensi a coltivare il tuo terreno? Io: ci penso, sì, ma non ho denari. Tobia: quanto ti occorrerebbe? lo: per adesso
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I'impressione che di noi due la sordomuta fosse lei. Un giorno le feci sapere che andavo di nuovo a visitare il terreno perchè intendevo di mettermi a
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caffè. Finalmente lo si trovò che passeggiava solitario con le mani intrecciate sulla schiena, lungo la stessa strada che conduceva al mio terreno. Mio
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da offrirle. Non avevo neppure parlato del furto al mio creditore: che gliene importava? Egli mi avrebbe preso il terreno, con grande suo vantaggio
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: ad ogni modo c'è l'ipoteca sul terreno. Vi ringrazio. Ne riparleremo,,. Quei due non insistettero. E io mi alzai per andarmene. In quel momento si
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mio debito, ma che il marito può tenere o vendere il mio terreno, se crede, senza farmi il torto e l'onta di metterlo all'asta. Io avrei lavorato
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voleva comprare il mio terreno e che il Tobia era incaricato della mediazione. Domandai subito quanto offrivano. Allora Ia zia si fece rossa di
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fatti miei? Perchè si opponeva alla vendita del terreno? E perchè non mi domandava neppure la ragione per la quale avevo preso i danari dall'usuraio e
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, ella la difendeva per lei. Adesso riprese a difenderla per rancore, per vendetta. Mi disse: - Sai chi è che vuole comprare il tuo terreno, a qualunque
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anch'io e feci cenno di no. No, il terreno io non lo vendevo più; mi sarei venduto l'anima; se occorreva, ma il terreno no. La zia non aveva cessato un
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alla strada con un senso di rabbia come quello che mi prese nel trovare il varco nella siepe del mio terreno. È lo stesso istinto di proprietà, la
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credermi vittima e non colpevole. Me l'avevano presa, la bimba, come mi avevano preso i denari, come mi avrebbero preso il terreno, come volevano
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passo, sul terreno molle tutto violaceo di foglie secche, o in qualche punto già ricoperto d'erba così fina che si aveva timore a passarci sopra, come
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la zia morì: aveva pagato il mio debito e mi lasciava erede del terreno, della sua casa e di un fascio di titoli di rendita ch'erano depositati
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rimase accanto al fuoco. Le serve avevano ciascuna la sua camera, al pian terreno: camere grandi e tristi, arredate con vecchi mobili, armadi alti fino
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Sordomuti, dove, essendo nel frattempo morto anche mio padre, in vista dell'eredità ch'egli mi lasciò - un terreno incolto, - m'insegnarono un po' di
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la ragazza sui miei passi. Io m'ero alzato, ancora stordito dal vino e dai mali sogni, e andavo lungo la siepe, guardando dal di fuori il mio terreno
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. Camminai fino a trovarmi davanti alla casa colonica. Dalla parte della facciata le piccole finestre dell'unico piano sopra il terreno, e i due
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sull'orlo della strada davanti al mio terreno. Ma a poco a poco anche qui una specie di ubriachezza mi prese. Vedevo delle figure d'uomini passare
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