Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
sedia a ruote, imprecò, tentando almeno di tirarlo indietro: ma il cavallo non intendeva neppure di andare indietro, fermo come se le sue zampe avessero
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
dalla mia coscienza me l'avesse strappata lei con le sue parole. E l'uomo lesse, senza mutare aspetto, poi lestamente strappò il foglio dal quaderno, lo
Pagina 100
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
momento mi accorsi che mi voleva bene come alle sue bestiole, forse, ma insomma mi voleva bene. Mi preparò il cestino per il viaggio, come l'altra volta
Pagina 115
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, con le sue nuvole rosse e gialle che cadono sul mare e dietro i monti; e la sabbia levigata, appianata dal vento, sembra il limite di un deserto, con
Pagina 131
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
le sue faccende, si mette a sedere davanti a me, col calamaio e il suo quaderno dei conti. Era destino che Ia mia sorte venisse sempre segnata fra
Pagina 138
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
e invece si mise a piangere: un pianto nervoso, desolato, di chi è all'estremo delle sue forze e della sua rassegnazione. - E dategli qualche cosa da
Pagina 14
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
sopra uno specchio. Ed ecco il vecchio marinaio che di ritorno dalla pesca alla fiocina, con un cestino sgocciolante argento, lascia le sue orme di
Pagina 141
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
che la mia disgrazia e le sue conseguenze non solo non mi facessero più soffrire, dopo avermi condotto fino alla morte, ma mi procurassero la
Pagina 151
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
perchè lei si faceva sempre più scura in viso; finalmente gli rispose accennando me con la testa: e io intesi benissimo il senso delle sue parole
Pagina 155
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
lavorare le sue maglie la donna presso il braciere. A volte la sua figura si disegnava così immobile sullo sfondo della finestra che pareva dipinta sui
Pagina 166
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, con le sue scatole rosse, i cestini vuoti, i sacchi che parevano addormentati pesantemente: io ero calmo, o almeno mi pareva: tanto calmo che vedevo e
Pagina 202
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
. Così un po' rassicurata, ella s'inchinò da tutte le parti per salutare le sue immagini; poi cominciò a spogliare il bambino guardando per ogni verso le
Pagina 26
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
bocca e non rispose. Dopo i primi giorni della sua infermità nessuno gli aveva più usato tanta gentilezza. E Albina non insistè: cominciò le sue
Pagina 32
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
gente. Ogni tanto Elisabetta doveva adoperare le sue chiavi: e qualche persona bisognava pur lasciarla entrare: per esempio il brigadiere. Aveva un
Pagina 41
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
testa: no, no, egli non sapeva, non poteva capire: eppoi, a che serviva parlare? Le parole degli altri, e anche le sue stesse, ormai, le sembravano vane
Pagina 45
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
non perderlo con le sue lagrime, ma se lo sentiva diverso, scorrerle dentro le vene, caldo, vitale. La sua folle speranza la riprendeva tutta. - Egli
Pagina 59
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
vestitino d'un bianco sporco era macchiato di sangue e ricopriva un corpo strano: non era il solito corpo dei bambini sani, polposo e voluttuoso con le sue
Pagina 6
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
stancati di desiderarsi, e cominciavano anzi a guardarsi con ostilità. La coda del buon "Mau,, si gonfiava di stizza, le sue unghie apparivano e scomparivano
Pagina 60
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
zia teneva Ie sue bestiole; dalle quali, del resto, traeva una certa rendita, perchè dopo averci chiacchierato a lungo e dopo averle accarezzate e
Pagina 62
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, neppure la zia, che pensava solo al mio benessere materiale come a quello delle sue bestie. Eppure bastava che una foglia, un fiore, una piuma calda di
Pagina 84
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
castigo. La zia a poco a poco si riebbe: l'uomo non cessava di guardarla, in apparenza mansueto e un po' afflitto: ma io lo vedevo sorridere fra le sue
Pagina 94