Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
sedia a ruote, imprecò, tentando almeno di tirarlo indietro: ma il cavallo non intendeva neppure di andare indietro, fermo come se le sue zampe avessero
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, davanti alla mia coscienza, ed io l'avevo proposta. Se non l'accettavano, che cosa volevano da me? Mi mandassero pure in carcere; ero pronto a tutto
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cappellone di paglia copre i suoi capelli bianchi e arruffati come un'onda di spuma. Se ne va calmo, forte sui suoi piedi d'elefante e tuttavia con
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duemila lire. Tobia: il tuo terreno quanto vale? Io: cinque o sei mila lire, com'è adesso. Tobia: se qualcuno ti offre le duemila lire in prestito
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terra. Perchè aver paura degli uomini? Il terreno mio era mio, e nessuno poteva proibirmi di entrarvi e di restarci. Se mi facevano del male peggio per
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farmi sedere: tutti mi si affollarono attorno. Quando riuscii a riprendermi e a far intendere di che si trattava, vidi qualcuno sorridere come se io
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Così non riebbi il denaro. Forse se dicevo la verità si ricercavano i mietitori o l'uomo che mi aveva urtato nell'osteria, e i denari si ritrovavano
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sulle falde del vestito, sull'omero, sul ginocchio: ella non se ne accorgeva. Al mio avvicinarsi trasalì; e le bestiole volarono e scapparono via da
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staccava intera dal suo corpo rossastro; ed era tranquillo come se invece di un uomo avesse pescato un pesce. Per cambiarsi anche i calzoni mi volse
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tentativo. Si cenò come le altre sere, come se io tornassi dal mio solito vagabondare: la zia mi riempiva il piatto, mi accennava sempre se ne volevo
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non la rispettava, perchè sapeva che a sua volta Elisabetta non avrebbe abbandonato la casa, dove faceva il comodo suo, se non per andarsene all'altro
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strisciolina verdastra ai suoi piedi: la sua testa arriva a coprire e oscurare il sole: se stende la mano può pigliare ad una ad una come farfalle le paranze
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dolcezza, come se mi addormentassi. Intorno alla donna quieta, che subito immaginai dovesse passare la sua vita intera seduta a quel posto, tutto era
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Ma ero un altro uomo oramai; non che sperassi davvero di pagare il debito, o avessi altre speranze concrete, ma perchè la speranza in sè stessa era
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per dirmi qualche cosa che gli altri non potevano sentire; e quello sguardo mi rimescolava tutto. Era come se noi due fossimo complici in qualche
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, cominciava a piovere, a far freddo: acquazzoni furibondi si abbattevano sul paese con una rabbia distruggitrice, come se volessero punirlo di aver troppo
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ascoltava un po' diffidente, un gattino gli si arrampicò sulla gamba: egli lo prese e lo tenne dentro il suo pugno, se lo accostò al viso quasi volesse
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Sentivo che desideravo la donna: e che le piacevo: che bastava stendere solo la mano per prenderla, se io volevo. Ma io non volevo. Ero un uomo
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additò, poi si toccò il petto, per accennarmi che lo aveva pescato lui: eppure il padrone di casa mi offriva il piatto, ritirandolo un po' a sè
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. Eppure non mi disperavo se questo momento non veniva mai: perchè in fondo avevo paura, di questo momento: sentivo tanta poesia, tanta bellezza nella
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Dante. Non so perchè mi venne da ridere: non so perchè; dopo il primo impulso di terrore, l'uomo mi destava un senso di allegria. Egli se ne accorse
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. Poi mi rivolsi all'uomo e gli domandai se non era vero ch'egli acconsentiva a prendere la mia creatura. Ed egli parve ricordarsi di qualche cosa che
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anch'io e feci cenno di no. No, il terreno io non lo vendevo più; mi sarei venduto l'anima; se occorreva, ma il terreno no. La zia non aveva cessato un
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, dentro, come se contenesse tutto il mare, ma non era disperazione; no, era anzi un senso di potenza, un eccesso di forza che mi turbinava dentro poichè
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quanti denari ci fossero ancora, ma avrei potuto prendere e spendere tutto senza ch'ella se ne curasse. E intanto vivevo in un'attesa che di giorno
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case nere, con su una striscia di cielo ancora verdastro; solo il crocevia era illuminato da un fanale giallo che sotto di sè faceva ombra come un albero
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portar via l'involto bianco: se non mi lasciavano fare rompevo ogni cosa intorno: ma un filo di ragione mi guidava ancora. Adesso rientro in casa e
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: chi sa mai niente di vero dei pensieri altrui? Se non sappiamo mai nulla di preciso neppure dei nostri! II fatto è che io continuavo ad assisterla
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sua atonia diventava sempre più grave: mangiava se gliene davo, non si lamentava di nulla ma non chiedeva mai nulla. Il medico che la curava non venne
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. Se entrassi ancora e consegnassi i denari, e poi tornassi dalla zia che forse mi aspetta già inquieta? Se lasciassi che il destino compia la sua opera
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latte alla bambina a quell'ora, poi cenava alla tavola coi padroni, e infine riprendeva la bimba dal salotto e la portava con sè a letto in una camera al
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che si agiti, se vuole. Può anche piangere, se vuole: il suo grido adesso può confondersi con le altre voci della notte, col mormorio degli alberi, con
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annegato? Ma tosto ritorno nell'ombra, e mi ritraggo per non essere veduto. Se la bimba è morta l'ho uccisa io, e non devo farla vedere a nessuno. Ma
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e nello stesso tempo mi richiamarono alla realtà. Qualcuno poteva vedermi e fermarmi: d'altronde che cosa cercavo da quella parte? Case non se ne
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esterna; perchè il vampiro ha una predilezione spiccata per il sangue dei bambini, e, così, se veniva, si attardava sull'uscio a contare tutti i denti
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ancora: egli continuava a dormire il suo sonno un po' agitato, lamentandosi di tanto in tanto, in sogno, come se qualcuno lo molestasse e lo facesse
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altra passione era Bona: aveva ripreso il suo posto sulla panca, e se ne stava con le mani in grembo oziosa indifferente: ad ogni domanda del
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. - Avete l'ombra della morte negli occhi, Bona. Bona, su! Se non volevate soffrire, non dovevate godere: se non volevate perdere vostro figlio non
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mente, se non il cuore, del nostro Davide. Egli ricorda di aver letto o sentito raccontare certe leggende nelle quali si afferma che Gesù ama spesso
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padrona non protestò nè pianse, ma si astenne dal chiamare il bambino con quel nome. Del resto non se ne curava più che tanto: pareva ricaduta nello
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cadere dalla panca. Allora Bona lo prese per le spalle, se lo attirò contro il fianco: egli sollevò gli occhi a guardarla in viso, come sorpreso
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Disse subito a sè stessa che si sbagliava anche lei: si offese della sua illusione, del suo turbamento: le pareva di rubare qualche cosa al suo vero
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non perderlo con le sue lagrime, ma se lo sentiva diverso, scorrerle dentro le vene, caldo, vitale. La sua folle speranza la riprendeva tutta. - Egli
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strada e tenendo davanti a sè dritto il piccolo sconosciuto gli tolse la sciarpa di pelo: e gli pareva davvero di scorticare un agnellino, tanto il
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cieco, provava un senso di gelosia e teneva il piccolo stretto a sè cercando ancora di farlo divertire col gatto. Oramai però i due amici s'erano
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sordo e muto. La mia mamma morì dal dolore: così almeno mi raccontava una sua sorella che mi prese con sè e mi allevò. Più tardi entrai in un Istituto di
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Nulla forse sarebbe accaduto, io me ne sarei tornato triste e inquieto ma ancora innocente a casa della zia, se il diavolo stesso non avesse spinto
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in casa della zia, alla quale feci conoscere la mia volontà ma anche la difficoltà di coltivare il terreno. Occorrevano dei denari: dove trovarne se
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Ma al sopraggiungere dell'estate, coi primi calori, sentii qualche cosa ribollire in me, come se il sangue intorpidito mi si sciogliesse d'un tratto
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