Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
amava i bambini: e adesso, con rimorso invano non riconosciuto, ricordava di non aver quasi mai accarezzato e baciato suo figlio quando era piccolo: e
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! E quando tutto fu detto, io dovetti aspettare ancora, perchè la zia lesse dapprima all'uomo quello che aveva scritto: e I'uomo approvava con la testa
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desse risposta alla raccomandazione del suocero, quando uno di quei brani di cartaccia gialla fu dato anche a me come un conto: c'era scritto: "torna da
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qualcuno entrava nella drogheria, mi accennò di andarmene. Quando mi ritrovai nel sole della strada, lo splendore del mare mi parve dentro l'anima mia
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profumo: e quando mi fui ben riposato e rifocillato (questa volta però non bevetti) tornai indietro sicuro ed entrai nel mio terreno. Eppure il cuore mi
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farmi sedere: tutti mi si affollarono attorno. Quando riuscii a riprendermi e a far intendere di che si trattava, vidi qualcuno sorridere come se io
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io ricordavo il giardino e il tempietto dove avevo veduto i due amanti baciarsi, e gli occhi di Fiora, e la vigna illuminata dalle lucciole e quando
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questo volevo morire. Era una specie di atto d'accusa che facevo contro gli uomini. Il vecchio mi guardava, aspettando che finissi di scrivere. Quando
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, m'irritava, mentre io stesso, in fondo, ne sentivo tanta per lei. Quando si finì di mangiare, quella sera, ella si alzò e andò in cucina, ma ogni
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manine sporche per difender la sua roba come fanno i piccoli gatti gelosi; quando fu un po' sazio cominciò a battersi una di queste manine sul petto, per
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cosa pareva finita lì, quando sul tardi, nel tornarmene a casa, m'accorsi ch'egli mi seguiva. Aveva la fiocina, il cestino e la rete, come quella
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liscio e tornito usciva dalla squadratura dell'abito turchino con una linea giovanile. Non si accorse di me se non quando le fui davanti; allora
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cuore mi batteva come quando avevo veduto il padre di Fiora in casa nostra. II vecchio veniva a domandare come stavo: credeva fossi malato. Lo si
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pareva di essere già morta quando mio padre mi diede da leggere quel tuo foglio: m'è parso allora di sentire una voce lontana che mi chiamasse, e dissi a
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' discosto dalla tavola, come fosse anche lui un invitato, ma un invitato per forza. Infatti mi accorsi, dopo, ch'egli usava mangiare in cucina, quando il
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. Un senso di gioia mi prese tutto, nel riaprire gli occhi, come nelle mattine di festa nell'Istituto quando non c'era scuola e si doveva andare a fare
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facoltà lo smontarsi. La zia lo ascoltava e mi guardava: quando quello finì, stette pensierosa, infine a cenni e per iscritto mi fece sapere che qualcuno
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. Quando li sollevai vidi lì davanti a me la donna, con un viso avido, con gli occhi scuri che guardavano attorno fissando ogni oggetto come per
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. E il vecchio condusse via la balia col suo fagotto. Eppure mi venne da piangere quando vidi la casa sgombra e vuota. Sentivo di commettere
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rispose, ma quando rientrai un'altra volta nella camera mi diede una busta con dentro del denaro. E io andai dal dottore. Il dottore abitava piuttosto
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volevo rubarne alla zia. Quando tutto sarà sistemato, pensavo, quando sarò riuscito a portar via la bimba da quella casa e metterla a balia per conto
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diavolo mi aiutava, e mi spingeva, quella sera. La zia s'era già messa a letto, quando rientrai. Era pallida pallida, e spalancò gli occhi come
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posizione che le donne usano dare ai bambini quando li allattano, e le lasciai il viso scoperto. Faceva quasi caldo, o almeno mi sembrava così per il calore
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faceva sempre più vivo, illuminava i sentieri, i cespugli, illuminava, a tratti, quando io ci capitavo sotto, l'involto bianco che tenevo con me! E mi
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parlava, con voce velata, come uno che s'è appena svegliato e racconta un sogno. - Ricordi, Albina, quando Elis era così piccolo e voleva dormire con
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camminò. Dio, Dio mio! Era come Gesù che camminava sulle acque del mare. Ti ricordi, Albina? E quando lo mettevi sul letto egli si divertiva ad afferrarsi i
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soffrire. Così Albina dormì poco quella notte: ed era scuro ancora quando si alzò. Nel rivedere il cieco provò un sentimento nuovo: le parve di aver
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flutto amaro salirgli dalle viscere al cuore; ricordava anche lui il suo bambino quando lo minacciava qualche malessere e tutti intorno trepidavano. Ed
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brigadiere rispondeva: - Io non so nulla. Non si mosse neppure quando il brigadiere entrò con le serve nella camera attigua: sollevò però la testa nel sentire
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. - Sembra ieri, - egli disse, - quando io venivo per vedere il vostro Elis: e ci venivo spesso, perchè lo ingozzavate, gli consentivate ogni abuso: o, per
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Elis commovendosi per questo falso Elis. Ma già lo strato della sua indifferenza s'era incrinato: o meglio, era come quando il gelo si scioglie sul
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profondamente quando egli tardava a rientrare. Si decise dunque a scendere dal calesse: d'un balzo fu in terra, agile nonostante la sua non più giovane
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Le mie disgrazie cominciarono presto; quando per gli altri la vita è come il crepuscolo di una bella giornata; quando anche il pianto non è che un
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, tutto il peso della sventura nostra. Tutti i dispetti gli facevamo, appena si distraeva; non ci parve quindi vero, un pomeriggio, nella villa, quando
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che ne guarnivano le fronde e quando ne ebbe il pugno pieno le versò in un mucchietto per terra e le schiacciò col piede. - Dov'era il platano? - le
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diressi a quella volta: inciampavo fra I'erba, piu ubriaco di quando m'ero sollevato dal ciglio della strada: ma giunto alla siepe mi accorsi che
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piccolo uomo. La zia mi chiese il taccuino, con un gesto teatrale. Esitai a trarlo: e quando glielo diedi non ritirai la mano per essere più pronto a
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